“To die, to sleep … perchance to dream”

 

Morire, dormire… forse sognare (Amleto III/1)

Il restauro del letto funebre dalla tomba 4 della necropoli di Navelli, L’Aquila
Mostra e seminario di studi
3 luglio 2013, Complesso del San Michele,
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Roma

letto in osso navelliFinalmente ricomposto ed esposto al pubblico il letto decorato in osso rinvenuto nella necropoli abruzzese di Navelli nel corso dei lavori di assistenza archeologica per il rifacimento dell’asse stradale l’Aquila- Pescara.

Il reperto archeologico viene presentato al termine dell’intervento di restauro diretto dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro e portato a compimento da tre restauratori ex allievi dello stesso Istituto. Era formato da un telaio a fasce, sorretto da quattro gambe, e con due fulcra (sorta di cuscini) adagiati sui lati corti; la struttura era costituita da legno di conifera ed era rivestito da elementi decorativi in osso.

Molti indizi portano ad pensare che questo letto funerario fosse appartenuto ad un personaggio femminile d’alto rango. Lo testimoniano gli oggetti da toletta rinvenuti sul luogo e, soprattutto, i profili femminili che ricorrono nella decorazione. Queste testine hanno anche suggerito la datazione del manufatto; le figure sono infatti pettinate “all’Ottavia” (con un ciuffo sulla fronte e una crocchia appuntata sulla nuca) in voga nel I sec. a.C.

Come era usuale per questo genere di oggetti, il tema della decorazione richiama i riti dionisiaci: sulle gambe sono raffigurate le Menadi danzanti o in procinto di sacrificare un animale. Il richiamo a Eros, raffigurato al colmo dei fulcra è invece un elemento innovativo rispetto all’iconografia abituale.

Letti decorati affini a questo sono stati recuperati dagli archeologi in molti siti dell’Italia centrale e datano prevalentemente dal II sec. a.C al I sec. d.C. Trovarono ispirazione dagli esemplari ancora più preziosi di epoca ellenistica che impiegavano come materiali decorativi anche l’avorio e il bronzo. I pannelli in mostra illustreranno anche altri esemplari italici provenienti sempre dalla necropoli di Navelli (tomba 5) e da quella di Fossa (tomba 520) strutturalmente analoghi e anch’essi rivestiti in osso, materiale duttile e facilmente reperibile.

Il meticoloso lavoro di recupero archeologico dei frammenti e l’attento lavoro del team di restauratori ha permesso di ricostruire, con un buon margine di certezza, l’immagine completa del letto che ha rivelato grandi qualità di eleganza e pregevole fattura.

Il restauro è stato condotto secondo l’ormai consolidati principi metodologici della teoria del restauro, elaborata da Cesare Brandi, fondatore e primo direttore dell’ISCR (allora ICR). Il letto è sostenuto da un struttura invisibile di ferro e alluminio che libera dal peso i fragili elementi originali; le integrazioni, necessarie vista la perdita di parte degli elementi, sono state eseguite con lamelle di legno d’acero, materiale che si fonde esteticamente con il complesso dell’opera ma rispetta anche il principio della “riconoscibilità”.

Il titolo dell’iniziativa, che riecheggia un verso del monologo di Amleto nell’atto terzo dell’omonima tragedia, si pone come un richiamo agli aspetti dell’immaginario escatologico dei nostri progenitori italici.

L’iniziativa, articolata in un seminario di studi e una mostra è organizzata dalla Direzione Generale per le Antichità, dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo.

Il seminario dedicato agli studi più recenti su questo genere di manufatti, affronterà dapprima la problematica dei letti funerari rivestiti in osso rinvenuti in Abruzzo, prendendo spunto dagli esemplari scavati tra il 2007 e il 2008 nella necropoli di Navelli (L’Aquila). Nel pomeriggio si esamineranno le più recenti acquisizioni di reperti analoghi rinvenuti nelle altre regioni dell’Italia centrale. Gli atti del seminario saranno successivamente pubblicati sui siti istituzionali dell’ISCR e della Direzione Generale per le Antichità.

La mostra, che sarà inaugurata alla conclusione dei lavori, illustrerà attraverso pannelli didattici e supporti multimediali, l’intervento di restauro sul letto d’osso, condotto sotto la direzione lavori dell’ISCR. Una sezione sarà dedicata ad un analogo intervento di restauro portato a termine dal Centro Conservazione e Restauro di Venaria Reale (presso Torino) sul letto funerario dalla tomba 5 della stessa necropoli di Navelli.

Uno spazio particolare sarà dedicato alle immagini realizzate da Stefano Graziani, che offre una lettura fotografica contemporanea di questo oggetto “ri-manufatto”, della sua seconda vita nel restauro, nella sua nuova condizione di estraniamento inattesa di collocazione.

La necropoli di Navelli venne individuata nell’anno 2006 nel corso di lavori di assistenza archeologica per il rifacimento dell’asse stradale che collega l’Aquila con Pescara, nel tratto compreso tra Navelli e San Pio delle Camere.

Gli scavi, finanziati dall’ANAS e diretti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo, portarono alla luce quattro tombe a camera con altrettanti letti funerari rivestiti in osso la cui eccezionalità spinse il MiBAC ad elaborare, in collaborazione con il Consorzio Civita, un progetto intitolato “La via dei Vestini”. Proprio per la ricchezza dell’apparato iconografico e decorativo, il letto della tomba 4 fu immediatamente sottoposto alle cure dell’Istituto Centrale per il Restauro (ora ISCR) che operò, oltre che con i suoi specialisti, con i restauratori del Museo Archeologico di Kabul nel quadro di un accordo internazionale gestito dal Ministero per gli Affari Esteri tra l’Italia e l’Afganistan.

Alcuni frammenti del letto sono già stati esposti a Villa Adriana a Tivoli, al Castello del Buonconsiglio a Trento e alla Gliptoteca di Monaco di Baviera. Ora, per la prima volta, il manufatto del I sec. a.C. sarà visibile nella sua interezza presso il Complesso del San Michele del MiBAC.

Come annunciato dal Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo Fabrizio Magani il maggio scorso in occasione della mostra di Onna.

I Vestini tra L’Aquila e Onna 3000 anni fa, il letto e l’intera mostra potranno essere di nuovo esposti al pubblico per la festa aquilana della Perdonanza Celestiniana, nel prossimo agosto.

To die

Stefano Graziani, (1971), artista fotografo, vive e lavora a Trieste. Assieme ad altri colleghi è ideatore della rivista San Rocco, insegna all’Università degli Studi di Trieste al Master della Fondazione Fotografia di Modena e della Fondazione Forma di Milano. Ha collaborato con diverse riviste e case editrici, ha esposto in Italia e all’estero e i suoi lavori fanno parte di collezioni private e pubbliche. E’ autore di numerose pubblicazioni; tra le più recenti Taxonomies, a+mbookstore, Milano 2006, e Under the Volcano and Other Stories, Galleria Mazzoli, Modena 2009.

Seminario: 3 luglio 2013, ore 9,30 – 18, via di San Michele, 25 – Roma
Inaugurazione mostra: 3 luglio ore 18.00, via di San Michele, 18 – Roma
La mostra resterà aperta dal 4 al 31 luglio 2013
Orari: dal lunedì al venerdì, ore 10-18
ICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Via di San Michele, 18 – Roma

Illegittimo

Come si fa a convocare un consiglio comunale per l’approvazione di un regolamento PALESEMENTE ILLEGITTIMO sull’uso dei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) liberi da concedere in locazione?!?

In particolare, nello schema di regolamento allegato alla proposta di deliberazione consegnata inizialmente ai capigruppo, al comma 2 dell’art. 1, risultava scritto: “I suddetti alloggi (ovvero i M.A.P. liberi) assolvono alla funzione di residenza temporanea dei locatari (cosa si intende poi per “temporanea”? Mah, non si è capito) e pertanto gli stessi appartengono alla categoria del patrimonio indisponibile, ai sensi dell’art. 826 c.c.” che a sua volta recita: “Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato o, rispettivamente, delle province e dei comuni, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con i loro arredi, e gli altri beni destinati a pubblico servizio“. 

I M.A.P. appartengono alla categoria del patrimonio cosiddetto indisponibile (poco importa se dello Stato o del Comune) non in quanto assolvono alla funzione di residenze temporanee di locatari ma in quanto RESIDENZE D’EMERGENZA, realizzate per gli sfollati, come giustamente è scritto nel “Regolamento condominiale da applicare al compendio immobiliare denominato Progetto CASE e MAP”, approvato dal Comune dell’Aquila, del quale al Comune di Navelli si sono semplicemente limitati a fare “COPIA E INCOLLA” apportando giusto qualche modifica al testo.  Poiché realizzati per far fronte ad un’emergenza abitativa, determinatasi a seguito del sisma, essi sono destinati al soddisfacimento di interessi pubblici. Per tali beni l’art. 828 del Codice Civile dispone che non possono essere sottratti alla loro destinazione di pubblica utilità se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano. La norma comporterebbe la nullità degli atti che convengono a tale principio.

Il fatto che l’O.P.C.M. 3917/2010 rimetta i M.A.P. nella disponibilità dei sindaci significa che è possibile farne qualsiasi uso?  Dov’è “il parere dell’allora coordinatore Arch. Fontana“, come affermato dal Sindaco, “secondo il quale i Sindaci possono provvedere ad un “adeguato” utilizzo degli stessi, anche stipulando (addirittura!) contratti di locazione“? Normalmente l’utilizzazione, finché permane la loro destinazione a beni patrimoniali indisponibili, avviene mediante atti di diritto pubblico e, in particolare, con una concessione amministrativa che, tra le altre cose, deve prevedere la possibilità di revoca per ragioni di pubblico interesse. Invece, alla domanda rivolta al Responsabile dell’Ufficio Amministrativo al fine di sapere in quale forma giuridica sarebbero stati concessi in locazione i M.A.P. liberi, mi è stato risposto che ciò sarebbe avvenuto nella forma e con i contenuti dei negozi contrattuali tipici previsti dal Codice Civile, dunque, nella fattispecie, con un contratto di locazione (artt. 1571 e segg).

Ancora una volta l’amministrazione comunale non ha perso occasione per dimostrare la propria INCOMPETENZA E SUPERFICIALITA’ tanto che, di fronte alle osservazioni mosse dal sottoscritto, il Sindaco si è visto costretto a sospendere per ben due volte la seduta ed a presentare ad un proprio emendamento un sub-emendamento che sopprimeva l’inciso “e, pertanto, sono destinati a pubblico servizio”, come se la modifica di un comma bastasse a cambiare la sostanza!

Naturalmente la proposta di rinvio della trattazione dell’argomento, avanzata dal Consigliere Luigi Torlone, è stata respinta. Così pure sono stati respinti entrambi gli emendamenti da noi presentati:  il primo che al comma 1 dell’art. 1 del regolamento sopprimeva l’inciso “che nel contempo si sono resi” (liberi) in quanto diversi M.A.P. non sono stati MAI UTILIZZATI ed il secondo che proponeva UN CANONE MENSILE DI 3 EURO/MQ considerato che, seppur ammobiliati, si tratta comunque di prefabbricati che, almeno sulla carta, sono PROVVISORI E RIMOVIBILI.

Non resisto

Mi spiace ma proprio non riesco a trattenermi di fronte alle falsità!

navelli

Massimo Proietti Invece del presidio  attivatevi per la ricostruzione di Navelli Alto. Chiacchieroni!!!!!

Comune di Navelli La ringraziamo dell’appellativo e condividiamo i suoi rammarichi per le seconde case ma si sta dando la precedenza alle prime case.

Gaetano Cantalini Ma quali prime case? Gli interventi già effettuati e in corso nel centro storico su immobili classificati B, che sarebbero dovuti essere ricompresi ugualmente in aggregati edilizi, sono su prime case? E quelli effettuati fuori della perimetrazione dei centri storici sono tutti su prime case? Le stalle e i pagliai sarebbero pure prime case? Gli interventi su edifici diruti nel centro storico, ricompresi in aggregati, anche se a spese dei proprietari, ed AUTORIZZATI dal Comune, sono su prime case? Nel piano di ricostruzione adottato dal Consiglio Comunale lo scorso anno e non ancora approvato dopo quattro anni dal terremoto è stata data la priorità alle prime case? Le procedure ai fini della riparazione delle prime come delle seconde case nel centro storico (pubblicazione aggregati, costituzione consorzi, etc.) sono forse state espletate?

Omissis

Ad un’intervista rilasciata ad una emittente locale in occasione della cerimonia di inaugurazione del “Presidio socio-sanitario” realizzato dai Lions, il Sindaco di Navelli dichiara che “in realtà il Comune era privo della sede dei servizi sanitari a causa dell’inagibilità della sede municipale che li ospitava e che, pertanto, questi servizi erano stati occasionalmente e provvisoriamente collocati nei map a tal fine realizzati”. Il Sindaco, tuttavia, omette di dire che, a seguito del sisma, oltre ai map, è stata realizzata nel Comune di Navelli anche una struttura in legno lamellare di abete, dalla superficie lorda di circa 150 mq, finanziata dalla Croce Rossa per un importo pari a 155.200,00 euro e destinata ad ospitare insieme alla sala consiliare l’ufficio del Sindaco, gli uffici tecnici e amministrativi (rimasti inutilizzati essendo stati tali uffici collocati altrove), un AMBULATORIO CON CONNESSI SERVIZI IGIENICI realizzato in locali contigui.

resized-Croce_Rossa_Italiana_Navelli_6_agosto_2 resized-Croce_Rossa_Italiana_Navelli_6_agosto_3Croce_Rossa_Italiana_Navelli_8Presente alla cerimonia anche il Direttore della Asl Giancarlo Silveri il quale un paio d’anni prima, a riguardo, affermò: “Ho sempre detto che lì ci serve un posto per il 118 e un’altra stanza. Niente di più“, convenendo  inizialmente con i club aquilani dei Lions, contrari alla realizzazione dell’opera per i costi esorbitanti e per il fatto che sarebbe diventata una sorta di “cattedrale nel deserto” a confronto con la densità abitativa dell’area. 

Mentre il Presidente della Regione Gianni Chiodi, intervenendo anch’egli all’inaugurazione, promette che la “struttura farà parte del nuovo piano della rete territoriale di servizi sanitari che stiamo realizzando con le Aziende Sanitarie e i medici per garantire la giusta assistenza a tutti i cittadini sul territorio abruzzese”, il Consiglio Comunale dell’Aquila, all’unanimità, aveva appena dato il via libera al progetto per la realizzazione di un Centro Sanitario in Paganica, a servizio delle frazioni maggiormente colpite dal sisma più lontane dall’ospedale, dal costo pressoché uguale a quello di Navelli, ovvero di un milione e duecentomila euro, da realizzarsi grazie a donazioni di Protezione Civile e ad una raccolta fondi di Federfarma nazionale e della trasmissione di Rai1 “Porta a Porta”, ma con la differenza che “la ASL si è impegnata, tramite un protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune dell’Aquila, nella gestione e manutenzione del Presidio e nella dotazione di personale medico, paramedico e amministrativo al fine di garantire al cittadino un corretto ed efficiente funzionamento dei servizi.” Il centro di Paganica, su impegno della Asl, sarà dotato di vari ambulatori (oculistica, cardiologia, otorinolaringoiatria, odontoiatria, dermatologia, neurologia, terapia del dolore, infermieristica, psichiatria, diabetologia). Nella struttura sono previsti anche il centro prelievi, il centro prenotazioni, il consultorio familiare e il centro di psicologia. Una limitata zona della struttura servirà anche da sede per l’Asbuc.

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La struttura donata dalla Croce Rossa destinata ad ospitare la sala consiliare e gli uffici comunali con annesso ambulatorio

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Le cave non rendono più?!?

 

Ecco a quanto ammonterebbero negli ultimi anni i proventi derivanti dal fitto delle cave ed i contributi connessi ai diritti di sfruttamento delle stesse versati al Comune di Navelli dalle ditte esercenti l’attività estrattiva in base ai conti consuntivi approvati dall’Ente:
Anno 2009
Proventi fitto cave → € 130.000,00
Contributo connesso ai diritti di sfruttamento → € 27.200,00
Anno 2010
Proventi fitto cave → € 124.596,37
Contributo connesso ai diritti di sfruttamento → € 26.451,94
Anno 2011
Proventi fitto cave → € 63.259,72
Contributo connesso ai diritti di sfruttamento → € 0,00
Anno 2012
Proventi fitto cave → € 20.000,00
Contributo connesso ai diritti di sfruttamento → € 0,00
cava navelli
Risale al 16 luglio 2010 l’ultimo rilievo del materiale estratto nel periodo che va dal 10 aprile 2008 al 16 luglio 2010 dalla cava affidata in concessione alla Ditta EDILINERTI S.r.l. con sede legale a Spoltore (PE), e da questi coltivata, effettuato in contraddittorio tra il Responsabile del Servizio Tecnico e il geometra designato dalla ditta, in atti del Comune, dai quali risulta nel suddetto periodo un quantitativo totale di materiale estratto pari a mc 276.556,41 per un corrispettivo dovuto complessivamente dalla ditta di € 268.259,72. E poi? Come mai non vi sono stati altri rilievi?

 

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Dove sono finite le donazioni?

Perchè trasparenza degli amministratori vuol dire fiducia dei cittadini

TrasparenzaEcco a quanto ammonterebbero i versamenti effettuati dai privati a favore del Comune di Navelli per l’emergenza terremoto sulla base dei conti consuntivi approvati dall’ente:

Anno 2009 → € 124.596,37

Anno 2010 → € 12.691,35

Anno 2011-2012-2013 → € 0,00

Per un totale di € 137.287,72

Circa la loro entità, provenienza ed eventuale impiego ai cittadini non è dato ancora sapere. Perché?

 

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Domani, inaugurazione centro medico a Navelli

Ormai non si contano più tutte le strutture realizzate ex novo a Navelli dopo il sisma “per ripristinare i servizi sanitari che erano ubicati al piano terra dell’edificio della sede municipale gravemente danneggiata”, come scrive il Sindaco. Prima i M.A.P. costruiti dalla Protezione Civile, poi la sala consiliare con annesso ambulatorio medico donati dalla Croce Rossa, adesso il “Presidio Socio-Sanitario” realizzato dai Lions, fra non molto sarà ricostruita la sede municipale che li ospitava… mentre i cittadini aspettano da quattro anni la riparazione delle proprie case.

 

Navelli – Scrive il sindaco Paola Di Iorio: “Domani alle ore 11,00, a Navelli avrà luogo l’inaugurazione del Presidio Socio-Sanitario realizzato dai Lions Italiani MD 108 Italy per ripristinare i servizi sanitari che erano ubicati al piano terra dell’edificio della sede municipale gravemente danneggiata dal sisma. La struttura è stata progettata e realizzata da I Lions in conformità alla normativa antisimica e nel pieno rispetto delle leggi sul risparmio energetico.
In detta struttura saranno ricollocati la postazione 118 Emergenza sanitaria, il servizio di guardia medica notturna e festiva oltre agli ambulatori del medico di base e pediatrico. La cerimonia prevede la presenza del Presidente del Consiglio dei Governatori eletto, Lion Enrico Pons e di numerosi governatori e soci Lions.
Interverranno inoltre il Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Giovanni Chiodi, il Presidente della Provincia dell’Aquila Dott. Antonio Del Corvo, S.E. Mons. Giovanni D’Ercole e il Direttore Generale A.S.L. n. 1 “Avezzano – L’Aquila – Sulmona”, Dott. Giancarlo Silveri.
Alla cerimonia sarà presente il Dott. Gianni Letta che fin dal 6 aprile 2009 ha dimostrato particolare attenzione alle problematiche del nostro territorio.

via Navelli, presidio socio-sanitario | InAbruzzo.com

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Decreto del fare

Enrico_Letta_governoEcco la bozza del testo ufficiale del “decreto del fare”, strutturato in 80 articoli che secondo il Governo Letta dovrebbe far superare all’Italia la crisi economica, approvato dal Consiglio dei ministri il 15 giugno 2013.

TESTO

TITOLO I – DISPOSIZIONI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA

CAPO I – MISURE PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE E ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Art. 1 – Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese

Al fine di migliorare l’efficacia degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole medie imprese di cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n.662, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono adottate, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto e nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, specifiche disposizioni volte a:

a) assicurare un più ampio accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese, anche tramite:

1. l’aggiornamento, in funzione del ciclo economico e dell’andamento del mercato finanziario e creditizio, dei criteri di valutazione delle imprese ai fini dell’accesso alla garanzia del Fondo e della misura dell’accantonamento a titolo di coefficiente di rischio;

2. l’incremento, sull’intero territorio nazionale, della misura massima di copertura del Fondo fino all’80% (ottanta percento) dell’importo dell’operazione finanziaria, con riferimento alle “operazioni di anticipazione di credito, senza cessione dello stesso, verso imprese che vantano crediti nei confronti di pubbliche amministrazioni” e alle “operazioni finanziarie di durata non inferiore a 36 mesi” di cui, rispettivamente, agli articoli 4 e 5 del decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 26 giugno 2012, ai sensi e nei limiti stabiliti nei medesimi articoli;

3. la semplificazione delle procedure e delle modalità di presentazione delle richieste attraverso un maggior ricorso a modalità telematiche di accesso e di gestione della garanzia;

4. misure volte a garantire l’effettivo trasferimento dei vantaggi della garanzia pubblica alle piccole e medie imprese beneficiarie dell’intervento. Continua a leggere “Decreto del fare”

Scavi e… scavi!

Le priorità dell’amministrazione comunale di Navelli
e “il suo ormai decennale impegno”

Mentre il Sindaco di Navelli, attraverso la pagina facebook del Comune, da il benvenuto ai docenti e agli studenti del Dipartimento di Studi Psicologici,  Umanistici e del Territorio dell’Università degli Studi “Gabriele D’Annunzio” di Chieti – Pescara, impegnati dal 17 giugno al 12 luglio 2013 in «una campagna di scavi e di studi archeologici sul sito di una necropoli di epoca vestina individuata nella piana», cogliendo l’occasione per sostenere «il suo (ovvero del Comune) ormai decennale impegno per la valorizzazione culturale e storica del territorio», qui si scava ma per rifare la strada!

lavori navelli lavori navelli lavori navelli lavori navelli lavori navelli

 Ma quanto ci costa? Chi sta eseguendo i lavori? Quando sono stati affidati? Boh!!!

 

“L’Aquila a pedali, una ricostruzione che va più piano di una bici”

 

“L’Aquila, quattro anni dopo la tragedia del terremoto, è ancora tutta da ricostruire. Solo parte della periferia conosce il significato della
parola ricostruzione. Tra le istituzioni, il rimpallo delle responsabilità non si è mai fermato. Lo scorso anno il Sindaco, Massimo Cialente, sulla Radiobici aveva promesso una svolta dopo la scelta di abbandonare la struttura commissariale che per i primi tre anni aveva spostato la gestione dei lavori dalle istituzioni locali alla Protezione Civile prima e alla Regione poi. Ma governo dopo governo, i fondi per far partire la ricostruzione mancano. Quest’anno Radiobici è tornata all’Aquila sulle tracce della mancata ricostruzione. A bordo del nostro tandem abbiamo pedalato con il Sindaco, la neo rettrice dell’Università dell’Aquila Paola Inverardi, la Senatrice Stefania Pezzopane, l’assessore comunale alla ricostruzione Pietro Di Stefano, il suo omologo alla Provincia, Quintino Liris, la sindacalista Cgil Rita Innocenzi, il musicista Federico Cardilli e due studenti dell’Unione degli Studenti. A guidarci in questa seconda pedalata è stata Simona Iovane, la nostra corrispondente dall’Aquila.”

Da Radiobici

PdR, a che punto siamo?

 

Come potete vedere dai grafici di seguito riportati, che confermano quanto da me riferito a seguito della visita effettuata qualche giorno fa agli “uffici della ricostruzione”, il Comune di Navelli è tra quelli del cratere sismico con l’istruttoria ancora in corso del Piano di Ricostruzione (PdR) dei suoi centri storici, quello di Navelli capoluogo e quello della frazione di Civitaretenga.

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Per quanto riguarda poi i fondi per la ricostruzione privata, ecco la situazione:

“Al fine di programmare e impegnare le risorse per l’anno 2013 da parte delle Amministrazioni centrali, l’USRC, di concerto con i Sindaci interessati, ha effettuato una stima delle risorse occorrenti per la ricostruzione dei centri storici e della periferia. Tale previsione, basata sullo stato della ricostruzione e sulle previsioni dei Cronoprogrammi dei Piani pervenuti all’approvazione, indica in 261.599.999,69€ il costo totale necessario per l’anno 2013 per i Comuni del Cratere. L’impegno così stimato è stato riconosciuto dalle Amministrazioni centrali in due momenti differenti nell’ambito della delibera CIPE 135/2012.    

I fondi così stanziati sono stati suddivisi tra i 56 Comuni del Cratere con una  chiave di riparto, condivisa con i Sindaci, che ha tenuto conto del numero di case inagibili all’interno delle varie comunità. Questa cifra potrà essere impegnata entro la fine del 2013 da parte dei Comuni per la quasi totalità, in parte per terminare la ricostruzione delle periferie e in parte per iniziare quella dei “centri storici”; si stima che una percentuale sostanziale potrà essere effettivamente spesa in funzione dell’entrata nella fase di regime delle attività degli UTR.”

16/4/2013 – Prima Ripartizione Fondi € 120.251.806,69 (per Area Omogenea)
RicostruzionePrivataRipFondiG1RicostruzionePrivataRipFondiG1AO2 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO3 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO4 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO5 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO6 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO7 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO8 RicostruzionePrivataRipFondiG1AO907/05/2013 – Seconda Ripartizione Fondi € 141.348.193,00  (per Area Omogenea)

RicostruzionePrivataRipFondiG2 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO2 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO3 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO4 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO5 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO6 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO7 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO8 RicostruzionePrivataRipFondiG2AO9

Fonte: sito  Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere

Navelli, convocazione consiglio comunale

 

avvisoE’ stato convocato in seduta straordinaria, nella sala consiliare presso l’area MAP di Navelli, in prima convocazione, per le ore 18,00 del giorno giovedì 20 giugno 2013, per trattare gli argomenti di cui al seguente

ORDINE DEL GIORNO:

1) Approvazione dei verbali della seduta precedente del 30.04.2013

2) Approvazione del regolamento comunale sull’uso dei moduli abitativi provvisori (M.A.P.) liberi concessi in locazione.

Visita agli uffici della ricostruzione

Stamattina, insieme al Consigliere Giuseppe Troiani, ho visitato gli uffici cosiddetti della ricostruzione, istituiti dall’art. 67 ter del decreto legge n. 83/2012, convertito nella legge n. 134/2012, ovvero l’Ufficio Territoriale per la Ricostruzione (UTR) dell’Area Omogenea n. 6 con sede a Caporciano, della quale fa parte il Comune di Navelli, e  l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere, situato nel villaggio Map di Fossa, per avere contezza di persona della reale situazione circa l’operatività degli stessi e l’attività di ricostruzione post sisma.

UTR Caporciano
Il Municipio di Caporciano dove ha sede l’UTR Area Omogenea n. 6

UTR Caporciano

L‘UTR si trova al piano terra dell’edificio che ospita il Municipio di Caporciano. Al momento l’ufficio è ancora fermo e, per giunta, sprovvisto di ogni strumento informatico. Gli impiegati svolgevano attività di formazione, ovvero un corso tenuto da tecnici della Reluis. A quanto pare l’Ufficio dovrebbe entrare a pieno regime tra un mese. Vi sono poi delle pratiche, non ancora istruite dalla filiera, che devono essere trasportate a cura del Comune di Navelli all’ufficio di Caporciano. Ovviamente tali pratiche sono relative alla ristrutturazione di immobili situati al di fuori dei centri storici dato che all’interno l’Amministrazione comunale non ha neppure provveduto alla pubblicazione degli aggregati edilizi ai fini della costituzione dei relativi consorzi, sebbene il piano di ricostruzione sia stato adottato dal Consiglio comunale quasi un anno fa.

UTR Caporciano UTR Caporciano

Al contrario, ci è sembrato abbastanza operativo l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Fossa, competente sui comuni del cratere sismico, dove è tuttavia ancora in corso l’esame del piano di ricostruzione dei centri storici di Navelli e di Civitaretenga. Una volta terminata l’istruttoria il piano tornerà al Comune per le opportune modifiche. Si spera perlomeno che queste vengano prontamente fornite dall’Amministrazione così da accelerare i tempi certo non brevi per l’approvazione.

USRC Fossa
L’Ufficio Speciale per la Ricostruzione del Cratere nel villaggio Map di Fossa