#veritàpergiulioregeni

Roma, 29.03.2016 – Paola, la madre di Giulio Regeni in conferenza stampa al Senato chiede di chiarire le circostanze che hanno portato all’uccisione del figlio scomparso al Cairo il 25 gennaio e ritrovato senza vita lo scorso 3 febbraio.

“Non vi dico che cosa gli hanno fatto, in quel viso ho visto tutto il male del mondo. Quando sono entrata nella sala dell’obitorio, qui a Roma – ha raccontato – ho detto è lui, è Giulio perché l’ho riconosciuto dalla punta del naso. Per tutto il resto non era più il nostro Giulio. E’ morto torturato”. 

#‎veritapergiulioregeni

Ho imparato l’amore

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest’uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l’amore.

Il #mandorlo della Piana di #Navelli (#Laquila)

Il Comune di Navelli rende noto che sono a disposizione dei cittadini che ne faranno richiesta piante di mandorlo nell’intento di promuoverne la coltura. Per avere ogni ulteriore informazione a riguardo e presentare istanza bisogna rivolgersi al Comune.

Il mandorlo della Piana di Navelli

Bandi per aggregati non costituiti in consorzio

Lo scorso 18 marzo sono stati pubblicati all’albo pretorio del Comune di Navelli due avvisi del sindaco: uno per l’individuazione di commissari per gli aggregati non costituiti in consorzio e l’altro per la formazione di un elenco di professionisti qualificati per l’affidamento di servizi di architettura, ingegneria e geologia attinenti la riparazione e il miglioramento sismico degli immobili danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009 facenti parte aggregati edilizi già commissariati o in corso di commissariamento.

Ricordo che, quando vi sono aggregati che non hanno costituito il consorzio né, tantomeno, nominato il procuratore speciale, il Comune deve esercitare i poteri sostituivi mediante la nomina di un commissario e l’occupazione temporanea degli immobili a titolo gratuito ai soli fini della realizzazione delle finalità del consorzio obbligatorio. Il commissario agirà in sostituzione del consorzio nello svolgimento di tutte le attività, anche preparatorie, connesse e strumentali, volte alla completa realizzazione degli interventi.

Le domande dovranno pervenire all’ufficio protocollo del Comune entro e non oltre le ore 14.00 del giorno 7 aprile 2016. Per ogni altra informazione in merito si rimanda alla consultazione dei bandi sul sito del Comune.

Leggi qui la mia proposta al Comune

Navelli

“Tutti convocati”

E’ stata indetta da alcuni parenti delle vittime (Vincenzo Vittorini, Pier Paolo Visione, Maurizio Cora e Massimo Cinque) del terremoto dell’Aquila una manifestazione allargata ad altre associazioni, anche non aquilane, per il prossimo 30 marzo, sulla scalinata del parco del Castello Cinquecentesco, nel Piazzale dell’Auditorium di Renzo Piano.

“Per una giustizia italiana che non dimentichi la strage dell’Aquila del 6 aprile 2009 – affermano in una nota – noi ci saremo per stare insieme con dignità, portando il simbolo di una rosa, affinché l’indifferenza, la prepotenza ed il silenzio di alcuni non macchino oltre misura la storia della città dell’Aquila e violentino i valori di civiltà e di giustizia che sentiamo nostri fino a prova contraria”.

L’appello si conclude con un chiaro messaggio: “Per L’Aquila e per gli aquilani, per rimuovere un’ombra dalla sua storia”.

L’appuntamento è dunque per le ore 17.00 del prossimo 30 marzo, nel piazzale dell’Auditorium del Parco, sulla scalinata del Forte Spagnolo di L’Aquila.

manifestazione

Le risorse per la ricostruzione

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe n. 113/2015 con la quale vengono disposte per la ricostruzione privata le assegnazioni definitive per un totale di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro. Come indicato nella tabella di seguito riportata, al Comune dell’Aquila vengono assegnati più di 700 milioni di euro mentre ai Comuni del cratere circa 341 milioni con i relativi criteri di ripartizione.

Delibera Cipe 115-2015

Su #segnaleTim a ‪#‎Navelli (#Laquila)

A seguito di un sopralluogo effettuato nella giornata di ieri dagli incaricati della ‪#‎TIM, pare che il problema dell’assenza di segnale a Navelli sia per fortuna risolvibile con l’installazione da parte della stessa società di un dispositivo su un edificio comunale, ovviamente previa acquisizione di ogni debita autorizzazione.
Con l’occasione ringrazio la senatrice Stefania Pezzopane per l’interessamento.

Palazzo De Roccis a NavelliArticoli correlati:

Le donne dello zafferano in Senato

Dina Paoletti e Giovannina Sarra in Senato“Nel giorno della festa della donna è molto importante valorizzare le competenze femminili in un mondo, quello di oggi, troppo distratto rispetto al talento delle donne. Oggi in Senato abbiamo avuto, grazie alle senatrici Pd della commissione Agricoltura, un momento per valorizzare alcune esperienze di lavoro femminile in agricoltura. Sul territorio italiano ci sono migliaia di realtà importanti, costruite e portate avanti dalle donne con impegno, dedizione e fatica. Sono orgogliosa di aver ospitato in Senato la cooperativa Altopiano di Navelli che in Abruzzo rappresenta il fiore all’occhiello per la produzione di Zafferano. Dina Paoletti è ora alla guida di questa azienda che in 45 anni di lunga attività è diventata un vanto per tutto l’Abruzzo, aumentando il valore delle sue produzioni di zafferano da 150 grammi a oltre cento chili. E’ uno degli esempi di imprenditoria femminile che insieme a tante altre realtà che vanno da nord a sud, contribuiscono a dare quel valore aggiunto all’Italia di cui oggi c’è disperatamente bisogno”. L’ha dichiarato la senatrice Stefania Pezzopane che ha partecipato all’iniziativa organizzata dal Pd del Senato dal titolo ‘Donne di terra e di orizzonti, Agricoltura tra tradizione e innovazione’ in occasione dell’8 marzo.

Qui trovate l’intervento della nostra concittadina Dina Paoletti dal min. 59 con trascrizione.

Auguri donne!!!

Il cuore di una donna
non muta col tempo,
né si altera col passare delle stagioni.
Il cuore di una donna6o3ln9
combatte a lungo
ma non muore…
quel cuore è fedele
a se stesso,
imperturbabile, placido e
sicuro di sé;
su di esso la primavera
rimane primavera
e l’autunno è autunno,
fino alla fine del tempo.

“Ali spezzate”, K. Gibran

 

Iniziativa PD con donne imprenditrici

Iniziativa Pd con donne imprenditrici08/03/2016

Sala Caduti di Nassirya – ore 11.30

Senato Della Repubblica, Piazza Madama, Roma, RM, Italia

Partecipa
Anna Finocchiaro, Leana Pignedoli, Maria Teresa Bertuzzi

‘Donne di terra e di orizzonti, Agricoltura tra tradizione e innovazione’ è il titolo dell’iniziativa che si terrà domani 8 marzo, in occasione della festa della donna. Nel corso dell’incontro, organizzato dalla vicepresidente della commissione Agricoltura Leana Pignedoli a nome del gruppo Pd, ci saranno le testimonianze di tre donne imprenditrici che da Milano a Lecce hanno creato aziende agricole importanti e competitive.  Tra queste anche la nostra concittadina Dina Paoletti della Cooperativa “Altopiano di Navelli” (AQ).
Sarà poi presentato il libro di Normanna Albertini, ‘Sulle spalle delle donne, Memorie di una bambina di campagna’. L’iniziativa è coordinata dalla senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e le conclusioni sono affidate ad Anna Finocchiaro.

Anche De Crescentiis su segnale Tim a Navelli

IL COMUNICATO STAMPA DELLA PROVINCIA DELL’AQUILA

Con una lettera inviata all’amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, il presidente della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis ha sollecitato il rapido ripristino del segnale Tim nel comune di Navelli (L’Aquila) e nel territorio circostante.

“Sono ormai circa due mesi che i cittadini del comprensorio di Navelli sono alle prese con i disagi causati dai disservizi della rete Tim. Per questo ho ritenuto necessario sollecitare ulteriormente l’intervento dei vertici di Telecom già interessati della vicenda dalla Senatrice Pezzopane su segnalazione del Consigliere provinciale D’Alessandro”, sottolinea De Crescentiis.

“Ho già comunicato al Sindaco di Navelli, Paolo Federico, la mia disponibilità a intraprendere ogni ulteriore iniziativa utile ad una rapida soluzione del problema”, conclude il Presidente.

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“Vota SI per fermare le trivelle”

#stoptrivelleÈ nato il comitato abruzzese “Vota SI per fermare le trivelle”.

Lavorerà per invitare tutti i cittadini abruzzesi a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e a votare sì per abrogare la norma che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.

La Legge di Stabilità 2016, infatti, pur vietando il rilascio di nuove autorizzazioni entro le 12 miglia, rende sine die le licenze già rilasciate in quel perimetro di mare. Un ulteriore passo in avanti per mettere al riparo il mare dal pericolo delle trivelle e garantire l’economia della nostra costa, fatta di pesca, agricoltura di qualità e turismo verde. Far esprimere gli abruzzesi e gli italiani tutti sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è la vera posta in gioco di questo referendum”.

Il comitato regionale, insieme a quello nazionale e a tutti quelli che stanno nascendo in Italia, si pone l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum e far crescere la mobilitazione, spiegando che il vero quesito è: “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% di fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione per il bene della nostra e delle future generazioni?”.

Il petrolio è una vecchia energia fossile causa di inquinamento, dipendenza economica, conflitti, protagonismo delle grandi lobby. Dobbiamo continuare a difendere le lobby petrolifere e del fossile a discapito dei cittadini, che vorrebbero meno inquinamento, e delle migliaia di imprese che stanno investendo sulla sostenibilità ambientale e sociale? Noi vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici, come già sancito a livello mondiale dalla COP21 di Parigi dello scorso settembre.

Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici, cioè di noi tutti, per 360 milioni di euro pur di anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini abruzzesi che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto. L’appello va anche all’intero consiglio regionale abruzzese affinché, dopo il pessimo dietro front fatto sfilandosi dalle 10 regioni promotrici del referendum, torni pesantemente sulla campagna per il “SI” restituendo la giusta immagine alla Regione e rilanciando con orgoglio la storia di un territorio sempre in primo piano nella lotta contro le trivelle.

Nessuna donna o uomo abruzzese che abbia nel cuore la lunga battaglia contro la petrolizzazione condotta in questi anni può sottrarsi a questo appuntamento. Non ci sono né se né ma che tengano, ma solo la coerenza e la credibilità di una lotta che si porta avanti fino in fondo: è un voto importante, è un voto di scelta sul nostro futuro affinché non ci sia mai più una nuova Ombrina o un nuovo Centro Oli. Accanto e a supporto del nostro comitato regionale che avrà sede a Pescara, presso Legambiente Abruzzo, sono già nati diversi comitati locali a partire da Chieti, L’Aquila, Vasto, Teramo.

Fra i primi firmatati del Comitato abruzzese “Vota si per fermare le trivelle”: Abc Chieti, Abruzzo Beni Comuni, Ambiente e/è Vita, ARCI, Circolo Chaikhana Roseto degli Abruzzi, Coordinamento No Triv, Ecoistituto Abruzzo, Fai Abruzzo e Molise, Greenpeace, Italia Nostra Abruzzo, Legambiente Abruzzo, Libera, LIPU, Marevivo, Movimento Difesa del Cittadino, Pro Natura, Rifiuti zero Abruzzo, Unione degli Studenti, Wwf Abruzzo, Zero Waste Abruzzo. E inoltre: Sel Abruzzo, Rifondazione Comunista, Possibile comitati abruzzesi, Assessore all’ambiente Comune di Vasto.

Per aderire si può scrivere una mail a diciassetteaprilevotasi@gmail.com.

Insieme uniti il 17 aprile per votare SI per cancellare le trivelle e liberare il nostro futuro e quello dei nostri figli.

 

Cosa prevede il referendum sulle trivelle

Da qualche mese in Italia si parla del referendum contro le trivellazioni, promosso da nove consigli regionali, appoggiati da numerosi movimenti e associazioni ambientaliste tra cui il coordinamento No Triv. Il referendum si terrà il 17 aprile. Ecco cosa prevede e gli effetti che può avere.

Quando si svolge il referendum?

Il referendum si svolgerà il 17 aprile. In molti chiedevano di spostare il voto a giugno, quando in diverse città italiane si terranno le elezioni amministrative, per risparmiare sull’allestimento dei seggi. La concomitanza tra amministrative e referendum avvantaggerebbe i promotori del quesito referendario, perché aumenterebbe la possibilità di raggiungere il quorum necessario affinché il referendum sia valido. Per raggiungerlo, deve andare a votare la metà degli aventi diritto. Il governo e il presidente della repubblica hanno deciso di convocare il referendum abrogativo il 17 aprile. La legge (decreto 98 del 2011) non prevede che le elezioni possano svolgersi in concomitanza con un referendum.

Cosa chiede il quesito referendario?

Nel quesito referendario si chiede: “Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”. Il quesito riguarda solo la durata delle trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa, e non riguarda le attività petrolifere sulla terraferma, né quelle in mare che si trovano a una distanza superiore alle 12 miglia dalla costa (22,2 chilometri).

Quali effetti può avere il sì al referendum?

Se vincerà il sì, sarà abrogato l’articolo 6 comma 17 del codice dell’ambiente, dove si prevede che le trivellazioni continuino fino a quando il giacimento lo consente. La vittoria del sì bloccherà tutte le concessioni per estrarre il petrolio entro le 12 miglia dalla costa italiana, quando scadranno i contratti. Tra gli altri saranno interessati dalla misura: il giacimento Guendalina (Eni) nell’Adriatico, il giacimento Gospo (Edison) nell’Adriatico e il giacimento Vega (Edison) davanti a Ragusa, in Sicilia. Non saranno interessate dal referendum tutte le 106 piattaforme petrolifere presenti nel mare italiano per estrarre petrolio o metano.

Perché il raggiungimento del quorum è necessario?

Raggiungere il quorum è necessario perché solo così il risultato del referendum sarà valido, come previsto dall’articolo 75 della costituzione italiana. Per essere valido devono andare a votare il 50 per cento degli aventi diritto.

Perché è rimasto in piedi solo un quesito referendario su sei?

Nel settembre del 2015 Possibile, il movimento fondato da Giuseppe Civati, aveva promosso otto referendum, ma non era riuscito a raccogliere le 500mila firme necessarie (secondo l’articolo 75 della costituzione) per chiedere un referendum popolare. Poche settimane dopo dieci consigli regionali (Abruzzo, Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna,Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) hanno promosso sei quesiti referendari sulla ricerca e l’estrazione degli idrocarburi in Italia. L’Abruzzo si è poi ritirato dalla lista dei promotori.

A dicembre del 2o15 il governo ha proposto delle modifiche alla legge di stabilità sugli stessi temi affrontati dai quesiti referendari, per questo la cassazione ha riesaminato i quesiti e l’8 gennaio ne ha dichiarato ammissibile solo uno, perché glialtri sette sarebbero stati recepiti dalla legge di stabilità.

A questo punto sei regioni (Basilicata, Sardegna, Veneto, Liguria, Puglia e Campania) hanno deciso di presentare un conflitto di attribuzione alla corte costituzionale riguardo a due referendum, tra quelli dichiarati decaduti dalla cassazione. I consigli regionali contestano al governo di aver legiferato su una materia che è di competenza delle regioni in base all’articolo 117 della costituzione, modificato dalla riforma costituzionale del 2001. Il 9 marzo la consulta valuterà l’ammissibilità del conflitto di attribuzione. Se il conflitto sarà valutato ammissibile, allora la corte entrerà nel merito.

Se la corte costituzionale accogliesse i ricorsi delle regioni, i due quesiti referendari in precedenza non ammessi tornerebbero a essere validi e dovranno essere sottoposti agli elettori. I due quesiti riguardano il “piano delle aree” (ossia lo strumento di pianificazione delle trivellazioni che prevede il coinvolgimento delle regioni, abolito dal governo con un emendamento alla legge di stabilità) e la durata dei titoli per la ricerca e lo sfruttamento degli idrocarburi liquidi e gassosi sulla terraferma.

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