“Il Ministro Costa fissi subito l’incontro sulla questione #Snam” #gasdotto

I Comitati, che da molti anni si oppongono al metanodotto “Rete Adriatica” e alla centrale Snam di Sulmona, hanno inviato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa un memorandum con cui sollecitano la urgente convocazione di un incontro per affrontare le tante questioni aperte del problema.

Una rappresentanza dei Comitati aveva avuto modo di parlare con il Ministro in occasione della sua visita alla mega discarica di Bussi prima delle elezioni regionali e, in quella circostanza, il Ministro aveva assicurato che presto ci sarebbe stato un incontro ma, a tutt’oggi, nonostante i ripetuti tentativi di concretizzare quanto richiesto, nulla è avvenuto.

La lettera inviata al Ministro è firmata dal Coordinamento No Hub del Gas, Comitato No Tubo (Abruzzo, Marche e Umbria), G.R.I.G. – Gruppo d’Intervento Giuridico -, Comitati Cittadini per l’ambiente, Orsa Pro Natura Peligna, Medici per l’Ambiente Valle Peligna, Collettivo AltreMenti Valle Peligna e Collettivo Studentesco Sulmona.

Dopo aver messo in rilievo che l’Italia non ha bisogno di nuovi gasdotti e di nuovi stoccaggi in quanto gli attuali metanodotti di importazione sono già sovrabbondanti rispetto ai consumi interni, i Comitati ripercorrono il lungo iter autorizzativo dell’opera evidenziandone le diverse e gravi anomalie, tra cui: la palese inadeguatezza degli studi alla base del progetto, in particolare per quanto attiene agli aspetti sismici; la mancata Valutazione Ambientale Strategica; l’illimitata validità della Valutazione d’Impatto Ambientale in contrasto con le Direttive comunitarie; l’arbitrario sdoppiamento delle procedure, una per la centrale e l’altra per il metanodotto.

Le richieste dei Comitati al Ministro Costa sono cinque e precisamente:

  • che le scelte dell’Italia vengano uniformate ad una politica energetica basata prioritariamente sull’incremento delle fonti energetiche rinnovabili e sull’abbandono delle fonti fossili, tenendo anche conto che l’obiettivo di trasformare il nostro Paese in un hub europeo del gas appare sempre più insostenibile sul piano economico, ambientale e sociale;
  • che venga effettuata una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale: quella in vigore, che risale a ben otto anni fa e non tiene conto dell’evoluzione dell’ambiente e delle conoscenze scientifiche, come prescrivono le norme europee;
  • che venga effettuata, sulla Rete Nazionale gasdotti (della quale fa parte il metanodotto “Rete Adriatica”), la necessaria Valutazione Ambientale Strategica;
  • che venga dichiarata la improcedibilità delle decisioni prese in sede di Conferenza di Servizi per le misurazioni della qualità dell’aria in relazione alla centrale di compressione in quanto esse non sono basate su criteri rigorosamente scientifici;.
  • che non venga concessa l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’esercizio della centrale di compressione richiesta dalla Snam nei giorni scorsi.

I Comitati restano in attesa della convocazione dell’incontro ed auspicano che anche i rappresentanti istituzionali del territorio assumano specifiche iniziative affinché quanto richiesto trovi concretizzazione senza ulteriori indugi.

Sulmona, 3 aprile 2019

Comitati Cittadini per l’ambiente

#PerNonDimenticare #GiornatadellaMemoria #Shoah #MaiPiu

Io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà…

Buon Natale!

È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

#Gasdotto #Snam, assemblea pubblica dei Comitati e AltreMenti a #Sulmona #Laquila

I Comitati Cittadini per l’ambiente ed il Collettivo AltreMenti Valle Peligna, comunicano che il Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna, in rappresentanza delle associazioni ecologiste elencate in calce, ha inoltrato in data odierna, (come si evince nel comunicato stampa allegato), una perizia tecnica redatta dal geologo dott. Francesco Aucone relativa al gasdotto Sulmona-Foligno e centrale di compressione.

Comunicano, altresì, che il dott. Aucone interverrà nella pubblica assemblea indetta dai Comitati Cittadini e da AltreMenti.

Giovedi 14 dicembre alle ore 17,00 presso la sala della Comunità Montana Peligna.

In quella occasione il geologo esporrà le sue note critiche alla valutazione del rischio sismico contenute nello Studio d’Impatto Ambientale – S.I.A. – presentato dalla Snam.

Data l’importanza del tema trattato e concernente una battaglia civile e democratica che si sta conducendo da dieci anni, l’invito a partecipare è rivolto non solo ai cittadini, ma a tutti i rappresentanti istituzionali ai vari livelli che hanno il dovere di tutelare e difendere territori e popolazioni.

Di seguito il comunicato stampa del Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna

Sulmona, 7 dicembre 2017

Comitati Cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Basta con il gasdotto dei terremoti!

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno inoltrato (7 dicembre 2017) una specifica istanza accompagnata da perizia tecnica redatta dal dott. geol. Francesco Aucone “Note critiche alla valutazione del rischio sismico stimato da SNAM PROGETTI e inerente al ‘Metanodotto Sulmona -Foligno DN 1200 mm (48″) P=75 bar e Centrale di compressione di Sulmona’” relativa all’omonimo tronco del progetto di gasdotto “Rete Adriatica”.

In precedenza era stata inviata (22 ottobre 2017) analoga istanza accompagnata dalla perizia tecnica “Note critiche allo Studio d’Impatto Ambientale redatto da SNAMPROGETTI ed inerente al ‘Metanodotto Foligno-Sestino (SPC. LA-E-83015)’ sezione III – Caratterizzazione della sismicità”, relativa al tronco umbro-marchigiano del medesimo progetto di gasdotto.

Sono stati coinvolti il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, il Ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, il Ministro per i beni e attività culturali Dario Franceschini, il Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.

Nel caso specifico, il Professionista, in seguito all’analisi del rischio sismico condotta da SNAM PROGETTI sul tronco Sulmona-Foligno, così ha concluso:

  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica, sia nelle procedure (utilizzo inadeguato della PGA) che nei livelli energetici sismici presi in considerazione (PGA utilizzate più basse dei livelli di accelerazione registrati sul territorio in occasione degli eventi sismici storici recenti);
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione”.

In precedenza, dopo approfondita analisi dello studio di impatto ambientale (SIA) relativo al tronco Foligno-Sestino, così aveva concluso:

“L’analisi del SIA ha infatti messo in risalto i seguenti aspetti:

  • Improprietà di alcune enunciazioni
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione
  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica
  • Perplessità sulle categorie sismiche dei terreni attraversati (insufficienza delle indagini in sito)
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica strutturale allo scuotimento sismico
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica della stabilità dei versanti
  • Eccessiva genericità nel valutare l’aspetto della liquefazione.

Con il risultato che, secondo lo Scrivente, il Rischio Sismico è stato fortemente sottovalutato.

Per cui si ritiene che, al fine di non creare pericoli per gli ecosistemi attraversati e per le comunità residenti interessate dal tracciato del gasdotto, la valutazione del Rischio Sismico venga rifatta di sana pianta, alla luce delle nuove Normative Tecniche (NTC 2008 o meglio ancora NTC 2017 che dovrebbero uscire prima della fine dell’anno corrente)”.

Come noto, si tratta di aree interessate dal progetto denominato gasdotto “Rete Adriatica”, conosciuto anche  come “gasdotto appenninico”, opera che, nella sua attuale configurazione, riuscirebbe a unire lo scempio ambientale della dorsale dell’Appennino con l’aumento del pericolo per l’incolumità pubblica a causa del rischio sismico fra i più elevati in Italia per giunta con l’esborso di ingenti fondi pubblici.

La “grande opera” d’interesse privato ma di finanziamento pubblico determinerebbe – per il suo folle tracciato – un vero e proprio disastro ambientale (interseca pesantemente ben 3 parchi nazionali, 1 parco naturale regionale, 21 fra siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale) ed economico-sociale (basti pensare ai danni alle zone turistiche umbre e marchigiane, nonché alle pregiate tartufaie appenniniche), senza contare il gravissimo pericolo determinato dall’interessare numerose aree in zona sismica “1”, nel tratti abruzzese, umbro e marchigiano, alcune fra le zone maggiormente a rischio sismico d’Italia.

Infatti, il progetto intercetta le zone altamente sismiche di Abruzzo, Umbria, Marche.

Si snoda lungo le depressioni tettoniche dell’Appennino Centrale storicamente interessato da un notevole tasso di sismicità, con eventi anche di magnitudo elevata, come il terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila e molte altre località dell’Abruzzo, e i terremoti del 26 settembre 1997 e del 24 agosto – 18 gennaio 2017 che hanno colpito l’Umbria, il Lazio e le Marche. Aree interessate da forti sciami sismici, come quello di fine marzo 2014 in Umbria (Gubbio – Città di Castello), e dell’aprile 2013, sempre a Città di Castello.

Nel tratto relativo all’Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. Anche il sito proposto per la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado. E’ agevolmente documentabile quanto sopra con l’impressionante mòle di dati presente sul sito web istituzionale (http://www.ingv.it/) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.), la massima Istituzione scientifica nazionale in materia.

Lo scorso 26 ottobre si è svolta presso il Ministero per lo sviluppo economico l’ennesima riunione per convincere le varie amministrazioni pubbliche competenti della pretesa bontà della “grande opera”, tuttora sotto contenzioso grazie ai ricorsi ecologisti e degli enti locali: la conclusione pilatesca è stata l’ennesimo rinvio della decisione finale.

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno chiesto al Presidente del Consiglio, ai Ministri e ai Presidenti delle Regioni interessate una profonda rivisitazione del tracciato del gasdotto “Rete Adriatica”.

p. Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria,

Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria

Stefano Deliperi

Domani a #Navelli (#Laquila) l’incontro-conferenza “Il nostro #Zafferano tra presente e futuro”

In attesa dell’ormai imminente raccolta annuale dei preziosi fiori viola, sabato 7 ottobre alle ore 10 si terrà presso il nuovissimo municipio di Navelli (L’Aquila) l’incontro-conferenza “Il nostro Zafferano tra presente e futuro”, nell’ambito del progetto “l’Oro d’Abruzzo”, alla presenza del presidente di Confcooperative Abruzzo Massimiliano Monetti, del presidente della Camera di Commercio dell’Aquila Lorenzo Santilli e del sindaco di Navelli Paolo Federico.

L’incontro ripercorrerà il percorso della storica cooperativa “Altopiano di Navelli”, nata nel 1971 per salvare la produzione dell’ormai celeberrimo zafferano e sarà l’occasione per presentare le più recenti ricerche sull’uso e sulle potenzialità della preziosa spezia, grazie alle relazioni di quattro docenti dell’Università degli studi dell’Aquila e dell’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Durante la mattinata il presidente della cooperativa Valentino Di Marzio ed il presidente del Consorzio di Tutela Massimiliano D’Innocenzo consegneranno premi e riconoscimenti ai soci fondatori ancora attivi nella cooperativa, ai maggiori soci produttori e ai soci produttori che hanno raggiunto i migliori risultati nelle analisi dei campioni di prodotto, le quali garantiscono che ogni lotto di zafferano messo in commercio dalla Cooperativa sia di qualità certificata e possa fregiarsi della dicitura “Zafferano dell’Aquila DOP”.

Al termine, pranzo presso l’ex Convento di Sant’Antonio a Civitaretenga.

Educational Tour in Abruzzo per 18 Tour Operator tedeschi

Con tappe a Santo Stefano di Sessanio e Civitaretenga

L’EVENTO

Dal 17 al 24 settembre al via un Educational Tour promosso dalla Regione Abruzzo e rivolto a 18 Tour Operator tedeschi per far conoscere le proposte di turismo attivo da inserire in catalogo per le prossime stagioni.

L’iniziativa segue il “Meinreisespezialist Forum 2017”, il forum annuale di due dei più grandi consorzi di agenzie turistiche e tour operator in Europa, svoltosi a L’Aquila dal 30 marzo al 2 aprile scorsi. Obiettivo della straordinaria iniziativa è far conoscere nuove destinazioni da catalogo e illustrare i pacchetti turistici di Vacanza Attiva.

 

IL PROGRAMMA

Gli operatori del settore faranno tappa in diverse località della regione con un programma appositamente studiato per far scoprire l’Abruzzo in tutte le sue peculiarità e per rilanciare le attività di accoglienza turistica con itinerari specifici per ogni stagione.

Quattro i percorsi tematici che li coinvolgeranno: Nel Regno delle due Sicilie, la Via del Vino, Dove la storia incontra la natura e la Via dello Zafferanno. Il Tour partirà dal teramano, con tappe a Giulianova e a Civitella del Tronto e visite alle strutture ricettive e alle cantine vitivinicole dell’area, poi si sposterà in provincia di L’Aquila, tra Sulmona e Scanno, con escursione alle Gole del Sagittario, e successivamente arriverà sulla Costa dei Trabocchi per poi rientrare nelle aree interne del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Qui saranno previste tappe a Santo Stefano di Sessanio e a Civitaretenga, per una visita-degustazione presso un’azienda produttrice dell’oro rosso d’Abruzzo, lo zafferano. Nel corso delle quattro giornate si potranno testare le specialità enogastronomiche del territorio attraverso degustazioni e corsi di cucina.

Nella fase finale dell’Educational ci sarà la presentazione dei pacchetti turistici per il 2018

Regione Abruzzo

#Navelli, torna la “Banca dello #zafferano” di #Laquila #Dop

Bulbi in prestito d’onore

Il Consorzio per la Tutela dello Zafferano dell’Aquila Dop e la cooperativa “Altopiano di Navelli”, per contrastare il calo di produzione e incentivare nuovi produttori di Zafferano dell’Aquila Dop, ripropongono la “Banca dello Zafferano”.

L’iniziativa infatti offre a chi vuole avviare per la prima volta un nuovo impianto di zafferano un quantitativo iniziale di preziosi bulbi di Crocus Sativus L. come prestito d’onore, da restituire solo in parte nei tre anni successivi in base alla produzione e da reinvestire in iniziative analoghe, in modo da creare un circolo virtuoso.

Requisiti per partecipare: residenza in uno dei comuni che ricadono nel territorio della Dop “Zafferano dell’Aquila” (Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo), età inferiore ai 45 anni e non aver mai intrapreso professionalmente questo genere di coltivazione.

Informazioni e modulo oppure all’indirizzo email zafferanodellaquiladop@gmail.com, cui si può scrivere in ogni caso per richiedere maggiori informazioni.

Scadenza 5 settembre 2017

#Incendio di #Navelli (#Laquila) 24 Luglio 2007 – Per non dimenticare

Foto documentario sul disastroso incendio che ha colpito il Comune di Navelli (AQ) il 24 Luglio 2007, distruggendo boschi secolari, pinete, fattorie e uccidendo animali… (By ABFILM – Monza – http://www.abfilm.org)

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Sulle #mummie rinvenute diversi anni fa a #Navelli #Laquila

“Mummie di Navelli, sparite nel silenzio generale”

L’Aquila – A Navelli nessuno ne sa nulla, chi si stringe nelle spalle, chi addirittura non ne ha mai sentito neppure parlare. Invece quello del rinvenimento di circa 200 mummie – una cinquantina di bambini – sotto la chiesa di San Sebastiano circa vent’anni fa, fu un fatto rilevante. Risalivano all’Ottocento, prima del decreto francese sulle sepolture fuori di centri abitati. Forse un’epidemia a che decimò la popolazione.
Arrivarono studiosi ed esperti, si fecero ricerche, furono usati anche degli studenti universitari. Non ne venne fuori un bel nulla, anzi l’unico risultato ,egli anni, è stata la… sepoltura dell’argomento. Bocche cucite, autorità assenti, risultati delle ricerche, se ve ne furono, accuratamente occultati.
Ciò che interessava di più gli esperti era il processo di mummificazione naturale subito dai corpi, a causa della natura del terreno capace di asciugare rapidamente ogni traccia di umidità dai resti.
A Frentillo, presso Terni, ci ha raccontato Roberto Giacobbo, furono trovate mummie in analoghe condizioni e circostanze. E’ sorto un centro studi, c’è un museo visitabile: il piccolo centro ha saputo trarre dei vantaggi. Evidentemente hanno agito delle persone molto più abili e intelligenti. Oggi il luogo si visita ed è tra i più cliccati su Internet.
Da noi le mummie di Navelli (ma ne sono state trovate anche altrove, molto numerose, in Abruzzo) sono semplicemente sparite come ne è sparito il ricordo. Forse i sindaci di Navelli avrebbero dovuto essere più vigili, dando al loro paese un richiamo di sicuro valore culturale e turistico.
Non lo hanno fatto.

Fonte: Mummie di Navelli, sparite nel silenzio generale | InAbruzzo.com

Alla scoperta del “Goniolimon Italicum”

UNA PASSEGGIATA PER CONOSCERE UNA PIANTA RARA: GONIOLIMON ITALICUM,
UNA PIANTA UNICA AL MONDO CHE CRESCE SOLAMENTE IN ALCUNE ZONE AQUILANE
 EVENTO GRATUITO CON PRANZO A BUFFET OFFERTO DALLA SOCIETA’ TERRA ITALICA DI NAVELLI
SABATO 15 LUGLIO
LOCALITA’ S. EUGENIA – NAVELLI
GUIDERA’ L’ESCURSIONE IL TEN. COLONNELLO CC BRUNO PETRICCIONE DEI CARABINIERI FORESTALI
da sempre il più esperto custode di questa pianta!
SARA’ DISTRIBUITO MATERIALE INFORMATIVO SULLA PIANTA
BUFFET RICCO E GUSTOSO CON PRODOTTI TIPICI LOCALI (SALA POLIFUNZIONALE “G.SANTUCCI” DI NAVELLI)
E’ OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE ENTRO GIOVEDI’ 13 LUGLIO PER ORGANIZZARE IL BUFFET
Massimo 30 partecipanti
Per info e prenotazioni: Lamberto 3289413353
Marilena 3391513493 – info@terraitalica.it

PROGRAMMA:
Ore 9.00 incontro presso la rotatoria per Navelli in corrispondenza uscita Viabilità locale (zona atterraggio elicotteri)
Ore 9.30: inizio passeggiata per conoscere il “Sig. Goniolimon”
Ore 12.30: incontro presso la Sala Polifunzionale “G. Santucci” di Navelli per la distribuzione di materiale informativo sulla pianta
Ore 13.00 Pranzo a buffet

Quattro navellesi persero la vita nella tragedia mineraria di Hillcrest Mines

A distanza di 103 dalla tragedia mineraria di Hillcrest Mines in cui morirono 189 persone, il presidente onorario di ‘Ambasciatori della fame’, Geremia Mancini, ricorda le nove vittime abruzzesi, tutte della provincia aquilana. Si tratta di Peter Cantalini, 33 anni, Sam Cantalini (23), Antonio Cimetta (24), Antonio Gramacci (21), tutti e quattro di Navelli; Antonio Catonio (30), di Acciano; Vito Celli (26) e Eugenio Ciccone (20), di Carrufo fraz. di Villa Santa Lucia degli Abruzzi; Luigi Fortunato (25) e Vincenzo Fortunato (31), entrambi di Ofena.

Monumento per il disastro in miniera Hillcrest (Canada)

“Il 19 giugno del 1914 nella di miniera di carbone di Hillcrest Mines (Passo Crowsnest, nello Stato dell’Alberta in Canada), alle 9.40 del mattino – spiega Mancini – si verificò una tremenda e devastante esplosione: dei 228 minatori che a quell’ora stavano lavorando nelle viscere della terra ben 189 rimasero uccisi. I superstiti tutti gravemente feriti e mutilati. L’incidente, il più grave di sempre avvenuto in Canada, procurò una comprensibile emozione in tutta l’opinione pubblica. Alto, purtroppo, il tributo pagato, in vite umane, dall’Italia: ben 24 morti. E tra questi, come sempre, tanti abruzzesi. I minatori provenienti dalla nostra regione e morti a Hillcrest Mines furono ben 9 ed erano tutti provenienti dalla provincia di L’Aquila. Dei loro nomi, delle loro sofferenze, delle loro vicissitudini e di ciò che soffrirono i loro cari nessuna dignitosa traccia. Trovarono la morte in quella miniera insicura, gestita dalla società ‘United Mine Workers of America’, e non ottennero alcuna giustizia. Nessuno pagò per la loro morte. Le loro vedove e i loro bambini continuarono a vivere nelle baracche per poi dover, non si sa come, continuare a lottare per sopravvivere. I minatori vennero, nella quasi totalità, seppelliti in una gigantesca fossa comune. L’opinione pubblica e le autorità nell’immediato fecero giungere messaggi e qualche aiuto. Poi, forse complice l’arrivo della Prima Guerra Mondiale, rimase solo la colpevole dimenticanza”.

La “fossa comune”

Mancini ha spiegato di sentire “il dovere di offrire, per quanto possibile, almeno qualche dato sui minatori abruzzesi con l’intento di restituirli alla ‘memoria’ della loro terra”.

Corso di formazione per la produzione, trasformazione e commercializzazione dello #zafferano

L’Agenzia per lo Sviluppo Azienda Speciale della Camera di Commercio dell’Aquila organizza un corso gratuito destinato agli imprenditori agricoli, o che intendono esserlo, nell’impianto, coltivazione, trasformazione, confezionamento e commercializzazione dello zafferano.
Il corso prevede due moduli di cui uno teorico e uno pratico in azienda agricola , durante la fase di raccolta dei fiori, degli stimmi, dell’essiccazione e confezionamento del prodotto.
Le lezioni, della durata di 2 ore e trenta minuti, avranno inizio lunedì 5 giugno 2017, dalle ore 15.00, presso le aule formative dell’Agenzia per lo Sviluppo, Via degli Opifici n.1, Nucleo Industriale di Bazzano, L’Aquila.
L’Azienda terrà conto dell’ordine cronologico di arrivo all’Ufficio Formazione delle prime n.20 domande di partecipazione.

Programma


Modulo teorico (10 ore)
– Introduzione – lo zafferano nella storia origine ed evoluzione della coltivazione nel comprensorio aquilano;
– Caratteristiche botaniche del Crocus sativus e delle altre specie di zafferano esistenti;
– Esigenze pedoclimatiche del Crocus sativus;
– Tecniche di coltivazione, trasformazione e conservazione dello zafferano;
– Avversità e fitopatie dello zafferano;
– La composizione chimica e la qualità del prodotto, i controlli analitici di laboratorio sul potere colorante e sui principi aromatici dello zafferano;
– Utilizzi gastronomici e farmaceutici del prodotto;
– Legislazione in materia di produzione, vendita e valorizzazione dello zafferano; il Regolamento UE n. 205/05 ed il riconoscimento della DOP; il sistema dei controlli; Compiti della Commissione di controllo e del Consorzio di Tutela
Creazione impresa;
– Aspetti economici riguardanti la coltivazione e la commercializzazione dello zafferano; etichettatura e commercializzazione del prodotto ; strategie di marketing , valorizzazione del prodotto e promozione del territorio;
– creazione di un’impresa agricola.

Modulo pratico (12 ore – n.3 visite in azienda)
– Espianto e cernita dei bulbi (mese di luglio)
– Impianto nuova coltivazione (mese di agosto)
– Raccolta dei fiori, prelievo degli stimmi, essiccazione e confezionamento del prodotto (mese di ottobre)

Modalità di partecipazione
La partecipazione al corso è gratuita ed è subordinata all’invio dell’allegato modulo di iscrizione all’indirizzo info@agenziaperlosviluppo.aq.camcom.it
Per maggiori informazioni rivolgersi a:
Ufficio Formazione tel. 0862-441690
Scarica allegato: Modulo richiesta partecipazione.doc (51 kb) File con estensione doc