Primarie PD 2017

Le primarie del Partito Democratico si svolgono domani domenica 30 aprile dalle 8 alle 20.

I 3 candidati sono l’ex premier Matteo Renzi, il deputato e ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

Come si vota alle primarie del partito democratico 2017

Possono votare tutti i cittadini italiani e stranieri, anche se non iscritti al PD.

Ai votanti non iscritti sarà richiesto un documento di riconoscimento, la tessera elettorale e un contributo di 2 Euro.
Hanno dovuto preregistrarsi all’Albo degli elettori entro le ore 12 del 27 aprile 2017 sul sito http://www.primariepd2017.it:

  • studenti, lavoratori, elettori fuori sede (anche se in vacanza);
  • giovani tra i 16 e i 18 anni (non compiuti);
  • cittadini comunitari non italiani ed extracomunitari con permesso di soggiorno;

Dove votare per le primarie del Partito Democratico

Per trovare il seggio dove votare consulta il sito delle Primarie.

Cliccando qui dovrai indicare il nome del tuo Comune e, se possibile, la tua sezione elettorale.

Scheda FAC SIMILE voto primarie PD 2017

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“Fare centro”

12 mln per favorire ritorno attività nei centri storici dei Comuni colpiti dal sisma del 2009

La Giunta regionale, su proposta del vice presidente della Giunta regionale ed assessore allo Sviluppo Economico, Giovanni Lolli, ha approvato il bando pubblico per la concessione di aiuti alle imprese “Fare centro – il rientro delle attività produttive nei centri storici”. Un provvedimento assunto non caso proprio nel giorno dell’anniversario del sisma che, nel 2009, colpì L’Aquila ed il suo comprensorio e che, a distanza di otto anni esatti da quel terribile evento, nelle intenzioni di Lolli e del governo regionale, intende rappresentare un segnale forte di speranza per il futuro di quel territorio.

Si tratta di incentivi, pari a 12 milioni di euro, atti a favorire progetti di trasferimento e avvio di nuove attività produttive per il ripopolamento dei centri storici e dei piccoli borghi dei Comuni del cratere danneggiati a seguito del sisma dell’Aquila dell’aprile 2009. L’elenco dei Comuni ricadenti nell’area del cratere sismico sulla base del Decreto del Commissario delegato n.3 del 16 aprile 2009 sono Acciano, Barete, Barisciano, Castel del Monte, Campotosto, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Cocullo, Collarmele, Fagnano Alto, fossa, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, L’Aquila, Lucoli, Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant’Angelo, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Bugnara, Cagnano Amiterno, Capitignano, Montecchio, Montereale, Arsita, castelli, Montorio al Vomano, Pietracamela, Tossicia, a Colledara, Fano Adriano, Penna Sant’Andrea, Brittoli, Bussi sul Tirino, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli e Torre de’ Passeri.

Il bando in questione, che, sarà pubblicato a breve sul BURAT, prevede una dotazione finanziaria complessiva per il biennio 2017-2018, pari a 12 milioni di euro. Possono beneficiare del sostegno finanziario:

  • per la linea A) le micro, piccole e medie imprese che, alla data del 6 aprile 2009, avevano unità locale censita nelle aree ammissibili, i liberi professionisti che, alla data del 6 aprile 2009, avevano il domicilio professionale, quale sede principale degli affari e interessi p del professionista, nelle aree ammissibili, gli esercenti di attività di commercio ambulante che, alla data del 6 aprile 2009, erano titolari di attività di parcheggio fisso ricadente nelle aree ammissibili;
  • per la linea B) le micro, piccole e medie imprese e i liberi professionisti che, dopo la data del 6 aprile 2009, hanno avviato o intendono avviare una nuova attività in una località in unità locale censita nelle aree ammissibili;
  • per la linea C) le micro, piccole e medie imprese che, alla data del 6 aprile 2009, avevano già unità locale censita nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare nello stesso sito la riconversione, riqualificazione e ristrutturazione della propria attività ovvero la ricollocazione della stessa in altro contesto più consono e le micro, piccole e medie imprese che successivamente al 6 aprile 2009 e fino alla data di pubblicazione del presente bando, avevano già unità locale censite nelle aree interessate da progetti di riqualificazione urbana e che intendono avviare la ricollocazione della propria attività in un altro contesto più consono.

I 12 milioni di euro di risorse disponibili sono così ripartiti: 5 milioni per l’annualità 2017 e 7 milioni per l’annualità 2018. Per l’intero biennio, sono previsti 7 milioni 200mila sulla linea A, 3milioni 600mila sulla linea B, 1 milione 200mila sulla linea C.

Gli obiettivi generali sono quelli di sostenere il rientro delle attività economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili, i cui titolari erano presenti alla data del 6 aprile 2009, in sedi legali e/o unità locali ubicate nelle zone ammissibili (Linea A), nonché il trasferimento di attività già esistenti o l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali (Linea B) qualificandone, in tal caso, la tipologia e le attività ammissibili in termini di codici ATECO, sostenere il processo di riqualificazione urbana delle aree interessate da profondi cambiamenti a seguito del sisma 2009 (linea C), individuate nell’Accordo di programma del 10 novembre 2016 tra Comune dell’Aquila e Provincia, contenente “Programma di recupero urbano viale della Croce Rossa”, sostenere il processo di rientro nel centro storico della città dell’Aquila e dei Comuni del cratere, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del tessuto imprenditoriale di riferimento a livello nazionale, nonché delle organizzazioni sindacali mediante la concessione di contributi che non ricadono nel campo di applicazione normativa sugli aiuti di Stato.

L’ammontare complessivo del progetto di investimento non può essere inferiore a 20mila euro, pena l’inammissibilità della domanda. La durata del progetto non può essere superiore 18 mesi, salvo eventuali proroghe di durata complessiva non superiore a 3 mesi. L’investimento realizzato deve essere mantenuto per non meno di 3 anni, a decorrere dalla data di erogazione del saldo finale a cura dell’Amministrazione regionale. L’importo complessivo del contributo in regime di de minimis concesso ad un’impresa unica non può superare il massimale di 200mila euro per un periodo di tre esercizi finanziari. L’intensità dell’aiuto concesso per ogni beneficiario non potrà superare il 70% della spesa ammessa a finanziamento, tenuto conto dei costi ammissibili.

Le spese ammissibili per le linee A e B sono quelle sostenute a far data dal primo gennaio 2014 fino ai 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Le spese ammissibili per la linea C sono quelle sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda nel rispetto del principio europeo sul cosiddetto effetto di incentivazione dell’aiuto, fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Sono ritenuti costi ammissibili investimenti in attivi materiali come le spese per l’acquisto di macchinari, impianti, strumenti e attrezzature industriali e commerciali esclusivamente nuovi di fabbrica, le spese per opere edili per un importo massimo del 30% della categoria per investimenti in attivi materiali e per la sola linea di intervento C le spese per l’acquisto o la realizzazione di immobili strumentali destinati allo svolgimento dell’attività al di fuori dell’area oggetto di riqualificazione urbana nella misura massima del 50% del totale delle spese. Gli investimenti in attivi immateriali come spese per l’acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze e spese di marketing per un importo massimo fino al 20% del totale della spesa ammissibile. Infine, le spese di funzionamento per ciascuna unità locale fino ad un massimo importo di 50mial euro riferite ad utenze e spese di trasloco.

Costituito il Coordinamento Nazionale No Tubo

COORDINAMENTO NAZIONALE NO TUBO: I CITTADINI NON MOLLANO, LA POLITICA NON SI MUOVE!

Il 2 aprile, si è svolta a Colfiorito, l’assemblea nazionale contro il progetto “Rete Adriatica” della Snam, cui hanno partecipato numerosi comitati e associazioni provenienti dal Lazio, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo, alcuni dei quali impegnati da circa 13 anni nella lotta contro l’opera. Un progetto che, se realizzato, avrebbe come conseguenza il pericolo per l’incolumità dei cittadini a causa dell’elevato rischio sismico dell’Appennino centrale e la devastazione dei territori per l’alta qualità ambientale delle aree interessate dal tracciato; un progetto, la “Rete Adriatica”, la cui finalità come il TAP, gli stoccaggi di gas dell’area alta Val Padana-Lombardia, è quella di trasformare l’Italia in una piattaforma dell’hub del gas per i profitti delle multinazionali, ma con rischi per la sicurezza e la salute e costi ambientali a totale carico delle popolazioni dei territori attraversati. Senza trascurare i costi economici poiché tali infrastrutture le pagheranno tutti i cittadini con le loro bollette.

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La relazione del geologo Francesco Augone, presente all’evento, ha evidenziato come mediamente ogni dieci anni abbiamo nell’Appennino centrale, un terremoto con magnitudo importanti; egli ha enunciato gli aspetti critici della valutazione di impatto ambientale del progetto da parte della Snam per quanto attiene al rischio sismico, (tratto Foligno-Sestino esaminato); ha esposto come le faglie trascorrenti siano importanti perché perpendicolari al percorso del gasdotto, i limiti della normativa nazionale e come la condotta interrata, in quanto bloccata e ancorata al terreno, sia altamente sensibile alla fagliazione e non potrebbe resistere in caso di sisma. Ha precisato e spiegato perché il terremoto è selettivo e, con le sue frequenze, sollecita le strutture sovrastanti in modo differente e con energie diverse.

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Nell’assemblea del 2 aprile si è costituito il Coordinamento Nazionale No Tubo che intende unificare tutte le lotte, quella della “Rete Adriatica”, del TAP e degli stoccaggi di gas.

Mentre i cittadini, associazioni, volontari lottano per la difesa del territorio e dei loro diritti costituzionalmente riconosciuti (salute, ambiente), le istituzioni sembrano aver rimosso dalla loro mente e dalla loro agenda politica, la questione Snam: il Comune di Sulmona, la Provincia dell’Aquila, la Regione, perseverano nel loro immobilismo senza prendere iniziative illudendosi, forse, che non parlare e non affrontare il problema della centrale e del metanodotto, possa escluderli dalle loro pesanti responsabilità.

Al Sindaco Annamaria Casini, ricordiamo, ancora una volta, l’impegno sottoscritto in campagna elettorale di fronte ai cittadini, “di adottare, a livello politico istituzionale, ogni iniziativa necessaria ad impedire la realizzazione della centrale e del metanodotto Snam” o di dimettersi in caso esso venga disatteso. All’Assessore Andrea Gerosolimo ricordiamo che l’Abruzzo interno è destinato ad avviarsi ad una desertificazione certa, se la risposta della politica si traduce in spoliazioni e nel favorire gli interessi della multinazionale. Ci aspettiamo che anch’egli, insieme al Sindaco di Sulmona, convochi gli altri Sindaci del territorio e facciano pressione presso il Presidente D’Alfonso affinché esiga dal Governo l’accantonamento definitivo del progetto Snam nei territori altamente sismici dell’Appennino Centrale.

Le Istituzioni tutte devono mostrare “i muscoli” contro chi, senza averne né titolo né diritto, vuole asservirci senza alcun beneficio, ma gravandoci di soli rischi.

Assistiamo, invece, ad una evidente rinuncia a portare avanti la battaglia contro la Snam affiancando i cittadini: un Sindaco che non difende il territorio che amministra, non rappresenta la città e dovrebbe trarne le necessarie conseguenze.

Sulmona, 3 aprile 2017

Comitati cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Ottavo anniversario

“Dona a chi ami ali per volare, radici per tornare e motivi per rimanere”

ottavo anniversario sisma locandina

È con questa celebre frase, del Dalai Lama che il Comune dell’Aquila intende commemorare l’ottavo anniversario del sisma.
La fiaccolata, a cura dai Comitati dei familiari delle vittime partirà il 5 aprile alle 22,30 da via XX settembre (bivio della Stazione). Dopo  una sosta presso la Casa dello Studente, attraverserà Corso Federico II, per arrivare in Piazza Duomo, dove avverrà la lettura dei 309 nomi. Seguirà la messa nella Chiesa di San Giuseppe Artigiano, presieduta da Mons. Petrocchi, Arcivescovo Metropolita dell’Aquila e la veglia di preghiera aspettando le 3.32, quando i rintocchi della campana del Suffragio ricorderanno le vittime del sisma.

Le fiaccole saranno distribuite alla partenza, dai volontari Protezione Civile. Saranno presenti quattro ambulanze di cui una mobile che seguirà il corteo, oltre a tre squadre appiedate di volontari. L’AMA matterà a disposizione dei bus navetta gratuiti per il deflusso del corteo. Le navette partiranno dal terminal di Collemaggio, raggiungibile da piazza Duomo attraversando il tunnel, che rimarrà aperto. Le corse saranno a disposizione da mezzanotte alle 3.45 dal terminal e condurranno ai parcheggi di partenza. L’ASM metterà a disposizione i raccoglitori per lo smaltimento delle fiaccole lungo il percorso. I parcheggi consigliati per la sosta delle auto sono quelli del piazzale del mercato (piazza d’Armi) , piazzale Meridiana, in via Rocco Carabba e il parcheggio in via Vicentini.

Tra gli altri appuntamenti, che si terranno dal 4 al 6 aprile, si ricorda:
• la cerimonia di premiazione Premio “AVUS 6 aprile 2009”- quarta edizione, che si terrà il 4 aprile alle ore 11.00 presso l’Aula Magna Gran Sasso Science Institute (a cura Ass. Vittime Universitarie Sisma 6 aprile 2009- Università degli Studi dell’Aquila -Gran Sasso Science Institute)
• il 5 aprile dalle ore 10.30 alle 12.30 la cerimonia di intitolazione dalla “sala Rapporto” del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila al Mar. Giampaolo Pace, presso la sede Comando provinciale Carabinieri L’Aquila
• sempre il 5 aprile alle ore 17,30 a Palazzetto dei Nobili l’incontro con la rete nazionale dei comitati “Noi non dimentichiamo”.
• il 6 aprile la consueta Staffetta commemorativa “Insieme per non dimenticare le vittime del terremoto del 6 aprile 2009”, a cura di A.S.D. – M.C. Manoppello Sogeda, USACLI, UISP , i comuni di Tornimparte, Poggio Picenze, Lucoli, San Pio delle Camere, San Demetrio dei Vestini, Villa Sant’Angelo, Fossa, L’Aquila e la Provincia dell’Aquila. La staffetta partirà da Castelnuovo, per attraversare i centri di Prata D’Ansidonia, San Demetrio ne’ Vestini, Villa Sant’ Angelo, Fossa, Monticchio e Onna. L’arrivo a L’Aquila è previsto per 12.50 in P.zza Duomo. Gli atleti raggiungeranno poi la Casa dello Studente alle ore 13.00
• sempre il 6 aprile alle ore 11,30 all’Auditorium del Parco del Castello l’esibizione della Fanfara della Polizia di Stato, a cura di Ass. Nazionale Polizia di Stato
• nel pomeriggio la seconda edizione della Corsa non competitiva “Insieme, di corsa per L’Aquila” GdF. Alla manifestazione aderiranno circa mille allievi della Scuola, che partiranno alle ore 15.30, dopo la cerimonia d’apertura dal varco n. 1 della Caserma Ispettori GdF. A piazza D’Armi è prevista l’aggregazione delle associazioni sportive, delle scuole e dei cittadini, che vorranno unirsi. Da qui la corsa ripartirà alle 16.00 percorrendo via XX Settembre, corso Federico II e piazza Duomo.

Il programma delle iniziative nel documento allegato, scaricabile in basso

 

Sgombero neve

Proposta di affidamento tramite gara del servizio di sgombero neve e trattamento preventivo antighiaccio ad una impresa esterna in possesso della necessaria qualifica ed esperienza che potrà essere affiancata dai volontari del costituendo gruppo di protezione civile comunale, considerata la scarsa disponibilità di mezzi e personale qualificato all’interno dell’Ente.

Leggi le altre proposte qui