La verità

certificazione tribunale l'aquila
“Erano finiti sotto inchiesta per abuso d’ufficio dopo un esposto dell’opposizione”
(Il Centro, 13.02.2013)
“L’indagine era stata avviata dopo un esposto presentato ai carabinieri dall’opposizione in consiglio comunale.”
(Il Centro, 13.02.2013)
“Alla fine dell’udienza preliminare l’attuale vicesindaco del paese, che per diversi anni è stato primo cittadino, ha fatto un intervento polemico contro chi presentò la denuncia. «Ringraziamo il capo dell’opposizione», ha affermato sarcasticamente Paolo Federico, «in quanto, con la sua denuncia, ci ha consentito di dimostrare che siamo gente onesta».”
(Il Centro, 13.02.2013)
“La questione venne sollevata immediatamente dai consiglieri di minoranza del Comune, che prepararono un esposto sulla base del quale i carabinieri hanno svolto i dovuti accertamenti, inviando le carte in Procura.”
(Il Tempo, 13.02.2013)
“L’ex sindaco Paolo Federico, dopo il pronunciamento della sentenza, ha detto rivolgendosi alla minoranza nel comune di Navelli, «di pensarci prima di presentare esposti e denunce»”
(Il Messaggero, 13.02.2013)
“A tal proposito, nel rinnovare la piena fiducia nella Magistratura, cogliamo anche l’occasione per ringraziare il capo della minoranza per quanto esposto attraverso le sue pubbliche denunce e quanto dichiarato presso le autorità competenti. Lo si ringrazia ancora una volta perché ci ha dato modo di dimostrare la serietà con cui questa amministrazione comunale gestisce la cosa pubblica… ‘altro che commissione di controllo’!!!”
(Sito itituzionale del Comune di Navelli)

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La risposta di Magani

mibac risposta

Gaetano Cantalini
“Dal programma pluriennale degli interventi di consolidamento e restauro sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma del 2009, da realizzarsi tra il 2013 ed il 2021, risulta che tutte le chiese del Comune di Navelli saranno interessate dai suddetti lavori soltanto a partire dal 2018 senza alcuna differenziazione in termini di priorità d’intervento tra quelle dei centri urbani aperte al culto alla data del 6 aprile 2009 (come le parrocchiali) e quelle campestri. Le richieste di finanziamento appaiono poi completamente discordanti tra loro (es. Chiesa Madonna delle Grazie 500.000,00 euro!!! a fronte di soltanto 1.200.000,00 per la Chiesa SS. Salvatore di Civitaretenga) nonché rispetto alle cifre stimate dal piano di ricostruzione adottato dal Consiglio comunale lo scorso 30 giugno 2012. Inoltre, nel programma è previsto un intervento di consolidamento e restauro nell’anno 2015 pari ad Euro 700.000,00 della Chiesa di S. Antonio in Civitaretenga quando tale chiesa è stata già oggetto di un intervento di messa in sicurezza per Euro 200.000,00 (Legge Mancia). Riguardo poi la Chiesa di S. Maria in Coerulis la Giunta comunale ha recentemente approvato il progetto preliminare per i lavori di ristrutturazione di detta chiesa con i fondi assegnati dal DCDR n. 78/2011 all’art. 3 pari ad Euro 400.000,00. Oltre ad avere delle spiegazioni rispetto alle questioni sopra esposte, noi cittadini gradiremmo conoscere insieme ai criteri adottati nella programmazione dei vari interventi (tempi e costi) se tale programmazione è avvenuta di comune accordo con l’amministrazione comunale.”
15 marzo alle ore 15.12

Gaetano Cantalini  Il direttore Magani, nel rispondere alla sua nota, le segnala che i criteri adottati nella programmazione degli interventi cui lei ha accennato sono indicati nella nota introduttiva al programma pluriennale, caricata sul sito della Direzione Regionale (http://www.abruzzo.beniculturali.it/index.php?it/174/lavori-2013-2021 ), e derivano dalla valutazione di un quadro esigenziale frutto di precedenti segnalazioni ricavate a seguito del passaggio di consegne dalla struttura commissariale (OPCM 4013/2012). La necessità di procedere a restauri di beni culturali, secondo la missione della Direzione Regionale, e non a interventi di messa in sicurezza, rende prevedibile, anzi raccomandabile, di dover procedere a costanti verifiche del crono-programma, in base anche alle segnalazioni di Enti e Amministrazioni locali, come del resto sta già avvenendo.”
Programma pluriennale d’interventi di consolidamento e restauro del patrimonio culturale dell’Aquila e del suo territorio, danneggiato dal sisma del 2009, ed elenco dei cantieri già avviati o in attivazione.
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Navelli, convocazione consiglio comunale

navelli stemmaE’ stato convocato in seduta straordinaria, di prima convocazione, nella sala consiliare presso l’area MAP di Navelli, per le ore 18,00 del giorno martedì 26 marzo 2013, per trattare gli argomenti di cui al seguente

ORDINE DEL GIORNO:

  1. Approvazione verbali della seduta precedente del 16.02.2013
  2. Approvazione dello schema di convenzione tra i Comuni dell’Area Omogenea n. 6 per la gestione associata delle attività comunali relative alla ricostruzione post-sisma del 6.4.2009, tramite la costituzione dell’Ufficio Territoriale per la Ricostruzione.

Navelli, ricostruzione sede municipale

E’ scaduto lo scorso 16 marzo il bando di gara, mediante procedura aperta ex art. 54 e 55 D.lgs. 163/2006, per l’appalto dei lavori di “Demolizione e ricostruzione della sede municipale di Navelli”, resa inagibile dal sisma del 6 aprile 2009.

L’opera rientra nel Programma di Interventi approvati dal Commissario Delegato alla Ricostruzione con Decreto n. 64 del 16 giugno 2011 per un importo di € 1.721.347,51 trasferito qualche mese fa al Comune dal Funzionario Delegato titolare della “Gestione stralcio per la contabilità speciale”, Aldo Mancurti, Capo del Dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

quadro economico progetto sede municipale navelli
Quadro economico del progetto esecutivo predisposto dall’Arch. Massimiliano Monetti, denominato “progetto per la ricostruzione della nuova sede municipale”, approvato con Deliberazione di Giunta comunale n. 14 del 12.02.2013

Con determinazione n. 65 del 06.11.2011 da parte del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ing. Gianluca Caramanico si è proceduto ad affidare l’incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva per la realizzazione di detta opera all’Arch. Massimiliano Monetti, con sede a Chieti Scalo in via Colonnetta n. 39, per l’importo complessivo di € 77.235,00, a cui andranno sommati Iva e oneri contributivi, a seguito di una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Ma chi è l’Arch. Massimiliano Monetti?

A meno che non si tratti di un caso di omonimia, dal sito Europaconcorsi l’Arch. Massimiliano Monetti risulta essere (o forse lo è stato in passato) uno dei “collaboratori”, insieme al Tecnico comunale, l’Ing. Gianluca Caramanico, dello Studio Euresis il cui titolare è l’Ing. Rocco Di Ciero.

europaconcorsi europaconcorsieuropaconcorsi

team studio euresis

Visitando il sito di questo studio tecnico, con sede presso Galleria Karol Wojtyla n°24 Sambuceto – San Giovanni Teatino (CH), si scopre che tra i vari lavori realizzati vi sono:

La sede municipale provvisoria
sede municipale provvisoria navelli
II moduli abitattivi provvisori 

moduli abitativi provvisori navellimoduli abitativi provvisori civitaretenga

Il recupero del centro storico di Navelli
recupero centro storico navelli
Il volume “Il Settecento a Navelli”
il settecento a navelli
Il volume “L’Ottocento a Navelli”

l'ottocento a navelli

La risposta di Barca

La risposta del Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca ad un mio tweet inviatogli in vista della sua visita di domani, giovedì 21 marzo, a L’Aquila e in alcuni Comuni del Cratere, per sancire la chiusura della attività svolta negli ultimi quattordici mesi, periodo in cui ha rivestito il ruolo di “Inviato speciale del Governo per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere”, nomina che gli fu assegnata dal Presidente del Consiglio Mario Monti il 27 gennaio 2012.

risposta ministro barca via twitter

Il programma della giornata

Ore 9: Arrivo a L’Aquila

Ore 9 – 11: Incontro di sintesi sullo stato e le tappe future della ricostruzione aquilana presso l’Università dell’Aquila – Aula magna del Dipartimento di Scienze umane, Viale Nizza 14. Interverranno il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca; il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi; il Presidente della Provincia dell’Aquila Antonio Del Corvo; il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente; il Capo dell’ufficio speciale dell’Aquila Paolo Aielli. Alla fine dei vari interventi ci sarà la firma di un Protocollo d’intesa tra Comune dell’Aquila ed Enel.

Ore 11 – 12.30: Visita di quattro aggregati.

Ore 12.30/13: Partenza per Fossa

Ore 13.30 – 15: Incontro di sintesi sullo stato e le tappe future della ricostruzione dei Comuni del Cratere Aquilano nella Sala Polivalente, Villaggio San Lorenzo (Fossa). Interverranno il Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca; il Coordinatore delle Aree omogenee del Cratere Emilio Nusca; il Capo dell’ ufficio speciale dei Comuni del Cratere Paolo Esposito. Intervento sulle Aree interne di Sabrina Lucatelli (Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica Unità di valutazione degli investimenti pubblici). Visita Ufficio speciale

Ore 15 – 16.15: partenza per Castelvecchio Calvisio e relativa visita.

Ore 16.15 – 17.15: partenza per Bominaco e relativa visita

Ore 17.15- 18.15: partenza per Prata D’Ansidonia e relativa visita.

Dicasi trasparenza

DINIEGO DI ACCESSO AGLI ATTI

Dopo che per oltre un anno da parte dell’Amministrazione non si è voluto pubblicare all’albo pretorio le determinazioni dirigenziali, contravvenendo a delle precise disposizioni prefettizie, oltre al mancato rispetto, nel caso specifico, dell’obbligo di risposta entro trenta giorni dalla data di richiesta d’accesso agli atti (22.01.2013 – 07.03.2013).
Clicca sulla lettera per leggere il prosieguo
Diniego d'accesso agli atti Articoli correlati

L’Aquila: pubblicati sul Bura i bandi Pit

 

provincia dell'aquilaSono stati pubblicati nella giornata di ieri, 15 marzo, sul BURA Speciale n. 28, i bandi P.I.T. (Progetto Integrato Territoriale) approvati dalla Provincia di L’Aquila. Nel dettaglio, i bandi afferiscono agli ambiti Sulmona, Avezzano e L’Aquila. Di seguito pubblico le relative documentazioni.

Il bando si rivolge a micro e piccole imprese, in forma singola o associata, operanti nei settori dell’artigianato, commercio, attività sportive, servizi al turismo.

Le spese finanziabili dal bando riguardano:

1. Ristrutturazione, adeguamento e ampliamento, riqualificazione e ammodernamento delle strutture; 2. Messa a norma delle condizioni igienico-sanitarie; 3. Eliminazione barriere architettoniche; 4. Acquisto attrezzature, arredi; 5. Acquisto software (nella misura del 20% delle spese ammissibili); 6. Opere murarie (nella misura del 40% delle spese ammissibili); 7. Installazione di infissi e impianti tecnologici; 8. Spese per consulenze (nella misura del 12% delle spese ammissibili; 9. Perizie tecniche (nella misura del 3% delle spese ammissibili).

Il bando permette di richiede un contributo a fondo perduto non superiore al 50% e scade il 14 maggio 2013.

SULMONA – ALTO SANGRO: PUBBLICAZIONE “REGOLAMENTO – ATTIVITA’ IV.2.1 – INTERVENTI PUBBLICI”, “BANDO PER PRIVATI ATTIVITA’ IV.2.1 – LINEE DI INTERVENTO 2.1 E 2.3″ E “BANDO PER PRIVATI ATTIVITA’ IV.2.1 – LINEA DI INTERVENTO 1.4.2″.

Regolamento – PIT ambito di Sulmona – Alto Sangro – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI

Bando – Progetto integrato territoriale ambito Sulmona – Alto Sangro – Allegato A – Allegato B – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI – Allegato VII – Allegato VIII – Allegato IX – Allegato X – Allegato XI – Allegato XII – Allegato XIII

Bando – Progetto integrato territoriale ambito Sulmona – Alto Sangro – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI – Allegato VII – Allegato VIII – Allegato IX – Allegato X – Allegato XI – Allegato XII – Allegato XIII

– AVEZZANO: PUBBLICAZIONE “REGOLAMENTO – ATTIVITA’ IV.2.1 – INTERVENTI PUBBLICI” E “BANDO PER PRIVATI”

Regolamento – PIT ambito Avezzano – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI

Bando – Progetto integrato territoriale ambito Avezzano – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI – Allegato VII – Allegato VIII – Allegato IX – Allegato X – Allegato XI – Allegato XII – Allegato XIII

– L’AQUILA: PUBBLICAZIONE “REGOLAMENTO – ATTIVITA’ IV.2.1 – INTERVENTI PUBBLICI” E “BANDO PER PRIVATI”

Regolamento – PIT ambito dell’ Aquila – Allegato A – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI

Bando – PIT ambito dell’Aquila progetto integrato territoriale – Allegato I – Allegato II – Allegato III – Allegato IV – Allegato V – Allegato VI – Allegato VII – Allegato VIII – Allegato IX – Allegato X – Allegato XI – Allegato XII – Allegato XIII

Regolamenti, Bandi e relativa modulistica possono anche essere richiesti in copia presso:

  • Sede dell’Albo Pretorio della Provincia – Via Monte Cagno, 3 – L’Aquila

  • Centro per l’Impiego dell’Aquila – Via Rocco Carabba, 4

  • Centro per l’Impiego di Avezzano – Via A. Iatosti, 22

  • Centro per l’Impiego di Sulmona – Via L’Aquila, 1

  • Centro per l’Impiego di Castel di Sangro – Via Sangro snc

  • le Sedi Coordinate dei Centri per l’Impiego

Il futuro che sarà

 

Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Fammi fumare venti d’immenso
Dimmi il futuro che sarà
Che sarà, il futuro che sarà
Portami a bere oltre le stelle
Spiegami il senso dimmi la verità, profeta
Illudi l’uomo l’ultima volta
Dimmi che qualcosa cambierà

 

Fuori il piano

Presentata nella giornata di ieri 12.03.2013 una interrogazione al Sindaco di Navelli al fine di conoscere i motivi per cui ad oggi non è stato ancora presentato ed aggiornato il piano di emergenza comunale in materia di protezione civile ai sensi della L. 225/1992
Il Comune di Navelli ha un piano di protezione civile? Se sì, dov’è? E perchè non si è provveduto all’aggiornamento in considerazione del fatto che specialmente a seguito del sisma del 6 aprile 2009 il territorio comunale ha subito significative modificazioni che hanno portato ad una diversa distribuzione della popolazione, degli uffici e dei servizi pubblici? Un mistero per i cittadini che nel malaugurato caso di eventi calamitosi devono sapere come comportarsi, conoscere perlomeno la dislocazione delle aree di attesa, di accoglienza e di ammassamento oltre ai nomi dei responsabili delle varie funzioni che vengono attivate in caso di emergenza.
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Anche a Navelli non si scaverà più

I tagli al ministero impediscono di pagare i privati cittadini nei cui terreni è stato rinvenuto un bene di interesse archeologico: con una circolare si sono fermate tutte le concessioni «in area privata». È la fine della ricerca nel nostro Paese?
Uno scavo archeologico abbandonato a causa della sospensione delle concessioni
Uno scavo archeologico abbandonato a causa della sospensione delle concessioni

Tempi di spending review, e trovare un tesoro è diventato un lusso che le martoriate casse del ministero dei Beni culturali non si possono più permettere. In estrema sintesi: non si scava più. Se nulla cambia, gli archeologi italiani faranno bene a rassegnarsi ad appendere la pala al chiodo. Secondo la legge, i beni di interesse archeologico, da chiunque o in qualunque modo scoperti, sono di proprietà dello Stato. E fin qui tutto bene. Il problema sta tutto nel cosiddetto «Premio di rinvenimento».

Se il terreno dove si scava è di proprietà di un privato, oltre a un indennizzo per l’occupazione del suolo previsto per tutto il periodo degli scavi, al proprietario del fondo spetta anche un quarto del valore dei beni scoperti.
articolo la stampa archeologiaMeglio prevenire che curare, recita il vecchio adagio. Così il ministero dei Beni culturali con una circolare del 4 dicembre scorso indirizzata alle soprintendenze ha stabilito che a causa «dei crescenti costi per la corresponsione di premi di rinvenimento ai privati proprietari, non saranno più date concessioni per interventi in terreni privati, salvo particolari e motivate esigenze».
Gli scavi archeologici in regime di concessione sono più di 400, equamente distribuiti lungo tutta la Penisola. Dal Veneto alla Puglia, in questi giorni iniziano ad arrivare le prime lettere delle soprintendenze incaricate di rispedire al mittente tutte le richieste di scavi archeologici su terreni privati. La formula è sempre la stessa: «Parere negativo alla richiesta di concessione per il 2012», perché «l’area delle ricerche è in proprietà privata».
«In molti casi si tratta di un falso problema, perché la grande maggioranza dei privati mette a disposizione il terreno a titolo gratuito e rinuncia preventivamente alla parte che gli spetterebbe nel caso di una scoperta di valore», commenta Enrico Zanini, professore ordinario di Archeologia dell’Università di Siena – senza contare che sono considerate come “privati” anche le fondazioni». Un bel paradosso.
Uno dei casi più eclatanti è lo scavo archeologico di Torba, in provincia di Varese, proposto e finanziato dal Fai, il Fondo per l’ambiente italiano, e nato per valorizzare l’area archeologica del borgo e del castello dell’antica Castelseprio, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Il progetto, iniziato nel 2011 sotto la direzione del professor Gian Pietro Brogiolo dell’università di Padova, non potrà continuare per il 2013, proprio perché l’area è di proprietà del Fai, che in quanto fondazione è considerata un ente di diritto privato. Ironia della sorte, dal febbraio scorso il presidente del Fai è Andrea Caradini, tra i più illustri archeologi italiani.
A rischio non è soltanto il patrimonio culturale, ma anche la formazione delle future generazioni di archeologi. «Per fortuna il livello di preparazione degli archeologi italiani è molto buono e non è un caso: hanno la grande opportunità di imparare sul campo – spiega Zanini – ma se cosi tanti scavi in concessione sono bloccati, la prima conseguenza è che un’intera generazione non saprà più scavare. E poi si blocca la ricerca. Non è assurdo pensare che si scaverà non più dove si pensa di trovare qualche cosa, ma solo in base alla proprietà del terreno?».
Assurdo sì, eppure la soluzione non sembra vicina. «Vorrei invitare tutti a fare una riflessione. Bloccando gli scavi perdiamo tutti qualche cosa. La scavo oggi non è solo scoperta, serve a raccontare delle storie. Bloccare i parchi archeologici è un po’ come decidere di non scrivere più libri solo perché ne sono già stati scritti troppi».

via La Stampa – Spending review, non si scava più di Nadia Ferrigo – 11/03/2013

 Firma la petizione “concessione scavo archeologico «in area privata»”

Il Ministero dei Beni Culturali con una circolare del 4 dicembre scorso, indirizzata alle soprintendenze, ha stabilito che a causa «dei crescenti costi per la corresponsione di premi di rinvenimento ai privati proprietari, non saranno più date concessioni per interventi in terreni privati, salvo particolari e motivate esigenze». Impedire gli oltre 400 scavi in concessione in terreni privati significa bloccare la ricerca, non permettere la formazione di studenti universitari che un giorno dovrebbero diventare archeologi professionisti, e rendere ancora più povero il livello culturale di una nazione che potrebbe far risorgere la sua economia solo sfruttando appieno le sue risorse archeologiche ed artistiche. Chiediamo di fermare questa assurdità, almeno per quegli scavi che hanno ottenuto dal privato proprietario del terreno la rinuncia la premio di rinvenimento.

“La non-ricostruzione di Civitaretenga e il mistero delle donazioni”

civitaretenga centro storico tridimensionaleCivitaretenga, borgo medioevale a pochi chilometri da Navelli, di cui è frazione, che domina l’altopiano famoso per lo zafferano, per le mandorle, e da qualche anno, per le rotonde della superstrada che corre su quello che fu un tratturo. 

Civitaretenga è oggi uno dei tanti gioielli di pietra incastonati come in una maledizione nel cratere sismico aquilano.

Il suo centro antico, che tra il XII ed il XV secolo fu un ghetto ebraico, è dal 2009 chiuso da transenne. Dentro solo silenzio e macerie.

Ma queste peculiarità storiche, artistiche e culturali sembrano avere davvero poca importanza, in un Paese sempre più abbrutito e ignorante, indifferente alla sua bellezza e che lascia crollare persino Pompei.

In attesa della ricostruzione, che non è detto che arriverà, telefoniamo al giovane consigliere comunale Gaetano Cantalini.

Il quale conferma quello che è sempre più evidente: ovvero che al netto delle tante chiacchiere di una classe politica inadeguata, ai borghi del cratere i soldi arriveranno con il contagocce e dunque con questi ritmi ci vorranno decenni per ultimare la ricostruzione, che per Civitarentenga e Navelli avrebbe un costo di oltre 150 milioni di euro.

Conferma che anche a Civitaretenga il Piano di ricostruzione, realizzato dall’Università di Parma per 240mila euro, è stato una inutile perdita di tempo che impedisce tuttora ai cittadini di costituire i consorzi.

E conclude il consigliere: c’è una grave mancanza di trasparenza, la popolazione non è coinvolta, poco o nulla sa di come sarà ricostruito il paese. Anche un consigliere ha estrema difficoltà ad accedere agli atti.

E soprattutto, denuncia Cantalini, ”a distanza di quattro anni dal terremoto, e nonostante un’interrogazione e infinite sollecitazioni, ai cittadini non è dato ancora a sapere a quanto ammontano le donazioni, la loro provenienza e come sono state eventualmente impiegate”

Chiederemo ovviamente lumi sulla vicenda delle donazioni – e più in generale sull’iter della ricostruzione – anche al sindaco di Navelli, per consentire una replica ed una eventuale smentita rispetto a quanto affermato dal consigliere Cantalini.

Vai all’articolo La non-ricostruzione di Civitaretenga e il mistero delle donazioni – La ricostruzione L’Aquila – Abruzzo24ore.tv di Filippo Tronca – montaggio Maria Laura Carducci