A Navelli solo l’inaugurazione

 

borghiFestival Nazionale de “I Borghi Più Belli d’Italia” è giunto alla sua ottava edizione. Quest’anno saranno i borghi di Castel del Monte, Navelli e Santo Stefano di Sessanio, tutti nella provincia de L’Aquila,  che dal 5 all’8  di settembre  ospiteranno l’evento e la Quarta Edizione del Festival Internazionale de “Les Plus Beaux Villages de la Terre”. Il 5 settembre si inaugurerà, nel pomeriggio, il Festival nel Borgo di Navelli. Il 6, 7 e 8 settembre,  il Festival continuerà, per la parte convegnistica e fieristica nei Borghi di Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte. Saranno presenti con i loro stand un centinaio di comuni provenienti da tutte le regioni in rappresentanza dei 219 associati. Ci saranno  anche delegazioni straniere dove si sono create associazioni simili a quella de “I Borghi più Belli d’Italia”: Francia, Belgio, Spagna, Germania, Grecia, Romania, Giappone, Canada e per la prima volta una delegazione della Corea del Sud che aggiungeranno al Festival un tocco  internazionale. Sarà quindi l’occasione per poter degustare  prodotti tipici più variegati e ricevere notizie sulle bellezze  dei borghi italiani e dei loro territori. Per l’occasione sarà anche emesso uno speciale annullo postale. I visitatori attesi, stando ai numeri delle precedenti edizioni, saranno nei quattro giorni circa 40.000, che potranno ammirare un’Italia inconsueta e poco conosciuta, molto spesso lontana dai grandi flussi turistici e proprio per questo assolutamente originale e piena di fascino. L’Associazione, nata nel 2002 all’interno dell’ANCI per iniziativa di alcuni Sindaci, ha mantenuto il proprio carattere istituzionale e per questo garante della qualità dei suoi aderenti che, per essere ammessi, hanno dovuto sottostare ad un’attenta analisi e controllo di numerosi parametri di qualità. Non solo la bellezza del borgo, che è caratteristica essenziale, ma anche la qualità della vita dei suoi abitanti, la socialità e la qualità dei servizi, dei monumenti, delle opere d’arte e dell’ambiente sono le cose che più sono apprezzate dai visitatori dei Borghi Più Belli d’Italia. Oggi il Club può vantare una notevole attività nel campo della promozione turistica sia in Italia che all’estero tanto da farlo diventare uno dei punti di forza dell’offerta turistica nazionale,unica alternativa al turismo tradizionale, secondo il  Dipartimento del Turismo del Consiglio dei Ministri. Un circuito di eccellenza che si sta affermando in tutti i mercati e che è suscettibile di un ulteriore notevole sviluppo stante l’interesse che tutti gli operatori della domanda stanno dimostrando verso questo “PRODOTTO TURISTICO NAZIONALE”.

Il programma del Festival

Giovedì 5 Settembre – Navelli

Ore 17.00 Inaugurazione del Festival alla presenza dei rappresentanti dei Borghi: Annullo francobolli dello zafferano  con logo dei Borghi Convegno “ Tre Borghi alle falde del Gran Sasso d’Italia, archeologia, storia e valorizzazione culturale” interviene Prof. Fabio Redi Università dell’Aquila Spettacolo di musica folk Aperitivo all’aperto Ore 20,00 Cena a buffet: saranno offerti piatti tipici e degustati prodotti locali

Venerdì 6 Settembre – Santo Stefano di Sessanio

Ore 10,00 Visita guidata del borgo, partenza da piazza del municipio Ore 13,00  Pranzo presso i ristoranti convenzionati Ore 17.00 Accredito delle delegazioni del Club e delle autorità Cerimonia del taglio del nastro Saluti delle autorità Brindisi di benvenuto Ore 18.30 –  Convegno: “Turismo Sociale: Abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche e sensoriali nell’ambito delle manifestazioni per il 50° Anniversario della nascita della Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale (OITS ex BITS)”. Il convegno si propone di affrontare le tematiche dell’accessibilità nelle destinazioni turistiche. Ore 20,30 – Cena tipica presso padiglione sagra delle lenticchie

Sabato 7 Settembre – Castel del Monte

Ore 9,00 – Accredito delegazioni straniere. Ore 10,00 –  Cerimonia di apertura degli stand, con gli sbandieratori della Giostra Cavalleresca di Sulmona, alla presenza delle autorità. Presentazione e saluto delle delegazioni straniere. Ore 10,30 – Aperture mostre d’arte di Canziani e Valenti, annullo francobollo della transumanza con logo dei borghi e iniziative culturali e promozionali Ore 10,30 – Convegno “Il Piano di Ricostruzione, strumento di sicurezza e ripresa socio-economica a quattro anni dal terremoto” Interventi: Saluti del Sindaco di Castel del Monte, del Presidente del Club dei Borghi più belli d’Italia, del Direttore dell’Ufficio speciale del terremoto; Prof. Claudio Modena per l’ Università degli studi di Padova, Ing. Giandomenico Cifani per il  CNR di L’Aquila, Prof.ssa Folli Politecnico di Milano, Prof.ssa Fiorani Università di Roma 1, Prof. Lelio Iapadre Università di L’Aquila, Prof. Toshikazu Hanazato della MIE University Giappone, Prof. Marc  Augè etnologo e antropologo francese, Dott. Fabrizio Magani Direttore  Regionale Beni Culturali regione Abruzzo, Arch. Maria Alessandra Vittorini Direttore Provinciale Beni Culturali L’Aquila. Dott. Antonio Del Corvo Presidente Provincia dell’Aquila. Dott. Gianni Chiodi Presidente Regione Abruzzo. Conclude il Ministro per la Coesione Territoriale Prof.  Carlo Trigilia. Ore 12,00  Piazzetta San Rocco degustazione di prodotti tipici dei borghi con animazione Ore 13,30 –  Pranzo tipico per le delegazioni e ospiti Ore 16.30 – Dalle ore 16,30 alle ore 20,00 Animazioni eventi, spettacoli e cortei storici, all’interno del borgo, a tema verranno proposte degustazioni di prodotti tipici regionali Ore 16,30 – Visita guidata del circuito culturale e museale di Castel del Monte Ore 17,30 – Teatro F. Giuliani Riunione annuale delle associazioni aderenti a “Les Plus Beaux Village de la Terre”, alla presenza del Dott. Gianni Chiodi Presidente Regione Abruzzo; Ore 20,30 – Cena tipica offerta alle delegazioni e ai rappresentanti dei Borghi Dalle ore 21,30  Cochi Ponzone racconta le poesie di Riccardo Benvenuto a seguire Concerto Rock delle Band “Trasimeno Clearwater Revival” Ore 24,00 Chiusura stand e spettacolo pirotecnico.

Domenica 8 Settembre – Castel del Monte

Ore 10,00 – Apertura stand e concerto bandistico in onore della Madonna dei Pastori Ore 10,15 – Collegamento con Rai 1 Ore 10,30 – Convegno sulle Eccellenze enogastronomiche  e la Transumanza Ore 11,30 – Animazioni eventi , spettacoli e cortei storici, all’interno del borgo, a tema verranno proposte degustazioni di prodotti tipici regionali Ore 13,00 – Pranzo tipico per le delegazioni e ospiti Dalle ore 15,30 alle ore 17,00 Animazione eventi,spettacoli  e degustazioni di prodotti tipici regionali Ore 17,00 Premiazione prodotti tipici Ore 19,00 Cerimonia del “Passaggio della Bandiera del Festival ” alla presenza dei Sindaci di Lovere (BG), Monte Isola (BS) e Bienno (BS), Comuni che ospiteranno la IX edizione del Festival Chiusura del Festival Ore 20,00 – Tradizionale processione della Madonna dei pastori Ore 21,00 – Cena tipica Ore 22,00 – Spettacolo di chiusura Sono stati invitati il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro per la Coesione Territoriale delegato per la Ricostruzione, il Presidente della Giunta Regionale Abruzzo, Il Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo, I Presidenti delle Province Abruzzesi, Autorità Civili e Militari.

via I Borghi più belli d´Italia, la guida online ai piccoli centri dell´Italia nascosta

 

Figli di un dio minore

Per fare cassa l’amministrazione comunale di Navelli fa pagare ai cittadini residenti alla data del 06.04.2009 la tassa sui rifiuti solidi urbani (TARSU) per intero, ovvero al 100%, anche per il periodo di sospensione aprile 2009-giugno 2010 nonostante la riduzione del 60% previsto dalla legge ed il pagamento del restante 40% in 120 rate.

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“Per consentire il rientro dall’emergenza derivante  dal  sisma che ha colpito il territorio abruzzese il 6 aprile 2009, la  ripresa della riscossione di  cui  all’articolo 39, commi 3-bis,  3-ter  e 3-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,  convertito,  con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,  n. 122,  avviene, senza applicazione di sanzioni, interessi e oneri  accessori, mediante il pagamento in centoventi rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di gennaio 2012. L’ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo, ovvero per ciascun carico iscritto a ruolo, oggetto delle sospensioni, al netto dei versamenti già eseguiti, è ridotto al 40 per cento” (Art. 33 comma 28 della legge n. 183 del 2011 “Disposizioni per la formazione del  bilancio  annuale  e  pluriennale dello Stato – Legge di stabilita’ 2012).

 

Altra esplosione gasdotto, una bomba ad orologeria

 

 

SALTA IN ARIA UN ALTRO GASDOTTO DELLA SNAM E LA MULTINAZIONALE INSISTE NEL VOLER METTERE UNA SUPER BOMBA SOTTO I NOSTRI PIEDI!
I Comitati cittadini per l’ambiente comunicano: “Il 20 luglio è esploso un altro metanodotto della Snam. E’ successo a Sciara, in provincia di Palermo. Le fiamme, altissime, erano visibili da Termini Imerese e dagli altri  Comuni  vicini. Fortunatamente non vi sono state conseguenze per le persone perché l’esplosione è avvenuta in aperta campagna, ma le fiamme hanno comunque lambito il  cimitero di Sciara. Al momento non sono state chiarite le cause dell’evento: qualcuno ha ipotizzato che possa essere stato provocato da un mezzo agricolo, nonostante che il gasdotto fosse collocato ad una profondità superiore ad un metro. Ma se così fosse non si dovevano rinvenire i resti del mezzo e del suo guidatore?
Quanto accaduto ripropone la domanda : i metanodotti sono proprio sicuri, come va ripetendo da anni la Snam? E se sono sicuri, perché saltano in aria da soli, come è avvenuto a Tarsia, in Calabria, nel febbraio 2010, in seguito ad uno smottamento del terreno?
La Snam insiste nel voler collocare sotto i nostri piedi una vera e propria bomba ad orologeria : il supergasdotto “Rete Adriatica”, con tubi da un metro e 20 cm di diametro e, quindi, più grandi di quelli esplosi a Tarsia e a Sciara.
In più da noi dovrebbe essere collocata anche la centrale di compressione, per spingere il gas ad altissima pressione da Sulmona a Minerbio. Il tutto in un territorio ad elevatissimo rischio sismico, con un mega tubo che corre lungo l’intera Valle Peligna, passando vicinissimo ad abitazioni ed attività commerciali, con presenza di molte persone. La centrale, inoltre, con i suoi 4 grandi tubi di collegamento, da 1 metro e 20 cm di diametro ciascuno, sorgerebbe a poche decine di metri dal cimitero di Sulmona al quale, tra l’altro, viene compromessa la possibilità di espandersi.
Non è follia tutto questo? Il nostro territorio ha bisogno di essere messo in sicurezza. Invece si fa esattamente il contrario : si aggiungono ulteriori rischi a quelli esistenti!
E i cittadini dovrebbero stare anche zitti, prendendo per buone le fantasiose “assicurazioni” della Snam? Ma, se il metanodotto e la centrale non presentano problemi, perché la Snam si affanna a proporre compensazioni (4 milioni di euro secondo l’ex assessore Cirillo)?
Ormai dovrebbe essere chiaro perfino ai muri che i cittadini non accettano di barattare la sicurezza e la salute pubblica in cambio di denaro.
Anche se la Snam ha  acquistato da anni i terreni di Case Pente e si sta dando molto da fare per acquisire, con compensi risibili, le servitù di passaggio per il metanodotto, sappia che la  battaglia  va avanti e continuerà fino quando non sarà stato attuato quanto deciso alla unanimità dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati : la dislocazione del  metanodotto e della centrale al di fuori della dorsale appenninica. Su questa decisione concordano tutti : i Comuni, le Province e le Regioni.
In un Paese democratico, quale l’Italia è, non decidono le oligarchie, ma le Istituzioni  liberamente elette dai cittadini e la Snam, pertanto, non deve fare altro che prendere atto della volontà unanime delle Istituzioni, mettere da parte il suo devastante e pericoloso progetto e accettare di sedersi ad un tavolo per concordare su una soluzione alternativa.
Info: Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001
Email: giomargi54@gmail.comhttp://www.sulmonambiente.it

 

Occhio non vede, cuore non duole

convegno regi tratturi l'aquilaLo scorso 12 luglio si è svolto a L’Aquila, presso l’aula Magna del Corpo Forestale dello Stato, un convegno dal titolo “Regi tratturi: riscoperta, recupero e valorizzazione“, organizzato dal Corpo Forestale dello Stato (Ufficio territoriale per la biodiversità di L’Aquila) in collaborazione con la Regione Abruzzo e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, nel corso del quale, oltre ad essere stato esaminato lo stato dei cinque regi tratturi che partono dall’Abruzzo per raggiungere la Puglia da parte dei responsabili della Regione e della Soprintendenza, sono stati illustrati i progetti volti al recupero e alla valorizzazione di due di essi: quello L’Aquila-Foggia (tratto S. Demetrio ne’ Vestini-Barisciano) e quello Celano-Foggia (tratto adiacente alle Riserve Naturali Statali Collemeluccio e Monte di Mezzo). Tutte le principali esperienze di percorrenza a piedi di quattro dei cinque Regi Tratturi, tre dei quali sono rese fattibili anche grazie alla recente pubblicazione di complete guide escursionistiche, sono state illustrate direttamente dai protagonisti, associazioni e singoli cultori ed appassionati mentre, a conclusione del convegno, è stato proiettato in anteprima un filmato sulla transumanza e i Regi Tratturi appena realizzato dai registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli.

“Il Corpo Forestale dello Stato, attraverso i suoi Uffici Territoriali per la Biodiversità di Abruzzo e Molise – si legge nel comunicato – è impegnato nella realizzazione di interventi sui Regi Tratturi tesi alla salvaguardia e al miglioramento degli ecosistemi, alla conservazione e all’incremento della biodiversità, al miglioramento della qualità ambientale, nonché alla facilitazione della fruizione da parte dei visitatori. I tracciati dei Regi Tratturi saranno valorizzati dal punto di vista ecologico e culturale, in quanto vere e proprie “spine dorsali” del cammino della civiltà. Infatti, lungo i loro antichissimi percorsi, si sono sviluppate fin dalla preistoria le migrazioni dei grandi ungulati selvatici, seguite poi dalla transumanza. Questa attività è stata poi organizzata e protetta in Età Romana ed i Tratturi sono divenuti infine “Tratturi Regi” nel Regno delle Due Sicilie. Lungo l’asse del Tratturo Magno L’Aquila-Foggia, ad esempio, si sono sviluppati numerosissimi insediamenti di Età Italica e tutti i moderni centri abitati dell’alta Valle dell’Aterno.”

Lodevole iniziativa ma come mai nessuno sembra accorgersi dello stato di degrado in cui versa l’area di tratturo a ridosso del centro abitato di Navelli per la presenza di rifiuti di vario genere sparsi ovunque?

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Foto risalenti al mese di marzo u.s.

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Leggi pure “Ripuliamo il tratturo

Chi si loda s’imbroda

Se a perdere la gara della vita sono “le persone che criticano senza proporre, che giudicano senza capire, che aspettano senza agire, che parlano e non sanno”, chi dovrebbe agire in questa situazione ed, invece, fa le orecchie da mercante?

Cagna randagia con cuccioli in pieno centro abitato a Navelli

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Gasdotto, i Comitati: “Gianni Chiodi, l’uomo smascherato”

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Lavori di scavo per il gasdotto Rete Adriatica

All’indomani della sentenza della Corte Costituzionale sulla legge regionale relativa ai grandi gasdotti in aree altamente sismiche il Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha dichiarato : “lo sapevo”.

Certo che lo sapeva, perché egli non solo non ha fatto nulla per impedire l’esito della vicenda, ma ci ha messo abbondantemente del suo: infatti, il 15 ottobre 2012, Chiodi ha riunito la Giunta regionale ed ha approvato una delibera (la n. 660 di ben 24 pagine) con cui dà pienamente ragione al Governo nazionale – che aveva impugnato la legge regionale – perfino su aspetti che invece non sono stati accolti dalla Corte! Quindi la Regione, non solo non si è costituita in giudizio a difesa di una sua legge approvata alla unanimità dal Consiglio Regionale, ma ne ha anche favorito la bocciatura sostenendo la “fondatezza di tutti i motivi di ricorso” del Governo nazionale! Proprio un bell’esempio di uomo di governo per il quale la  salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini abruzzesi non è, evidentemente, un problema.

Un comportamento diametralmente opposto a quello di Chiodi è stato, invece, quello tenuto da un altro Governatore, Vasco Errani dell’Emilia Romagna, il quale, a proposito del deposito sotterraneo di gas  di Rivara (MO), ha contrastato il progetto durante tutto il suo iter amministrativo ed ha negato l’intesa con lo Stato nell’aprile 2012, un mese prima del sisma che ha colpito la Regione.

Errani non ha avuto bisogno di una legge regionale perché l’intesa è stata negata in base al principio di precauzione sancito dal Diritto Comunitario ed il Governo nazionale, di fronte al risoluto “no” della Regione, non ha avuto altra scelta che quella di cancellare il progetto.

La Snam ha, con grande cinismo, ripresentato il suo devastante e pericoloso progetto appena due giorni dopo il sisma che ha colpito l’Aquila e buona parte della Provincia. E Chiodi è stato zitto, come è stato con la bocca cucita quando i suoi colleghi di partito, i Ministri Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo, hanno emanato i rispettivi decreti di pubblica utilità e di compatibilità ambientale, propedeutici al rilascio dell’autorizzazione finale.

L’unica volta che Chiodi ha parlato è stata il 10 maggio del 2012  quando, nel tavolo-farsa promosso dall’allora (e attuale) Sottosegretario Claudio De Vincenti, egli, insieme all’Assessore Mauro Di Dalmazio e al Dirigente regionale Antonio Sorgi, per spianare la strada alla Snam, ha sostenuto che il megagasdotto “Rete Adriatica” non sarebbe altro che … un’opera di urbanizzazione!

Ma come? Un’opera mastodontica e “strategica”, che attraversa 10 Regioni e che necessita di una  serie innumerevole di pareri ed autorizzazioni, comprese le intese con lo Stato, viene equiparata ai tubi che portano il gas alle utenze finali che, come è noto, non richiedono autorizzazione?

Come può una persona che ignora, o fa finta di ignorare, la differenza macroscopica che c’è tra una grande infrastruttura di trasporto e la rete locale di distribuzione del gas, governare un’intera Regione? Chiodi non può continuare impunemente a prendere in giro i cittadini.

Così come non può continuare a prendersi gioco di un’ intero Consiglio Regionale che, con voto unanime, ha votato ben due risoluzioni che lo impegnano  a negare l’intesa con lo Stato.

Le Istituzioni meritano rispetto e il primo a dare l’esempio, per il ruolo che ricopre, deve essere proprio lui. O è troppo chiedere questo all’uomo smascherato?

Sulmona, 13/07/2013

Comitati cittadini per l’ambiente

Info: Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001
Email: giomargi54@gmail.com – http://www.sulmonambiente.it

Presa in giro

Punto 1 – Anche il gruppo di minoranza opera periodicamente la ricognizione delle strade rurali, comprese quelle d’accesso agli uliveti, riscontrando, al contrario, situazioni di impraticabilità e di pericolo, spesso segnalate dagli stessi cittadini. Vorrà dire che si provvederà a documentare al Sindaco la REALE SITUAZIONE.
Punto 2 – Per il Sindaco di ‪#‎Navelli‬ un consigliere comunale per conoscere il progetto per la realizzazione di un’opera privata, soggetta al rilascio di permesso a costruire, nella fattispecie il centro poliambulatoriale donato dai ‪#‎Lions‬ a seguito del ‪#‎terremoto‬, avrebbe dovuto presentare un’apposita istanza di accesso “in modo da poter attivare le necessarie procedure di PUBBLICITA’ e TRASPARENZA nei confronti del titolare del permesso stesso”. Ma il Sindaco lo sa (o fa finta) che un consigliere comunale ha diritto d’accesso a TUTTI GLI ATTI e non deve soggiacere, al pari di un privato cittadino, alle procedure in tal caso previste? Tanto più che l’opera in questione è destinata ad ospitare servizi pubblici ed è stata realizzata su un terreno privato acquisito dall’Ente con i soldi di tutti i cittadini.
Alla domanda “quali specificatamente gli oneri a carico dell’Ente e il loro ammontare per la realizzazione del progetto” del centro poliambulatoriale, il Sindaco di ‪‪#‎Navelli risponde: “Gli oneri a carico dell’Ente sono stati solo quelli relativi all’acquisizione del terreno”. Sì, ma nello specifico? NON RISPONDE. Perché?
> 64.000,00 euro quale indennizzo da corrispondere alla Ditta proprietaria dei terreni, individuati dalla Amministrazione Comunale per la costruzione del “centro poliambulatoriale” e identificati al catasto terreni del Comune di Navelli al Fog. 21 – part.lle nn. 1535-1537-1009-252 per una superficie complessiva di mq 2000, destinazione urbanistica “Zona Servizi” e “Zona Residenziale”, divenuta tale dopo la modifica al Piano Regolatore Generale la cui adozione definitiva risale al mese di maggio del 2003;
> 5000,00 euro per le spese relative ai diritti di rogito, imposte, registrazione, trascrizione;
> altri eventuali 3.000,00 euro per la stipula del successivo atto di “Costituzione temporanea del Diritto di Superficie” presso lo Studio Notarile Dott. Federico Trecco in L’Aquila.
Per un totale di TOTALE € 72.000 (ad oggi)
Ci mancherebbe altro che i proprietari del terreno, concesso dal Comune di ‪#‎Navelli‬ ai ‪#‎Lions‬ per la realizzazione del centro poliambulatoriale, non accettassero l’indennità determinata dall’Ufficio Tecnico Comunale. Perché altrimenti il Comune avrebbe proceduto all’esproprio per pubblica utilità? E in tal caso il prezzo sarebbe stato lo stesso di quello corrisposto?
Leggi l’interrogazione http://www.scribd.com/doc/38349424/interrogazione-7
Punto 3 – A cosa serve raccordarsi con le altre amministrazioni ed esprimere all’unanimità pareri contrari alla realizzazione del progetto di ‪#‎metanodotto‬ della ‪#‎Snam‬ da parte del Consiglio comunale se poi non si assumono concretamente atti consequenziali sostenendo addirittura che “comunque, risulta che quasi tutti i proprietari dei terreni interessati abbiano accettato l’indennità corrisposta dalla Snam Rete Gas S.p.A., esprimendo in tal modo una tacita condivisione dell’iniziativa”. Per l’Amministrazione comunale di ‪#‎Navelli‬ LA TUTELA DEI PUBBLICI INTERESSI è subordinata al “consenso coatto” espresso dai privati cittadini nell’accettazione dell’indennità corrisposta?
Leggi L’interrogazione http://www.scribd.com/doc/53333864/Interrogazione-N-8
Punto 4 – Per il Sindaco di ‪#‎Navelli‬ ad un consigliere comunale non è dato conoscere la provenienza delle ‪#‎donazioni‬ effettuate dai privati a seguito del ‪#‎terremoto‬ per motivi di privacy. Ci vuole proprio del coraggio a dare certe risposte! E allora perché sono stati pubblicati sul sito dell’ente tutti i nomi e i cognomi con relativi importi delle donazioni raccolte dagli amministratori a favore dei terremotati dell’Emilia? In quel caso non valeva la privacy? SOLITA PROPAGANDA.
Leggi l’interrogazione http://www.scribd.com/doc/60563851/Interrogazione-N-9
Punto 5 – ALLE DOMANDE SCOMODE NON SI RISPONDE
[…] il sottoscritto Gaetano Cantalini, nella qualità di capogruppo di “Svolta Democratica”, interroga il Sig. Sindaco di ‪#‎Navelli‬ al fine di conoscere:
1. le modalità e i criteri adottati al fine di stabilire il numero dei ‪#‎M‬.A.P. da realizzarsi per far fronte all’emergenza abitativa determinatasi a seguito del ‪#‎sisma‬;
2. le modalità e i criteri adottati per la prima assegnazione dei M.A.P. e se tale assegnazione sia avvenuta sulla base del relativo regolamento adottato con la Deliberazione di Giunta comunale n. 62 del 24.11.2009 che prevedeva oltre alla presentazione delle domande da parte dei cittadini aventi diritto anche la formazione ed approvazione di un’apposita graduatoria risultante da un’istruttoria a cura dell’Ufficio Tecnico Comunale;
3. il numero delle istanze per l’assegnazione di un Modulo Abitativo Provvisorio presentate da partedei cittadini interessati, l’esito dell’istruttoria per l’accertamento dei requisiti richiesti e la relativa graduatoria approvata con provvedimento del Sindaco;
4. se i cittadini siano stati debitamente informati circa le modalità ed i criteri di assegnazione dei M.A.P. tramite affissione all’albo pretorio, pubblicazione nel sito internet del Comune, adeguata pubblicizzazione nel territorio comunale;
5. il motivo per cui non si è ritenuto, nonostante fosse nelle facoltà del Sindaco, di procedere aduna valutazione caso per caso, interpellando i diretti interessati, trattandosi di soggetti anziani con varie problematiche, prima di provvedere all’assegnazione dei M.A.P. inutilizzati ai sensi dell’art. 4 comma 2 dell’OPCM n. 39 17 del 30 dicembre 2010;
6. il motivo per cui si è atteso oltre sei mesi per l’adozione di un provvedimento previsto dalla OPCM n. 3917 datata 30 dicembre 2010;
7. il motivo della risultanza di un numero rilevante di M.A.P. rimasti inutilizzati, anche dopo essere stati dal Commissario Delegato messi temporaneamente a disposizione di quei nuclei familiari, in possesso di determinati requisiti, per i quali non fosse stata ancora individuata un’adeguata sistemazione alloggiativa alternativa nei rispettivi territori comunali (art. 2comma 1 OPCM n. 3857 del 10 marzo 2010), causa della decadenza dal diritto al beneficio del contributo di autonoma sistemazione da parte dei soggetti assegnatari ai sensi dell’art. 4comma 2 dell’OPCM n. 3917 del 30 dicembre 2010;
8. le azioni eventualmente intraprese avverso quanto disposto dall’art. 4 comma 2 dell’OPCM n.3917 del 30 dicembre 2010 in considerazione di un’evidente disparità di trattamento prodotta rispetto ai cittadini residenti in altri comuni del cratere sismico.
Leggi l’interrogazione http://it.scribd.com/doc/89820653/Interrogazione-n-10-Realizzazione-ed-assegnazione-dei-Moduli-Abitativi-Provvisori-M-A-P-nel-Comune-di-Navelli-AQ
Punto 6 – A parte che la richiesta non riguardava la sala polifunzionale, i locali attigui alla sala consiliare, realizzata a seguito del ‪#‎terremoto‬ nell’area M.A.P. di ‪#‎Navelli‬ con il contributo della Croce Rossa, adibiti ad uffici comunali, perché non vengono utilizzati? A COSA SERVONO?
Leggi l’interrogazione http://it.scribd.com/doc/89996944/Incontri-periodici-con-la-cittadinanza
Punto 7 – ALTRA DOMANDA SCOMODA CHE NON TROVA RISPOSTA.
E chi se ne frega che il Corpo Forestale dello Stato ha fatto un sopralluogo presso il Boschetto Santucci di ‪#‎Navelli‬ senza riscontrare irregolarità! Ci volevano o no le autorizzazioni all’intervento di ‪#‎bonifica‬ del sito a seguito dell’incendio del 24.07.2007? E se sì, dove sono? Quali sarebbero stati la destinazione e l’impiego del legname che sembra mancare rispetto all’estensione della pineta? O non è forse così?
Leggi l’interrogazione http://www.scribd.com/doc/93473559/Sull-intervento-di-bonifica-del-Boschetto-Santucci-in-Navelli-AQ
Punto 9 – La minoranza avrebbe dovuto prima predisporre un regolamento, poi farselo (dis)approvare dal Consiglio Comunale e, infine, ottenere il foto (s)favorevole della maggioranza alla istituzione della commissione. Ovviamente “non si può certo pretendere che l’onere di attivarsi in merito incomba sul Sindaco”! SICURO, NON CONVIENE.
Leggi richiesta http://it.scribd.com/doc/112328603/Richiesta-della-Commissione-per-la-Ricostruzione
Punto 10 – Sto ancora aspettando la consegna delle copie della documentazione relativa alla Casa Albergo Anziani, realizzata con il contributo della Croce Rossa nella frazione di ‪#‎Civitaretenga‬ a seguito del ‪#‎terremoto‬, sebbene richieste (per l’ennesima volta) all’indomani della risposta del Sindaco di ‪#‎Navelli‬. Ma non erano A DISPOSIZIONE e potevano essere ritirate in qualunque momento?
Leggi la richiesta http://www.scribd.com/doc/112725842/Casa-Albergo-Anziani
Punto 11 – MEGLIO SOPRASSEDERE.
Leggi l’interrogazione http://www.scribd.com/doc/114033178/Interrogazione-n-13-Disservizi-pubblica-illuminazione
Punto 13 – Se “il ‪#‎piano‬ di emergenza comunale in materia di ‪#‎protezionecivile‬ è stato approvato con D.C.C. di ‪#‎Navelli‬ n. 29 del 06/11/2008″, dov’è? A cosa serve un piano di ‪#‎emergenza‬ comunale chiuso in un cassetto senza che i cittadini lo conoscano? Se “l’Amministrazione ha provveduto al relativo aggiornamento ai sensi dell’art. 3-ter della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e s.m.i.” come mai ciò NON RISULTA DAGLI ATTI? Né è stato formalmente dato al responsabile del procedimento alcun indirizzo a procedere all’aggiornamento? Cosa sarebbe stato trasmesso nei mesi scorsi alle autorità competenti?
Leggi l’interrogazione http://it.scribd.com/doc/129949815/Interrogazione-n-14-Piano-di-emergenza-comunale-in-materia-di-protezione-civile-ai-sensi-della-L-225-1992

 

 

“L’aquila bene comune”

cropped-logoL-AQbeneCOMUn progetto per la città
10-13 luglio 2013
L’evento

 

Cos’è “L’Aquila bene comune”? 

Un percorso di ascolto, un’apertura alla città, una speranza, un attestato di fiducia alla forza dell’aquilanità. Il Partito Democratico dell’Aquila organizza una conferenza programmatica nel pieno della crisi economica e nel bel mezzo delle battaglie per reclamare per la nostra amata città la centralità nazionale che le spetta e le indispensabili risorse finanziarie per proseguire nella difficile ricostruzione, fisica, economica e sociale. L’Aquila non si rassegna alla marginalità, L’Aquila vuole lottare. Per farlo deve riuscire ad alzare una voce forte, chiara, comprensibile, per farlo ha bisogno di un’idea di città e di comunità e degli obiettivi chiari e condivisi.

Come funziona “L’Aquila bene comune”? 

Per aree tematiche. Ne sono state individuate cinque: ricostruzione, cultura, lavoro, università e sociale. Per ciascuna di queste grandi aree hanno luogo degli incontri di ascolto delle forze sociali, economiche e culturali.  Alla fine verranno prodotti cinque documenti di sintesi (uno per ogni area tematica), aperti anche alle proposte che i cittadini hanno la possibilità di inviare nei cinque forum dedicati in questo sito e via mail. “L’Aquila bene comune” vuole fare sistema e fare rete attraverso la rete, accendere il dibattito.

“L’Aquila bene comune” avrà un suo evento di riferimento? 

Sì. Dal 10 al 13 luglio ci sarà una festa dove il dibattito avrà l’occasione di maturare. Ci saranno incontri e workshop sui cinque temi di “L’Aquila bene comune”, aperti alla cittadinanza.  Non sarà una conclusione:  il dibattito proseguirà anche dopo, i cittadini potranno continuare a inviare proposte sui forum oppure via mail in vista della stesura dei cinque documenti di sintesi. Le proposte di “L’Aquila bene comune” devono diventare patrimonio di tutti. Si ricostruisce costruendo idee.

Come faccio a partecipare a “L’Aquila bene comune”?

Vivendola. Frequentando il sito http://www.aqbenecomune.it/ e interagendo nel dibattito, presentando proposte, partecipando all’evento. I problemi e le sfide che abbiamo davanti riguardano tutti e oltrepassano tutti gli steccati. Ogni voce è una ricchezza.

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E adesso?

Dopo il sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo, il Governo emanò il decreto-legge 28 aprile 2009 n. 39, convertito in legge n.7 7 del 24 giugno 2009 (“Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella Regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile”). L’art.14, comma 5-bis, di detto decreto-legge prevedeva che gli interventi di ricostruzione dei centri storici delle città fossero coordinati attraverso l’adozione di Piani di Ricostruzione (PdR).
Il decreto del Commissario straordinario n. 3/2010 intervenne a specificare che cosa si intendesse per “Piano di ricostruzione”. Secondo il decreto commissariale, i Piani di Ricostruzione dovevano individuare, tenuto conto delle risultanze della microzonazione sismica e degli esiti delle valutazioni di agibilità, gli interventi idonei a garantire la migliore sicurezza delle costruzioni, rilevare lo stato dei luoghi attuale e tenere conto, ove possibile, di quello preesistente agli eventi sismici.  
Poiché molti Comuni non avevano in organico le figure tecniche necessarie, si rivolsero alle Università, stipulando con esse o con Enti pubblici di ricerca delle convenzioni, per l’affidamento dell’incarico della redazione dei Piani di Ricostruzione dei centri storici.
Nel dicembre 2010 il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) inviò una diffida ai Comuni dell’area interessata dal terremoto, diffidandoli dal procedere all’affidamento di tali attività tramite accordi con le Università che non fossero rispettosi delle prescrizioni del d.lgs. 12 aprile 2006 n.163 (Codice dei contratti pubblici).
Alla data del 31 agosto 2012 sono stati adottati 39 Piani di Ricostruzione, che interessano due Province e si riferiscono a 31 Comuni. Alla stessa data sono pervenute all’Ufficio Coordinamento Ricostruzione 31 bozze di Convenzioni tra 37 Comuni del cratere ed Università italiane od enti pubblici di ricerca (aventi per oggetto l’affidamento dell’incarico a svolgere attività di supporto relative allo studio, all’analisi e alla progettazione per la predisposizione da parte dei sindaci dei Piani di ricostruzione, mentre 5 di esse riguardano l’esecuzione delle indagini geologiche, geomorfologiche e sismologiche propedeutiche alla ricostruzione medesima).
Il CNI ha quindi provveduto ad impugnare dinanzi al TAR competente alcune delibere di approvazione delle convenzioni per la redazione dei Piani di Ricostruzione. In particolare, sono state contestate le convenzioni aventi ad oggetto lo studio, l’analisi ed il progetto per la ricostruzione dei centri storici dei Comuni di Castelvecchio Subequo (AQ) e Barisciano (AQ), tutte per importi superiori alla soglia comunitaria. E’ stata messa in discussione, essenzialmente, la possibilità di affidare senza gara pubblica determinati servizi, dietro corrispettivo, qualora l’affidatario sia una pubblica amministrazione, in particolare una Università.
La questione è finita dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, a seguito dell’ordinanza n. 476 del Tar Abruzzo, sede di L’Aquila, di rinvio pregiudiziale alla Corte, datata 17 luglio 2012.
Il Tar si chiede (aderendo alla posizione del Consiglio Nazionale) se convenzioni quali quella conclusa tra i Comuni e le Università nel caso di specie contrastino con la direttiva appalti (“Anche questo TAR sospetta che, nel caso in esame, osti alla conclusione di un contratto come quello oggetto del contendere la direttiva n.2004/18/CE, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi..”), ritenendo la questione rilevante e non manifestamente infondata. 
Inoltre, l’art.91, comma 8, del Codice dei contratti pubblici vieta “l’affidamento di attività di progettazione…..e attività di supporto a mezzo di contratti a tempo determinato o altre procedure diverse da quelle previste dal presente codice”.
In attesa della pronuncia del TAR, in data 7  novembre 2012 il CNI ha trasmesso un dettagliato esposto all’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, chiedendo l’apertura di un’istruttoria sulla problematica.
Un altro esposto è stato depositato presso la Corte dei Conti.
Successivamente è stata pubblicata la sentenza Corte di Giustizia dell’Unione Europea 19 dicembre 2012, causa C-159/11, sulla necessità per le pubbliche amministrazioni di seguire procedure concorsuali – e non l’affidamento diretto, senza gara – per l’affidamento alle Università dei servizi di progettazione. In seguito l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, Direzione Generale Vigilanza Lavori Servizi e Forniture, ha trasmesso ai legali dell’ordine degli ingegneri in data 15 marzo 2013, apposita comunicazione di avvio di una istruttoria nei confronti di 36 Comuni del Cratere del terremoto, a seguito della segnalazione del CNI, con riferimento ai Piani di Ricostruzione e alle relative convenzioni stipulate dai Comuni stessi. Con essa le stazioni appaltanti sono state invitate a fornire chiarimenti ed informazioni sulle convenzioni in oggetto, trasmettendone copia, assieme ad una dettagliata relazione illustrativa, comprensiva delle informazioni sullo stato di attuazione della convenzione tra Comune ed Università o Ente di ricerca.

Da ultimo, la Corte di Giustizia Europea ha emesso in data 20.06.2013 l’ordinanza giudicando così illegittimi gli incarichi diretti che i Comuni del cratere hanno affidato ad alcune Università italiane per la redazione dei Piani di Ricostruzione. L’ordine degli ingegneri di Teramo ha già inviato una diffida indirizzata, tra gli altri, al presidente Chiodi e al responsabile dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere Paolo Esposito, affinché vigilino per far rispettare la sentenza.

ALLEGATI :

  1. Art.14 decreto-legge n.39/2009 (come convertito dalla L. n.77/2009)
  2. Comunicazione di avvio istruttoria, numero 29195 del 15/03/2013, dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture
  3. Nota 09.01.2013 di invito ai Comuni del cratere ad attivare procedure di autotutela, diffida e messa in mora diffida ai Comuni del cratere per i piani di ricostruzione dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea del 19.12.2012
  4. Ordinanza della Corte (decima sezione)
  5. Nota prot. 1329 del 4 luglio 2013 – Sisma Abruzzo 06/04/2009 – piani di ricostruzioni – affidamento alle Università e/o Enti Pubblici – richiesta di applicazione del principio di autotutela – diffida – richiesta danni – richiesta attività di vigilanza

Scadenza bando

bandi_sfumato_100x100Scade il 23 luglio prossimo il bando per la concessione di contributi a sostegno dei programmi d’investimento delle imprese turistiche, pubblicato sul BURA  n. 55 Speciale del 24/5/2013.

Il bando vuole incentivare la ripresa del turismo e aumentare l’attrattività delle aree del territorio regionale colpite dal sisma dell’aprile 2009.

Possono beneficiare delle agevolazioni, le Pmi già costituite e iscritte al registro delle imprese (le nuove imprese possono essere iscritte in forma inattiva) operative nel settore turistico-ricettivo, in particolare nell’ambito della:

  • ricettività alberghiera:

    • alberghi con una dotazione minima di 7 camere; servizi di ricevimento e di portineria/informazioni (hall) e una sala per uso comune;

    • residenze turistiche alberghiere con una dotazione minima di 7 unità abitative costituite da uno o più locali forniti di servizio autonomo di cucina; servizi di ricevimento e di portineria/informazioni (hall) e una sala per uso comune;

  • ricettività all’aria aperta: campeggi, villaggi turistici;

  • ricettività extralberghiera: residenze di campagna, ostelli della gioventù, affittacamere, case e appartamenti per vacanze;

  • servizi turistici anche se non annessi a strutture ricettive: ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie.

Sono ammissibili alle agevolazioni i seguenti interventi, funzionali allo svolgimento della ricettività nel territorio dei Comuni dell’area del cratere:

  • nuova realizzazione mediante riconversione e recupero di strutture edilizie esistenti già censite al catasto edilizio-urbano o mediante completamento di manufatti edilizi;

  • ampliamento, ristrutturazione, ammodernamento, straordinaria e ordinaria manutenzione di esercizio esistente finalizzato all’adeguamento alle vigenti normative di sicurezza, di tutela della salute nei luoghi pubblici, alle esigenze dei diversamente abili e al miglioramento dell’accoglienza.

Per la realizzazione degli interventi sono riconoscibili le spese sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda di finanziamento, riguardanti:

  • l’acquisto di fabbricati già esistenti oggetto d’intervento nella misura massima del 35% del totale delle spese d’investimento ammissibili;

  • l’acquisto del terreno dove è ubicata l’attività turistica nella misura massima del 10% del totale delle spese d’investimento ammissibili;

  • le opere edili, impiantistiche e assimilabili;

  • l’acquisto di macchinari, arredi, attrezzature nuovi di fabbrica con esclusione di mezzi mobili iscritti al pubblico registro automobilistico e del materiale deperibile di consumo corrente;

  • l’acquisto di programmi informatici, siti web e licenze nella misura massima del 5% del totale delle spese d’investimento ammissibili;

  • spese tecniche (progettazione, studi, consulenze, perizie, direzione lavori) nella misura massima del 10 % del totale delle spese d’investimento ammissibili.

All’atto di presentazione della domanda di agevolazione, l’impresa richiedente deve avere la piena disponibilità del suolo e/o dell’immobile oggetto di intervento.

Le agevolazioni sono concesse nel rispetto del regime de minimis, fino al 50% delle spese ammissibili. E’ammissibile ai contributi una spesa minima di 40.000 euro e massima di 400.000 euro.

La domande devono essere inviate entro il 23 luglio 2013, a mezzo raccomandata a/r, al seguente indirizzo: Regione Abruzzo, Direzione Sviluppo Economico e del Turismo Servizio Investimenti Pubblici Politiche Turistiche Via Passolanciano n. 75 65100 Pescara

In sede di valutazione delle istruttorie, sarà data priorità agli interventi che alla data di presentazione della domanda sono già cantierabili, ovvero, già in possesso per la loro realizzazione ditutte le autorizzazioni necessarie per l‘inizio dei lavori.

Terzo incontro

Domani venerdì 5 luglio dalle ore 17, 00 alle ore 19,00 all’intersezione di “Via della Fonte” con “Via Giordano Bruno” (margine zona rossa) nella frazione di Civitaretenga, il gruppo consiliare “Svolta Democratica” incontra i cittadini.

Il Blog di Gaetano Cantalini

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E’ questo il terzo di una serie di incontri pubblici periodici con la cittadinanza, che si svolgono ogni primo venerdì del mese dalle ore 17,00 alle ore 19,00 in luoghi diversi del nostro Comune.
Scopo di tali incontri è quello di creare una ulteriore opportunità di dialogo e di confronto, ma soprattutto di ascolto delle vostre esigenze, difficoltà, segnalazioni e proposte. Vi aspettiamo!

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