Raccolta differenziata nei cimiteri

Cimitero di CivitaretengaProposta di creazione di “isole ecologiche cimiteriali” attraverso il posizionamento all’esterno dei camposanti di appositi contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti ivi prodotti in grande quantità, specialmente in occasione di alcune festività e ricorrenze come quella del prossimo 2 novembre.

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Perché tu sei la mia città

Sei tu la mia città che si colora quando è sera
dentro i vicoli e sei nera e ti ricordi solo allora
della tua vera natura e hai bisogno un po’ di me
per sentirti meno sola per sentirti una città
che resta sempre ancora accesa

#EarthDay, cinque regole dello #svilupposostenibile: tra le comunità rurali anche l’Altopiano di #Navelli

giornata-mondiale-alimentazioneCon la celebrazione della 34ma Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che quest’anno la FAO dedica a “Protezione sociale e agricoltura per spezzare il ciclo della povertà rurale”, Earth Day Italia rilancia il progetto “Tra campagne intelligenti e montagne all’avanguardia – le comunità rurali e montane insegnano come mangiare tutti e mangiare bene” come stimolo alla crescita sostenibile delle realtà rurali del Pianeta.

Il progetto, un’iniziativa congiunta del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed Earth Day Italia, individua le cinque regole dello sviluppo sostenibile mettendo a disposizione cinque reportage sulle comunità rurali che hanno adottato e portato avanti progetti innovativi rispettosi dell’ambiente.

Con questo progetto, siamo fieri di raccontare la via italiana per lo sviluppo sostenibile delle nostre campagne, percorso che vede nella tutela della qualità e delle eccellenze, nella biodiversità e nell’inclusione, i suoi inderogabili punti di forza” dichiara Andrea Olivero, Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, “Earth Day Italia ha saputo fornire un quadro significativo delle esperienze sul campo, con elementi tangibili e casi concreti in cui vengono sapientemente miscelati tradizione, innovazione, crescita e cura del territorio”.

Il progetto ha portato alla selezione di 15 casi che hanno saputo “inventare” nuovi modelli di sviluppo sostenibile individuando regole migliorative rispetto a produttività, qualità dei prodotti, riduzione dei consumi, rispetto dell’ambiente, inclusione sociale.

I 5 video che hanno una durata di  circa 10 min ciascuno per un totale di circa un’ora.

Dopo la presentazione ufficiale all’EXPO di Milano il 5 Giugno in occasione della 43ma Giornata dell’Ambiente, sono ora disponibili sul sito www.earthdayitalia.org  e sui canali facebook e youtube di Earth Day Italia.

Nell’insieme, i reportage offrono un pentalogo di regole applicabili a tutte le realtà montane e non solo del mondo:

  • PENSA LOCALE. Casi di comunità che attorno ai valori della tradizione locale hanno saputo costruire valore per il futuro. Piccole boutique di autosufficienza con grande creatività, piccole storie per dimostrare che la sostenibilità ambientale del proprio agire determina anche sostenibilità economica e che le grandi storie si costruiscono a volte su piccoli particolari. Altresì casi di zone che nel passato si sono svuotate di giovani e che ora tornano a ripopolarsi di menti autoctone. Casi selezionati: Comunità di Aliano (Matera); Parco dei Paduli (Lecce); Pedavena (Belluno).
  • RISPETTA LA TERRA. Casi di comunità che sanno rispondere alla industrializzazione a tutti i costi, agli standard dell’agricoltura e dell’allevamento intensivo, dell’omologazione facile e alla cementificazione con il recupero della biodiversità, con il recupero della terra e la valorizzazione del paesaggio. Casi selezionati: Acquafredda (Roma); Talamone (Grosseto); Amendolea (Reggio Calabria).
  • APRI LA PORTA AL CAMBIAMENTO. Casi di innovazione, in settori agricoli e limitrofi, che hanno saputo imprimere una svolta ai territori. Cambiamenti tecnologici, cambiamenti nei modelli di produzione e nei modelli di distribuzionedistribuzione
    Attività di trasporto (di elettricità o di gas) agli utilizzatori finali attraverso le reti di distribuzione.
    , cambiamenti nella governance che permettono di costruire valore economico per i territori e migliore qualità della vita. Casi selezionati: Parco Agroalimentare di San Daniele (Udine); Institut Agricole Régional (Aosta); Goel (Reggio Calabria).
  • CONDIVIDI E COLLABORA CON TUTTI. Casi di piccole comunità che all’insegna dello spirito di collaborazione e condivisione riescono a migliorare.  Ibridazione è la parola d’ordine. Cittadini, istituzioni, imprese, studenti, lavoratori che si incontrano e che con generosità inventano un nuovo modo di vivere che supera l’individualismo. Casi selezionati: I Briganti di Cerreto (Reggio Emilia); Busche (Belluno); Casa Netural (Matera).
  • CREA OPPORTUNITÀ PER TUTTI. Categorie spesso dimenticate o escluse dalle economie locali, beni a rischio abbandono, territori oscurati da attrazioni troppo importanti. Ci sono comunità che cambiando il paradigma “sfruttano” un potenziale inespresso e convertono costi in profitto. Casi selezionati: Terra Felix (Caserta); La Bassa Via (Aosta); Altopiano di Navelli (L’Aquila).

Le regole che abbiamo individuato – dichiara Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italiasono regole di buon senso, quel buon senso che si lascia a casa quando si sceglie di considerare l’ambiente e l’uso razionale delle risorse, sia ambientali che umane, come un freno allo sviluppo e alla competitività. Noi crediamo il contrario,  uno sviluppo che sia ambientalmente e socialmente sostenibile è possibile e le comunità che abbiamo incontrato ce lo hanno confermato.

Guarda il quinto video “Crea opportunità per tutti” di Earth Day Italia dove dal min. 4,15 c’è anche Navelli (AQ) e il distretto dello zafferano

 

Campagna di mail bombing contro il gasdotto “Rete Adriatica”

Il Gruppo D’Intervento Giuridico – Grig Sardegna che da anni affianca e sostiene legalmente il Comitato No Tubo ed i Comitati cittadini per l’ambiente nella battaglia contro il gasdotto e la centrale Snam di Sulmona, ha lanciato la campagna di mail bombing con l’invio, agli Organi Istituzionali in indirizzo, dell’appello dei cittadini che si oppongono a questo insensato progetto. Di seguito l’invito ad aderire all’iniziativa ed il testo dell’appello.

gasdotto

“Abbiamo bisogno anche di te, dei tuoi amici, dei tuoi compagni di lavoro e di studio, dei tuoi parenti, dei tuoi vicini di casa.

Abbiamo bisogno di cittadini con i neuroni funzionanti e con un pizzico di coraggio che scrivano a “chi può decidere” contro un folle progetto di pura speculazione energetica, il progetto di gasdotto Snam s.p.a. “Rete Adriatica”, lungo l’Appennino, nelle zone a maggior rischio sismico d’Italia, ricche di valori naturalistici e paesaggistici.

Potrebbe danneggiare gravemente turismo e prodotti tipici locali (il tartufo umbro-marchigiano, per esempio).   In più non serve, visto che interessa zone già servite da metanodotti e il consumo in Italia diminuisce da anni.

Lo stiamo avversando in tutte le sedi da lunghi anni, ma ora c’è bisogno dell’aiuto di tutti.

Facciamo tutti la nostra parte, mettiamo nero su bianco tutti la nostra più ferma opposizione a questo devastante e assurdo progetto.”

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Al Presidente della Repubblica
presidenza.repubblica@quirinale.it

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
matteo@governo.it,

Al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
segreteria.ministro@minambiente.it

Al Ministro dello Sviluppo Economico
segreteria.ministro@mise.gov.it

Al Ministro per i Beni e Attività Culturali e il Turismo
ministro.segreteria@beniculturali.it

Al Presidente della Regione Abruzzo
lodicoalucianopresidente@regione.abruzzo.it

Alla Presidente della Regione Umbria
segreteriapresidente@regione.umbria.it

Al Presidente della Regione Marche
capogabinetto@regione.marche.it

e p.c. noalgasdottoreteadriatica@gmail.com, sulmonambiente@gmail.com, grigsardegna5@gmail.com

Le zone dell’Appennino centrale, di elevato valore ambientale e paesaggistico e a forte rischio sismico, sono poste in pericolo dalla realizzazione in progetto del gasdotto “Rete Adriatica” da parte del Gruppo Snam.

Nonostante la presenza del gas naturale sia già diffusa, per mere ragioni speculative (aumento della portata per la vendita nel resto d’Europa), si vuole a tutti i costi raddoppiare la rete di trasporto del gas da Brindisi (Puglia) a Minerbio (Emilia-Romagna).

Il tratto appenninico dell’Italia centrale è quello dal peggiore impatto ambientale e sui contesti socio-economici locali, la sua realizzazione farebbe perdere l’attrattiva turistica a zone ricche di natura, arte e cultura senza dare alcuna reale utilità alle popolazioni interessate. Infatti, i consumi di gas naturale in Italia sono diminuiti negli ultimi anni.

Infine, si tratta delle zone fra quelle di maggiore rischio sismico del territorio nazionale e del Continente europeo. Nel tratto relativo all’Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. Anche la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado.

Aveva ben compreso l’VIII Commissione permanente “Ambiente” della Camera dei Deputati che, con la risoluzione n. 7/00158 del 26 ottobre 2011, aveva impegnato il Governo alla radicale modifica del tracciato del gasdotto. Il Governo finora ha disatteso le indicazioni.

Proteste popolari, contestazioni da parte di tanti Enti locali, azioni legali di associazioni e comitati non smuovono finora gli intendimenti speculativi della compagine energetica, che, è bene ricordare, è di proprietà pubblica.

Come cittadino, mi appello a Voi, perché gli interessi alla tutela dell’ambiente, alla difesa delle economie locali, al patrimonio culturale siano tutelati e sia scongiurata la realizzazione di questa devastante e costosissima opera priva di senso e dannosa.

_____ firma _____

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Bando per interventi di risparmio ed efficientamento energetico

ambiente-risparmio-energeticoProposta di adesione al bando emesso dalla Giunta regionale Abruzzo con deliberazione n. 827 dell’08.10.2015 per interventi di risparmio ed efficientamento energetico potendo rappresentare una ulteriore opportunità volta alla salvaguardia dell’ambiente ed allo sviluppo sostenibile del territorio del Comune di Navelli.

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“Acquisti verdi”

acquisti verdiProposta di adozione metodo GPP (Green Public Procurement) nelle procedure di acquisto di beni e servizi, comunemente noto come “Acquisti Verdi” nella pubblica amministrazione, uno strumento di politica ambientale promosso dalla Commissione Europea allo scopo di favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto sull’ambiente attraverso la leva della domanda pubblica.

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#Metanodotto #Snam, i Comitati: “la pozione avvelenata e lo zuccherino!!!”

 

Comitati Cittadini Per l'ambiente SulmonaAvevano promesso che si sarebbero battuti fino in fondo per impedire che la Snam costruisse a Sulmona la sua centrale di compressione e il grande metanodotto “Rete Adriatica” : lo avevano affermato un anno fa, nell’assemblea pubblica tenutasi al cinema Pacifico, i rappresentanti ai vari livelli istituzionali con il Governatore dell’Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che dichiarò solennemente che mai la Regione avrebbe acconsentito alla realizzazione di un’opera così  impattante “che umilia, mortifica..”  in un territorio come il nostro, ricco di storia , di arte  e cultura, crocevia del sistema dei Parchi. Non era vero niente. Ora quegli stessi rappresentanti istituzionali, ai quali i cittadini avevano dato fiducia, passano dall’altra parte della barricata e collaborano diligentemente con la Snam per far ingoiare al nostro territorio, dopo averlo tradito miseramente, la pozione avvelenata della centrale e del metanodotto. Sperando di indurci ad ingoiare l’amaro intruglio, hanno tirato fuori dalla manica lo zuccherino della  “centrale ad impatto zero”, che verrebbe alimentata elettricamente anzichè a gas; un tipo di centrale del quale, in Italia, non esistono precedenti. Naturalmente non è affatto vero che un impianto simile sarebbe ad “impatto zero” perché, tranne le emissioni in atmosfera, resterebbe sempre il rischio sismico con tutti gli altri impatti quali quello luminoso, ambientale e paesaggistico e quello sull’economia locale. A tutto ciò si aggiunga che il prezzo da pagare, per questo “contentino”, è che il metanodotto si farà esattamente dove ha deciso la Snam e cioè nelle aree più altamente sismiche e di grande qualità ambientale dell’Appennino. Non ci fidiamo né dei nostri rappresentanti, i quali non devono fornirci nessuna altra prova della loro inaffidabilità, né tantomeno della Snam che, ricordiamo, persegue un obiettivo preciso finalizzato alla realizzazione di profitti e non ha certo a cuore le sorti di questo territorio con i suoi abitanti, ai quali, in modo sprezzante e cinico, sta chiedendo di sacrificarsi in nome del “suo Dio denaro”.

pozioneAll’incontro di ieri hanno partecipato, oltre a D’Alfonso, Mazzocca, De Crescentiis, Gerosolimo e, naturalmente, il Sindaco di Sulmona il quale, pur contrastando in passato verbalmente, ma in maniera soft il progetto, rimasto silente fino ad oggi sulla proposta della centrale elettrica, ha dichiarato e ribadito che lui resta comunque contrario all’infrastruttura in tutte le sue ipotesi di realizzazione. Meglio tardi che mai. Ma se è davvero contrario perchè non convoca un consiglio comunale per ribadire il no della città? Perché, come più volte gli è stato richiesto dai comitati e mai ascoltati, non prende una qualche iniziativa di protesta contro questo nuovo inganno a danno di Sulmona e del suo comprensorio considerato, è bene che lo ricordi, che è nel suo Comune che insisterà l’impianto?  gli altri Sindaci del comprensorio che Ranalli dovrebbe coinvolgere in questa forte azione di protesta, ritengono forse che gli effetti dell’installazione della centrale non li coinvolga nelle disastrose conseguenze e che possano ritenersene esentati solo per una manciata di Km.? E il Presidente della Provincia che ne pensa? E’ d’accordo con D’Alfonso e Mazzocca (ex assessore all’ambiente) e quindi butterà nel cestino le delibere di contrarietà adottate nella sua qualità di Sindaco di Pratola?  E il neo assessore alle aree interne Gerosolimo da che parte sta?  Difenderà l’Abruzzo interno dall’ “ecomostro” della Snam (che corre per il territorio aquilano per oltre 100 chilometri), ricordando che è stato eletto con i voti di questo territorio ed è anche a noi sulmonesi che deve rendere conto oppure, per non contraddire D’Alfonso, resterà in silenzio?

E’ davvero singolare, inoltre, la particolare “attenzione” che la Snam sta dimostrando per l’adiacente cava dismessa ex-Merolli. Dapprima aveva proposto di spostare proprio lì la centrale, mantenendo però la proprietà dell’area di Case Pente, pronta per un eventuale raddoppio e ora vuole “sistemare” comunque l’ex-cava. Perchè? Così, quando deciderà per l’ampliamento, come accaduto in molte altre stazioni di compressione nella rete infrastrutturale del nostro Paese,  troverà il lavoro già fatto? Ultimo particolare, non proprio insignificante: la proposta, tutta ancora da definire, di una centrale di compressione elettrica, rientra in quella tipologia di impianti fatti per durare nel tempo (minimo 50 anni): chi potrà mai garantire che tale impianto, dopo un certo numero di anni, per “sopraggiunte difficoltà”, naturalmente, non venga riconvertito a gas, visto che la Snam  può disporre di questo combustibile a prezzi stracciati? Davvero si può pensare che i cittadini siano così ingenui e sprovveduti da bersi  tutto ciò che viene loro propinato?

Sulmona, 6 Ottobre 2015

Comitati cittadini per l’ambiente

Info: Mario 3339698792 – Antonio 3407066402 – Giovanna 3284776001
Email: sulmonambiente@gmail.com – http://sulmonambientewordpress.com

“Porte aperte” a Navelli

Siamo alla 2.a edizione resa quest’anno decisamente ancora più suggestiva della precedente grazie alle artistiche scritte disegnate sulle porte, le finestre, le pietre del centro storico.

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