Buon Natale!

È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

“Tradimento!!!”

A pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, il Governo Gentiloni sferra un colpo micidiale al nostro territorio e ai suoi abitanti: l’autorizzazione alla costruzione della centrale di compressione e spinta, parte del progetto “Rete Adriatica”, un mega tubo di 687 Km. Il provvedimento autorizzativo arriva dopo dieci gg. dall’assemblea pubblica all’aula consiliare con il geologo Francesco Aucone che aveva evidenziato i dati sottostimati da parte della Snam per quanto attiene il rischio sismico e in coincidenza della tappa in città della carovana nazionale No Tap. (T.A.P. è l’opera infrastrutturale collegata alla “Rete Adriatica”). Tale scellerata decisione, come tutto il progetto della Snam che attraversa le aree più altamente sismiche dell’Appennino Centrale, ci lascia sconcertati e ci chiediamo cosa sia realmente accaduto che ha portato il Governo Gentiloni, a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, a colpire alle spalle un territorio che i “Piani alti” della politica da tempo hanno deciso di isolare con spoliazioni di servizi primari come l’Ospedale, il Tribunale, la Polfer…Ricordate la definizione di Sulmona della Snam nell’incontro con il Presidente della Regione Abruzzo? “Area marginale circondata da anonime montagne” La considerammo un affronto come oggi, alla stessa stregua, consideriamo “il regalo di Natale” che il Governo Gentiloni ha fatto a questa città e alla Valle Peligna tutta.

Questo impianto, insieme al metanodotto, ci impone una pesante servitù senza nessun vantaggio, ma solo costi in termini di impoverimento, vanificando gli sforzi di coloro che, attraverso lo sviluppo di una agricoltura tipica, la valorizzazione dell’artigianato, la micro ricettività diffusa, il commercio, stanno cercando di far fronte ad una crisi economica che ci attanaglia da tempo. Un’opera che abbiamo sempre definito inutile sia sotto il profilo sociale che economico: avrà come conseguenza la devastazione ambientale e l’infrastruttura sarà pagata in bolletta da tutti i cittadini che dovranno farsene carico per consentire alla Snam di fare profitti sulla nostra pelle.

Oltre al danno ambientale ed economico, c’è il rischio per la nostra incolumità (siamo in zona sismica 1), in caso di sisma o di incidente come già è accaduto (esplosioni di metanodotti e centrali di compressione).

Una “strenna” , la centrale di compressione, che si insedierà con tutto il suo carico di 162 tonnellate annue di monossido di carbonio e ossidi di azoto con danni per la nostra salute.

Ai nostri rappresentanti istituzionali ai vari livelli (Sindaci, Presidente della Provincia, Assessore alle Aree Interne, Presidente della Regione, Parlamentari) chiediamo di mettere in campo una azione forte nei confronti di questo Governo: ora è il momento di dimostrare di essere dalla parte dei cittadini, senza titubanze e con la schiena dritta, così come chiediamo e chiederemo ai candidati alle prossime elezioni politiche, una presa di posizione netta ed inequivocabile di contrarietà al progetto e all’autorizzazione alla centrale da parte del Governo, che deve coinvolgere anche i loro partiti e i loro candidati premier. Basta con posizioni personali di vicinanza a questo territorio, ma che in realtà sostengono le maggioranze che vogliono realizzare l’opera contro la volontà dei cittadini.

Al Governo Gentiloni e al suo partito che ringraziamo sentitamente per essersi ricordato di questo territorio prima di andare via e chiudere la porta, diciamo che la democrazia è stata calpestata, la volontà popolare schiacciata e le deliberazioni unanimi approvate dai vari Enti Istituzionali considerate come carta straccia.

Ai cittadini, invece, rammentiamo che hanno sempre due strumenti formidabili: la partecipazione popolare e il voto. Dentro la cabina elettorale ricordatevi di chi decide per il vostro futuro e quello dei vostri figli in maniera arrogante e antidemocratica!

Sulmona, 23/12/2017

Comitati cittadini per l’ambiente

AltreMenti Valle Peligna

I miei rimedi

E desideriamo i desideri
E sogniamo di afferrare i sogni
E vediamo nel futuro un posto sicuro
Il presente ci ha trovato assenti
Desideriamo i desideri
E corriamo sempre troppo avanti
Ci illudiamo per restare illesi
E contro tutte le idiozie
Ti consegno i miei rimedi

Riapre la Chiesa di S. Sebastiano «ma ci sono opere da terminare»

Appello da Navelli 

NAVELLI. Domenica avrà luogo a Navelli la cerimonia di riapertura al culto della chiesa parrocchiale di San Sebastiano dopo i lavori di consolidamento e di restauro post-sisma.
Gaetano Cantalini, priore dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento che ha la propria sede all’interno della parrocchiale, esprime «insieme ovviamente alla gioia per un evento atteso da ben oltre otto anni e mezzo, anche una certa preoccupazione dovuta al fatto che mancano diversi lavori. In particolare», prosegue, «c’è ancora da fare tutto il restauro dell’apparato decorativo interno all’oratorio della confraternita che risulta parecchio danneggiato a seguito delle profonde lesioni riportate alle cupole oltre che per le successive infiltrazioni di acqua piovana».
«Voglio pertanto sperare», aggiunge il priore, «che una volta riconsegnata la chiesa questi ulteriori interventi, tanto utili quanto necessari a restituire al luogo la dignità che merita, non cadano nel dimenticatoio, come spesso accade purtroppo, ma vengano eseguiti il più presto possibile in modo da riportare integralmente al suo originario splendore un bene a cui la comunità di Navelli è da sempre molto legata».

Sorgente: Riapre la chiesa di S. Sebastiano «Ma ci sono opere da terminare» – L’Aquila – Il Centro

Leggi pure:

#Gasdotto #Snam, assemblea pubblica dei Comitati e AltreMenti a #Sulmona #Laquila

I Comitati Cittadini per l’ambiente ed il Collettivo AltreMenti Valle Peligna, comunicano che il Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna, in rappresentanza delle associazioni ecologiste elencate in calce, ha inoltrato in data odierna, (come si evince nel comunicato stampa allegato), una perizia tecnica redatta dal geologo dott. Francesco Aucone relativa al gasdotto Sulmona-Foligno e centrale di compressione.

Comunicano, altresì, che il dott. Aucone interverrà nella pubblica assemblea indetta dai Comitati Cittadini e da AltreMenti.

Giovedi 14 dicembre alle ore 17,00 presso la sala della Comunità Montana Peligna.

In quella occasione il geologo esporrà le sue note critiche alla valutazione del rischio sismico contenute nello Studio d’Impatto Ambientale – S.I.A. – presentato dalla Snam.

Data l’importanza del tema trattato e concernente una battaglia civile e democratica che si sta conducendo da dieci anni, l’invito a partecipare è rivolto non solo ai cittadini, ma a tutti i rappresentanti istituzionali ai vari livelli che hanno il dovere di tutelare e difendere territori e popolazioni.

Di seguito il comunicato stampa del Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna

Sulmona, 7 dicembre 2017

Comitati Cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Basta con il gasdotto dei terremoti!

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno inoltrato (7 dicembre 2017) una specifica istanza accompagnata da perizia tecnica redatta dal dott. geol. Francesco Aucone “Note critiche alla valutazione del rischio sismico stimato da SNAM PROGETTI e inerente al ‘Metanodotto Sulmona -Foligno DN 1200 mm (48″) P=75 bar e Centrale di compressione di Sulmona’” relativa all’omonimo tronco del progetto di gasdotto “Rete Adriatica”.

In precedenza era stata inviata (22 ottobre 2017) analoga istanza accompagnata dalla perizia tecnica “Note critiche allo Studio d’Impatto Ambientale redatto da SNAMPROGETTI ed inerente al ‘Metanodotto Foligno-Sestino (SPC. LA-E-83015)’ sezione III – Caratterizzazione della sismicità”, relativa al tronco umbro-marchigiano del medesimo progetto di gasdotto.

Sono stati coinvolti il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, il Ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, il Ministro per i beni e attività culturali Dario Franceschini, il Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.

Nel caso specifico, il Professionista, in seguito all’analisi del rischio sismico condotta da SNAM PROGETTI sul tronco Sulmona-Foligno, così ha concluso:

  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica, sia nelle procedure (utilizzo inadeguato della PGA) che nei livelli energetici sismici presi in considerazione (PGA utilizzate più basse dei livelli di accelerazione registrati sul territorio in occasione degli eventi sismici storici recenti);
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione”.

In precedenza, dopo approfondita analisi dello studio di impatto ambientale (SIA) relativo al tronco Foligno-Sestino, così aveva concluso:

“L’analisi del SIA ha infatti messo in risalto i seguenti aspetti:

  • Improprietà di alcune enunciazioni
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione
  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica
  • Perplessità sulle categorie sismiche dei terreni attraversati (insufficienza delle indagini in sito)
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica strutturale allo scuotimento sismico
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica della stabilità dei versanti
  • Eccessiva genericità nel valutare l’aspetto della liquefazione.

Con il risultato che, secondo lo Scrivente, il Rischio Sismico è stato fortemente sottovalutato.

Per cui si ritiene che, al fine di non creare pericoli per gli ecosistemi attraversati e per le comunità residenti interessate dal tracciato del gasdotto, la valutazione del Rischio Sismico venga rifatta di sana pianta, alla luce delle nuove Normative Tecniche (NTC 2008 o meglio ancora NTC 2017 che dovrebbero uscire prima della fine dell’anno corrente)”.

Come noto, si tratta di aree interessate dal progetto denominato gasdotto “Rete Adriatica”, conosciuto anche  come “gasdotto appenninico”, opera che, nella sua attuale configurazione, riuscirebbe a unire lo scempio ambientale della dorsale dell’Appennino con l’aumento del pericolo per l’incolumità pubblica a causa del rischio sismico fra i più elevati in Italia per giunta con l’esborso di ingenti fondi pubblici.

La “grande opera” d’interesse privato ma di finanziamento pubblico determinerebbe – per il suo folle tracciato – un vero e proprio disastro ambientale (interseca pesantemente ben 3 parchi nazionali, 1 parco naturale regionale, 21 fra siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale) ed economico-sociale (basti pensare ai danni alle zone turistiche umbre e marchigiane, nonché alle pregiate tartufaie appenniniche), senza contare il gravissimo pericolo determinato dall’interessare numerose aree in zona sismica “1”, nel tratti abruzzese, umbro e marchigiano, alcune fra le zone maggiormente a rischio sismico d’Italia.

Infatti, il progetto intercetta le zone altamente sismiche di Abruzzo, Umbria, Marche.

Si snoda lungo le depressioni tettoniche dell’Appennino Centrale storicamente interessato da un notevole tasso di sismicità, con eventi anche di magnitudo elevata, come il terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila e molte altre località dell’Abruzzo, e i terremoti del 26 settembre 1997 e del 24 agosto – 18 gennaio 2017 che hanno colpito l’Umbria, il Lazio e le Marche. Aree interessate da forti sciami sismici, come quello di fine marzo 2014 in Umbria (Gubbio – Città di Castello), e dell’aprile 2013, sempre a Città di Castello.

Nel tratto relativo all’Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. Anche il sito proposto per la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado. E’ agevolmente documentabile quanto sopra con l’impressionante mòle di dati presente sul sito web istituzionale (http://www.ingv.it/) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.), la massima Istituzione scientifica nazionale in materia.

Lo scorso 26 ottobre si è svolta presso il Ministero per lo sviluppo economico l’ennesima riunione per convincere le varie amministrazioni pubbliche competenti della pretesa bontà della “grande opera”, tuttora sotto contenzioso grazie ai ricorsi ecologisti e degli enti locali: la conclusione pilatesca è stata l’ennesimo rinvio della decisione finale.

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno chiesto al Presidente del Consiglio, ai Ministri e ai Presidenti delle Regioni interessate una profonda rivisitazione del tracciato del gasdotto “Rete Adriatica”.

p. Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria,

Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria

Stefano Deliperi

Anche a #Navelli la #raccolta degli #indumentiusati

Il Comune di Navelli informa la cittadinanza che è stato “installato in via S. Girolamo il contenitore per la raccolta degli indumenti usati. Ci auguriamo che questa iniziativa venga accolta con spirito di solidarietà evitando cosi che indumenti ancora in buono stato confluiscano nei cassonetti dell’indifferenziata. Contribuisci anche tu ad alimentare la filiera sostenibile e solidale!”

 

Nei contenitori di HUMANA si può donare:

  • abiti
  • scarpe e sandali
  • borse e zaini
  • accessori d’abbigliamento (cappelli, cinture in pelle, stoffa, plastica o cuoio, foulard, sciarpe, mantelle)
  • biancheria e tessuti per la casa

Per maggiori info clicca → qui

Non posso che esprimere la mia più grande soddisfazione per l’iniziativa avendo proposto oltre un anno fa l’installazione di appositi contenitori anche nel nostro Comune. Puoi leggere la mia proposta → qui