“Cade la neve”

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lievesnow
volteggiando, la neve
cade.

Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
poi sul terren si posa,
stanca.

In mille immote forme
sui tetti e sui camini
sui cippi e sui giardini,
dorme.

Tutto d’intorno è pace,
chiuso in un oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.

Ada Negri

La Parrocchiale di San Sebastiano a Navelli (AQ) sotto la neve dopo i recenti lavori di restauro post sisma

Quattro anni fa

La straordinaria nevicata del 2012 a Navelli

∼∼∼

L’intervista alla “Roccia”:

«Spalo la neve a 91 anni, no ai MAP»

Quel borgo nudo al vento

…era la vita nella sua luce più attuale: osso dell’esistenza quotidiana, pura, per essere fin troppo prossima, assoluta per essere fin troppo umana.
– Pier Paolo Pasolini –

07.04.2015

 La primavera navellese ♦

“Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera„
Pablo Neruda

Le spalatrici di Navelli

 

LA PALA DI SINIBALDO E’ VIVA
A NAVELLI LE DONNE SPALANO
LA NEVE COME LA ”ROCCIA”

Le spalatrici di NavelliNAVELLI – La pala di Sinibaldo Santucci continua a lavorare anche se lui non c’è più.

Vi ricordate l’anziano signore di Navelli (L’Aquila) che a 91 anni suonati liberò il borgo dalla neve che cadde copiosa nel febbraio del 2012?

Ebbene, la memoria di Sinibaldo, la “Roccia” di Navelli, che si è spento un anno dopo quella forte imbiancata, viene tenuta su da sua figlia Filomena e da Giuseppina Tiberio, mamma del consigliere comunale di opposizione Gaetano Cantalini.

In assenza di un adeguato servizio che purtroppo in paese non c’è, ci pensano dunque le donne a pulire vicoli e strade.

Proprio come ha sempre fatto Sinibaldo fino alla fine dei suoi giorni, a dimostrazione di un amore immenso nei confronti di Navelli, che, seppur ancora incerottato a quasi sei anni di distanza dal sisma del 6 aprile 2009, resta uno dei borghi più belli d’Italia.

Roberto Santilli

IL LINK ALL’ARTICOLO CON INTERVISTA VIDEO A SINIBALDO SANTUCCI

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La ri-costruzione strategica

Aggiornamento lavori 25.11.2014

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Il Giardino della Memoria

Dalle macerie nascono i fiori

roseto centro storico navelliLa rosa che piantai una decina di anni fa nel luogo segretamente denominato “il Giardino della Memoria” dopo l’ennesima ferita inferta a ciò che restava del nucleo più antico del centro storico di Navelli.
Di seguito la lettera che inviai al Sindaco pro tempore, attuale Vicesindaco, e alla sua Amministrazione e le foto scattate durante l’opera di demolizione a cui purtroppo non è mai seguita la realizzazione dei progetti di recupero fatti redigere dal Comune e presentati in pompa magna alla cittadinanza.

 

Alla cortese attenzione del Sig. Sindaco
e della Amministrazione Comunale di Navelli

Caro Sindaco,

in riferimento ai lavori in corso nel centro storico e precisamente nelle adiacenze del Palazzo Santucci, come cittadino sento il bisogno di esprimere a Lei e all’intera Amministrazione Comunale i sentimenti della mia più profonda indignazione ed amarezza nel constatare impotente all’impiego quotidiano delle ruspe che demoliscono quello che resta dell’antico abitato e a quello degli autocarri che trasportano via dal paese pietre di ogni genere e foggia senza alcun controllo: dalle semplici pietre delle muraglie a quelle da taglio delle abitazioni demolite, dalle pietre ben squadrate e levigate a quelle concie degli archi, quest’ultime rimaste sepolte nelle macerie a seguito dell’ultimo crollo.

Se le generazioni passate sono da ritenersi senza dubbio responsabili dell’abbandono e dell’incuria di questi luoghi, memorie storiche ed architettoniche del nostro paese, la Sua amministrazione non si renda oggi, alle soglie del ventunesimo secolo, responsabile di una ulteriore opera di demolizione che non può essere giustificata semplicemente dalla necessità di salvaguardare la pubblica incolumità.

In tal modo ogni speranza di ricostruzione futura è perduta ed irreparabili sono i danni arrecati, come la perdita della originale fisionomia dell’abitato e di alcuni suoi particolari interni con stipi e scomparti, cucine, camere, dispense, scantinati, che vengono ripieni dal pietrame delle costruzioni abbattute.

La esorto, pertanto, Sig. Sindaco, a riflettere seriamente sulla reale necessità di attuazione di un simile intervento affinché la collettività di Navelli non sia depauperata di un bene così prezioso.

La invito, inoltre, ad essere più vigile e sollecito, come lo saremo sicuramente noi cittadini, perché questo ingente patrimonio sia piuttosto salvaguardato, recuperato e valorizzato anziché venire ulteriormente devastato dall’opera inclemente delle ruspe o alienato da quella degli autocarri.

Fiducioso porgo i più cordiali saluti.

Gaetano Cantalini

Navelli, 31 Luglio 2002

Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli Demolizioni nel centro storico di Navelli

Di questi luoghi l’Amministrazione Comunale vorrebbe ora farne un “Parco Archeologico” attraverso l’attuazione di un intervento considerato strategico-prioritario in base al piano di ricostruzione post sisma adottato dal Consiglio Comunale il 30 giugno dello scorso anno.

“Pertanto, nonostante molti degli edifici attigui alla scalinata non siano di proprietà pubblica, si auspica un recupero di quelli più degradati, privi di copertura e invasi dalla vegetazione, con la creazione di una sorta di parco-giardino archeologico. Partendo dal necessario consolidamento delle porzioni murarie superstiti, se ne può prevedere un restauro di tipo archeologico, con sistemazione a verde delle aree interne, creando così una sorta di giardino a terrazze, con scorci panoramici di notevole valenza paesaggistica.” […] “L’urgenza dell’intervento è accentuata dalla notevole pericolosità dello stato attuale, caratterizzato da murature pericolanti, porzioni di edifici riempiti di macerie di crolli passati, vegetazione selvatica che copre e nasconde il pericolo.” (Piano di Ricostruzione)

Cosa rispondi?

A chi sale questa scalinata alla scoperta di uno dei borghi più belli d’Italia e ti chiede: «Ma perché tanta incuria?» Cosa rispondi?
Che il Comune non ha i soldi?
Che tanto in questa strada non ci abita più nessuno?
Che comunque non è ricompresa nei percorsi delle visite guidate?
Che quest’anno è piovuto tanto e l’erba è cresciuta in fretta?
Che domani, forse, verranno a pulire?

via del municipio navelli via del municipio navelli via del municipio navelli via del municipio navelli via del municipio navelli via del municipio navelli via del municipio navelli

“Rosso Papavero”

di V’Alentina Ubaldi

Navelli, 20 maggio 2012

rosso papavero navelli foto di V'Alentina Ubaldi […] ma quando, con l’occhio suo puro, il cielo penetra dai loro soffitti in rovina;
volentieri sto a sedere, come erba e rosso papavero, su chiese in rovina…
– Friedrich Nietzsche –

 

“L’AQUILA: AUGURI A SINIBALDO SANTUCCI, LA ”ROCCIA” COMPIE 92 ANNI”

 

L’anziano spalatore di Navelli

L’AQUILA – Tanti auguri a Sinibaldo Santucci!

L’anziano nonnino, soprannominato ormai ‘la roccia’, ha compiuto oggi di 92 anni ed è ancora più “tosto” che mai.

Tutti lo ricordano come l’arzillo vecchietto che vive a Navelli (L’Aquila), salito agli onori della cronaca per la sua tenacia nell’aver rifiutato l’alloggio in un’abitazione provvisoria per rimanere nella sua casa di una vita, resa però inagibile dal sisma del 6 aprile 2009.

Sinibaldo ha deciso di non mollare e di restare lì insieme a sua figlia Filomena Santucci, nei luoghi di sempre, a pochi passi dalla casa dove ha salutato per l’ultima volta sua moglie, morta a causa l’insostenibile peso del morbo di Parkinson, a cui ogni sera cantava una canzone prima di andare a dormire.

Anche dopo la consistente nevicata dell’anno scorso, in cui il manto bianco ha ricoperto con oltre 50 centimetri tutta l’Aquila e dintorni, “la roccia” non si è spostata e con una pala ha faticato senza fiatare per fare spazio e portare da mangiare ai suoi polli.

Il compaesano Gaetano Cantalini lo aveva immortalato in uno scatto da gloria della Rete.

Tanti auguri, Sinibaldo, da tutta la redazione di AbruzzoWeb. E un saluto speciale anche a Filomena. (s.cia.)

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Ancora off-limits

«Caro Ministro Barca,
a quando la “roadmap” della ricostruzione per il centro storico di Civitaretenga che dopo quattro anni dal terremoto ed ingenti somme di denaro pubblico spese per la messa in sicurezza degli edifici è ancora off-limits?»
Messaggio a Barca• Leggi l’articolo

• Guarda le foto

• Vedi l’intervista del Ministro a Presa Diretta
Intanto, nella giornata di ieri, il Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente sulla sua pagina facebook ha scritto:
“Con il Ministro Barca, l’assessore Di Stefano ed io abbiamo pensato di  presentare il 21 marzo l’avvio della ricostruzione del centro storico. Sapete tutti che solo da qualche mese (settembre 2012) il Commissario Chiodi e Fontana sono finalmente andati via, ed ora la responsabilita della ricostruzione è nelle mani dei singoli comuni. Ciò sta avvenendo quindi, considerando il passaggio delle consegne e l’iter che lo regola, in questi giorni. Da mesi e mesi comunque il comune si sta preparando, con una serie di inziative e scelte, alcune delle quali in verità proponemmo anche a Chiodi e Fontana, ricevendone un diniego. Prima di dire come abbiamo deciso di procedere vorrei esporre il quadro della situazione della ricostruzione privata. Ad oggi alla filiera, nel solo comune dell’Aquila, sono pervenute 19.638 domande di finanziamento. Come ricorderete la filiera, con l’avvio del commissariamento di Chiodi, passò dal controllo del comune a Fontana e Chiodi stesso, con il comune dell’Aquila estromesso da qualsiasi decisione in merito all’organizzazione del lavoro della stessa. Da ciò nacque la decisione che la filiera esaminasse solo i progetti presentati entro il 31 agosto 2011, successivamente sino al 30.9.2012. Attualmente quindi la filiera ha ancora da esaminare circa 1050 progetti, per i quali è in corso il solito percorso delle integrazioni che vanno e vengono. Ci è stato assicurato che  queste pratiche saranno chiuse entro il 30 aprile 2013.4000 è emerso un dato preoccupante. Alla Fintecna sono stati presentati altri 362 progetti per E della periferia  che, essendo stati consegnati dopo il 30 settembre, non verranno mai presi in considerazione. A queste si aggiungono altre 1400 pratiche relative ad edifici del centro storicho che la filiera ha deciso di non processare. Questo vuol dire che abbiamo quasi 1800 pratiche nel limbo. Presto pubblicheremo l’elenco di queste, ma già oggi i singoli proprietari, conoscendo la data di presentazione delle E della periferia, possono sapere se rientrano tra le 362, mentre per quanto riguarda il centro storico, tranne alcune delle cosidette aree a breve, posso affermare che sicuramente la filiera non le esaminerà.
Continua a leggere “Ancora off-limits”

Dopo la “bonifica”

Con la variazione all’assestamento generale al bilancio di previsione per l’esercizio 2012, approvata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del 29.11.2012, sono stati stanziati 12.000,00 Euro per la “sistemazione” del Boschetto Santucci di Navelli, interamente percorso dal devastante incendio del 24.07.2007 e, come risulta evidente dalle foto scattate lo scorso mese di maggio, successivamente già oggetto di un intervento di “bonifica” riguardo il quale, però, ad oggi da parte del Sindaco non è stato ancora fornito al sottoscritto alcun chiarimento.

 
“Il consigliere Gaetano Cantalini chiede come si intenda usare i fondi previsti nella variazione n. 15 per la sistemazione del Boschetto Santucci.
Risponde il Vicesindaco, precisando che, per quanto riguarda la vegetazione, è stato effettuato un sopralluogo con la Pro loco e il Dipartimento forestale della Regione Abruzzo per recuperare la condizione ambientale del luogo, mediante interventi di piantumazione e potatura delle piante natevi spontaneamente; per quanto attiene invece ai lavori, si intende provvedere a rendere l’area fruibile come area per picnic e per sosta turistica.”
(Verbale di Deliberazione n. 36 del Consiglio Comunale del 29.11.2012)

S.O.S.

Ma cosa sta succedendo al serbatoio idrico? Poco fa mi trovavo a passare nelle vicinanze quando ho avvertito come il rumore dell’acqua che scorre. Il cancello era aperto e mi sono permesso di entrare per accertarmi della situazione. Ho trovato acqua, acqua e soltanto acqua che fuoriesce in maniera abbondante ed incessante dalle pietre della parete esterna della costruzione e tutto intorno completamente allagato!

 

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(e pensare che solo recentemente è stato ristrutturato – € 80.000,00)