#Metanodotto #Snam, la risposta di Mario Pizzola

 

Immagine attiva“Va dato atto a Pasquale D’Alberto di aver sempre sostenuto la sua posizione favorevole al metanodotto e alla centrale Snam. Un convincimento che merita il massimo rispetto come del resto lui ha sempre rispettato correttamente le opinioni contrarie.

Il problema, però, è che le sue convinzioni al riguardo sono basate su presupposti che non trovano riscontro nella realtà.

Definire il metano “energia pulita” significa dire una cosa non vera. Il gas metano, insieme al carbone e al petrolio, fa parte dei combustibili fossili, che sono i principali responsabili dell’effetto serra e quindi delle alterazioni climatiche che stanno mettendo seriamente a rischio il nostro pianeta. Si può dire, tutt’al più, che il metano è il meno inquinante tra i combustibili di origine fossile. Ma fino ad un certo punto perché il metano è un gas ad effetto serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Pertanto esso, attraverso i vari usi, comprese le perdite delle reti, è tra i maggiori agenti climalteranti.

D’Alberto stia sicuro: nessuno vuole tornare al medioevo o far morire di freddo i vecchietti nelle case di riposo. L’Italia non ha bisogno di ulteriori quantitativi di gas ma, al contrario, ha una sovrabbondanza di infrastrutture di importazione. Tra grandi metanodotti provenienti dall’estero e rigassificatori il nostro paese ha una capacità di importazione che supera i 120 miliardi di metri cubi l’anno. Ciò a fronte di consumi interni che , da anni, sono in costante calo. Il 2014 si è chiuso con un consumo di appena 61,4 miliardi di metri cubi, ovvero la metà delle disponibilità potenziali. Il fatto è che le previsioni di anni fa che davano in aumento i consumi di gas si sono rivelate sbagliate e per di più non si sono fatti i conti con la forte crescita delle fonti energetiche rinnovabili.

A cosa serve, allora, il nuovo grande metanodotto “Rete Adriatica” ?

Per inciso va detto che la Snam gli ha dato questo nome perché inizialmente doveva passare lungo la fascia costiera; poi, chissà perché, è stato dirottato nelle aree interne dell’Appennino.

Sulle finalità di questa grande infrastruttura di 687 km ormai non vi sono più dubbi. Essa non serve nè alla Valle Peligna, né all’Abruzzo né all’Italia. Il gas che verrà importato dall’Azerbaijan attraverso il TAP (Trans Adriatic Pipeline, che dovrebbe approdare in Puglia) è destinato ad essere rivenduto in Europa e quindi ad incrementare i profitti della Snam.

Il nostro territorio è solo di passaggio ovvero, secondo i piani Snam, la nostra è solo terra di occupazione, terra di servitù.

D’Alberto afferma che bisogna “pensare a come poter utilizzare questa opportunità per lo sviluppo di questo territorio”. Egli, evidentemente, non sa  che neppure un solo metro cubo di gas della “Rete Adriatica” si fermerà da noi e che la centrale di compressione non porterà posti di lavoro perché l’impianto sarà condotto in automatico a distanza dal centro della Snam Rete Gas di San Donato Milanese. Gli addetti si conteranno sulle dita di una mano e tutti altamente specializzati.

Dove sono, pertanto, le “opportunità” per noi?

Se c’è una cosa “antistorica” non è, come sostiene D’Alberto, la battaglia degli ambientalisti, ma è credere che lo sviluppo economico, in futuro, possa basarsi sull’energia prodotta dal termoelettrico, che invece è in forte crisi.

L’Enel ha infatti deciso di chiudere 23 centrali termoelettriche (per 11 mila MW di potenza installata) in quanto non più competitive, soprattutto per il notevole incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, che ormai è arrivata ad assicurare un terzo del fabbisogno energetico del nostro paese. Il futuro dell’energia non è la combustione termoelettrica (ed infatti l’unica centrale esistente in Valle Peligna, quella dell’ex Fiat, è chiusa da anni) ma sono le fonti pulite : acqua, sole e vento.

D’Alberto afferma che “sulla pericolosità sismica hanno grandi perplessità molti autorevoli geologi” . Chi sono questi geologi? Può fare i nomi?

E’ un dato di fatto che il tracciato del metanodotto (e il sito stesso della centrale) attraversa  i territori più altamente sismici dell’Appennino, correndo in parallelo o intersecando faglie attive.

Così come è un dato di fatto che i metanodotti, nonostante le rassicurazioni della Snam sulla sicurezza degli stessi, continuano ad esplodere da soli, senza la mano dell’uomo, come è successo a Mutignano di Pineto il 6 marzo scorso. Sempre più spesso le cause sono eventi naturali, perfino piccoli smottamenti di terreno.

Perché non si applica il principio di precauzione sancito dalla normativa europea e italiana?

Perché non si è scelto un tracciato, come ha raccomandato la Camera dei Deputati, dove il rischio sismico è molto più basso?

Anche ammettendo, in linea teorica, che sia possibile costruire una centrale di compressione alimentata elettricamente anziché a gas (attualmente non esistono impianti del genere in Italia) ciò significherebbe aver risolto il problema?

Innanzitutto i maggiori oneri di costruzione ( si parla di oltre 20 milioni di euro) e di esercizio verrebbero arbitrariamente scaricati sui cittadini, attraverso le bollette. Ma questo vorrebbe dire che il metanodotto si farà con certezza lungo il tracciato prestabilito, che attraverserà la Valle Peligna per 20 km e la Provincia dell’Aquila per oltre 100 km, con tutti i rischi per l’incolumità pubblica e per l’ambiente, nonché tutte le limitazioni alle varie attività economiche, l’agricoltura innanzitutto, che un simile impianto comporta.

E che dire dell’impatto ambientale e paesaggistico della centrale in un’area posta all’ingresso del Parco nazionale della Majella e corridoio faunistico per l’orso e altri animali protetti?

E’ questo il biglietto da visita che Sulmona offre ai turisti?

12 ettari di terreno agricolo sarebbero persi per sempre, con in più il rischio di trasformare l’area in un secondo nucleo industriale, attirando, quindi, altre attività potenzialmente inquinanti.

A tutto questo va aggiunto che il passaggio di ben 4 tubi di collegamento (di un metro e 20 ciascuno) a ridosso del cimitero, per di più in una zona piena di uliveti e vigneti, metterebbe a serio rischio la sicurezza del luogo sacro e, in futuro, ne impedirebbe ogni possibile ampliamento.

D’Alberto parla di una sorta di “pensiero unico” che nel corso del tempo si sarebbe formato contro il progetto della Snam. Stia certo che nessuno ha coartato la volontà dei politici. Le innumerevoli prese di posizione di contrarietà (deliberazioni, risoluzioni, leggi ecc.) adottate da Comuni, Province, Regioni e anche dal Parlamento, sono il frutto di dibattiti, confronti, analisi e riflessioni che in questi quasi otto anni di lotta sono state sviluppate nei territori interessati da questa mega opera.

Il problema vero è che tutto questo, purtroppo, non ha prodotto risultati. Se siamo ad un passo dall’autorizzazione è perché la “nostra” classe politica dirigente si è piegata, per incapacità o calcolo, alle imposizioni del Governo nazionale, a sua volta braccio operativo della volontà e dei corposi interessi delle multinazionali.

Molte, troppe carriere politiche dipendono dai vertici del Governo e del Partito. E di fronte alla scelta tra difendere il territorio o difendere la propria poltrona, i nostri principali rappresentanti istituzionali non hanno dubbi : scelgono quest’ultima”.

Mario Pizzola
Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona

Un saluto a pugno chiuso

 

pietro ingrao

“Se parliamo di fare il possibile, sono capaci tutti.
Il compito della politica è pensare l’impossibile.
Solo se pensi l’impossibile hai la misura di quello che puoi cambiare”
Pietro Ingrao

rose

Le solenni esequie

 

Raccolta rifiuti ingombranti

10609214_850077811697933_1010646940_nProposta di adozione di un regolamento per il servizio di raccolta a domicilio dei rifiuti ingombranti depositata in data 25.09.2015 al Comune di Navelli al fine di rendere il servizio più efficace, puntuale e funzionale.

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Cittadini beffati

 

ORA BASTA, SMETTETELA DI PRENDERE IN GIRO I CITTADINI!

Comitati cittadini per l’ambiente SulmonaI “nostri” rappresentanti istituzionali, con D’Alfonso in testa, continuano a turlupinare i cittadini spacciando per una mezza vittoria il loro completo fallimento sulla vicenda Snam.  Dopo gli incontri che si sono succeduti, come in una sessione da “brainstorming da brivido”, tirano fuori il contentino, la genialata o meglio la bufala della “centrale ad impatto zero”, sottolineandone l’elevatissimo aggravio di costi aggiuntivi: ma come, la Snam il 12 settembre dello scorso anno in un incontro con il Vice Presidente Lolli ed un Ingegnere di infrastrutture on e off shore, aveva bocciato il progetto del totale passaggio in mare dell’opera proprio per i maggiori costi ed ora è pronta a sostenerli in un impianto che, tra l’altro, non è mai stato realizzato in Italia? Peraltro, tali maggiori costi verrebbero arbitrariamente scaricati sui cittadini attraverso le bollette, essendo un’opera destinata a dare solo profitti alla multinazionale. Anche ammesso che sia possibile realizzare la stravagante idea di una centrale di compressione elettrica anzichè a gas, che soluzione sarebbe? E’ questo l’obiettivo per il quale si sta lottando ormai da quasi otto anni? Chi annuisce e presta il fianco ad un’idea del genere pensa forse che tutti i cittadini hanno l’anello al naso? Si rendono conto, costoro, che accettare la centrale anche fosse “ad impatto zero” (???) significa accettare il metanodotto in territori altamente sismici, come la Valle Peligna e gli Appennini? Significa collocare sotto i nostri piedi una potenziale ed enorme bomba? L’esplosione di Mutignano di Pineto, del marzo scorso, non ha insegnato proprio nulla? Non solo, ma si rendono conto costoro di quale impatto ambientale e paesaggistico avrà un centrale posta all’imbocco del Parco nazionale della Maiella? In una zona agricola, di ben 12 ettari, che di fatto diventerebbe un secondo nucleo industriale, attirando insediamenti simili? Sono consapevoli che lo stesso cimitero di Sulmona è a rischio, con ben 4 tubi paralleli di un metro e 20 ciascuno che passano ad una distanza di circa 300 metri dal luogo sacro? E che, in futuro, per le servitù imposte dall’impianto, non sarà più possibile l’espansione del cimitero stesso? E’ ora di smetterla: abbiate almeno l’umiltà di riconoscere che se la centrale di compressione si farà a Sulmona – come è ormai certo – la colpa è solo della vostra inconsistenza politica. Non possiamo prendercela con la Snam, che punta solo a fare profitti, nè con il Governo nazionale, totalmente asservito agli interessi delle multinazionali del petrolio e del gas. Ma da chi è stato eletto per difendere i sacrosanti diritti del nostro territorio, era lecito aspettarsi che vi sareste battuti a viso aperto e con la schiena dritta, come avevate promesso in tante occasioni e in particolare nella grande assemblea pubblica che proprio un anno fa, il 22 settembre 2014, si è tenuta a Sulmona al Cinema Pacifico. Ma tutte quelle promesse sono state tradite. Col passare delle settimane e dei mesi è apparso sempre più chiaro che il “no” della Regione al devastante progetto della Snam era solo un fatto formale e che la stessa negazione dell’intesa con lo Stato era solo una foglia di fico destinata a coprire il nulla di cui avete dato ampia prova. Nessuna efficace iniziativa a livello politico ed istituzionale. Nessuna vera azione di contrasto, a livello tecnico e legale. Nessuna proposta alternativa rispetto ai diktat congiunto Snam-Governo. Addirittura la Giunta è arrivata a rinnegare le leggi approvate al riguardo dal Consiglio regionale. Quando si rinuncia ad esercitare le proprie prerogative e ci si inchina come fuscelli di fronte alla prepotenza del potere centrale, quando tutti i parlamentari del PD votano obbedienti il decreto “Sblocca-sfascia Italia”, quando non si trova nessun deputato del partito di Governo che si batta per far applicare la risoluzione parlamentare sulla Snam, quando ci si comporta da sudditi e cortigiani (altro che camerieri!) rispetto al “caro leader” che siede a Palazzo Chigi, ci si poteva forse aspettare un risultato diverso da quello che ci viene confezionato e imposto? Prendiamo atto che ormai non ci sono più alibi: chi doveva difendere il territorio ha gettato definitivamente la spugna. Ma almeno abbia la decenza di non continuare ad ingannare i cittadini. Per parte nostra la vicenda non si chiude qui. Con tutti i mezzi legali e democratici continueremo la battaglia contro un “corpo estraneo” che, non solo non porta nulla di positivo, ma rappresenta un pesante fardello per la vita e il futuro della nostra comunità.

Sulmona, 25/09/2015

Comitati cittadini per l’ambiente 

Info: Mario 3339698792 – Giovanna 3284776001
Email: sulmonambiente@gmail.com – sito web: http://sulmonambientewordpress.com/

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#Sharper2015, domani a #Laquila la “Notte Europea dei Ricercatori”

 

 

sharper 2015La Notte Europea dei Ricercatori a Perugia, Ancona e L’Aquila si chiama  SHARPER – Sharing Researchers’ Passions for Excellence and Results.
Un appuntamento che avvicina grande pubblico e mondo della ricerca, una festa in cui intrattenimento e informazione si mescolano e creano attività dedicate a scienza, innovazione e tecnologia e alla passione per la ricerca in genere. SHARPER racconta il desiderio che accomuna ricercatori e cittadini di raggiungere risultati di eccellenza che migliorino la qualità della vita di ognuno. SHARPER racconta le passioni comuni a ricercatori e pubblico e attraverso queste passioni crea un’occasione d’incontro e conoscenza del mondo della ricerca.
La ricerca dell’eccellenza condivisa con tutti i cittadini è il filo conduttore di un nutrito programma di appuntamenti divulgativi che contemporaneamente di svolgeranno in tre città con collegamenti al mondo italiano e internazionale della ricerca.
Un insieme di spettacoli, incontri e caffè scientifici, performance tra arte e scienza, giochi di ruolo e appuntamenti conviviali animati da ricercatori ed esperti comunicatori.

SHARPER è un progetto interregionale che coinvolge tre città: Perugia, Ancona e L’Aquila dove si svolgeranno attività partire dal pomeriggio del 25 settembre 2015 fino a tarda notte.

L’evento si rivolge a tutti i cittadini che grazie a SHARPER hanno l’occasione  di confrontarsi con le sfide dell’innovazione e l’impatto della ricerca sulla società. SHARPER si rivolge inoltre ai giovani studenti appassionati di scienza e tecnologia che desiderano conoscere il mondo della ricerca come possibile percorso professionale.

SHARPER è un progetto europeo cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro delle  Azioni Marie Curie del programma Horizon 2020 ed è uno dei cinque progetti selezionati in Italia dalla Commissione.  È coordinato da Psiquadro, che ha come partner lUniversità degli Studi di Perugia, l’Università Politecnica delle Marche, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso – INFN e Observa Scienza e Società.

L’iniziativa si svolge con la collaborazione e il supporto di istituzioni nazionali e locali convinte dell’importanza che la ricerca può avere per lo sviluppo territoriale e per la crescita dell’intero Paese.

Il programma

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Il senso dei luoghi

 

Le porte aperte incutono rispetto, si fatica a entrare in case dove ancora aleggia la vita, dove le persone sembrano essersi allontanate solo per un attimo. Senti come aggirarsi gli spiriti dei defunti.
Le porte chiuse con le tavole inchiodate ti danno la sensazione di un possibile ritorno dei proprietari delle case. Vedi la natura che lentamente trionfa nella forma di una pianta di fico, e le costruzioni che lentamente cedono, ma i giochi non sono ancora fatti.
Basterebbe un rinsavimento di qualcuno e quelle case tornerebbero abitabili”.
(Il senso dei luoghi. Memoria e storia dei paesi abbandonati)

Domani al via la Festa dell’Unità a L’Aquila

festa dell'unità l'aquila concertiPROGRAMMA

MERCOLEDÌ 16 settembre

ore 16.00 – apertura “Villaggio Festa”
ore 18.00 – Auditorium del Parco – “PROGETTO L’AQUILA”: confronto tra volti e voci della città, a evidenziare la portata e la valenza collettiva del percorso “Progetto L’Aquila” oltre che la possibilità, da considerare un valore, di ricevere contribuiti da esperienze e personalità che sono rimasti in questi anni fuori dal circuito della politica tradizionale e del centrosinistra in particolare.
ore 22.00 – Area concerti – AREA765 in concerto
ore 00.00 – Area discoteca – Discoteca

GIOVEDÌ 17 settembre

ore 18.00 – Area dibattiti – Nella seconda giornata verrà affrontato un tema di grande attualità come quello dei migranti, dell’accoglienza nei confronti dei rifugiati e delle politiche dei flussi migratori. Esperienze concrete a confronto, da Lampedusa sino all’Aquila, e una riflessione più ampia non solo sui rifugiati ma anche sui migranti “economici” come ricchezza e non come problema.
ore 22.00 – Area concerti – NOBRAINO in concerto
ore 00.00 – Area discoteca – Discoteca

VENERDÌ 18 settembre

ore 18.00 – Area dibattiti – Il 18 settembre sarà la volta del dibattito sulla cultura, considerando in tutta la sua ampiezza la strategicità di un settore per la crescita dell’economia della città oltre che per il suo sviluppo. Nel corso di questo dibattito verrà presentato anche il progetto di legge di istituzione dell’Abruzzo Film Commission, frutto di un lavoro del Pd dell’Aquila e del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, che interverrà assieme al segretario del Pd Stefano Albano, al presidente della Cineteca nazionale Gabriele Antinolfi, al direttore artistico del Tsa Alessandro D’Alatri e ai rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni culturali abruzzesi.
ore 20.30 – Area dibattiti – MATTIA FERELLA in concerto
ore 22.00 – Area concerti – LEVANTE in concerto
ore 00.00 – Area discoteca – Discoteca

SABATO 19 settembre

ore 18.00 – Area dibattiti – Nel quarto incontro si parlerà di ricostruzione economica, con speciale attenzione alla partita dei fondi del cosiddetto quattro per cento per le attività economiche del cratere.
ore 22.00 – Area concerti – NADA in concerto
ore 00.00 – Area discoteca – Discoteca

Dove sono i politici?

“ARRIVA LA CENTRALE SNAM NEL SILENZIO COMPLICE E VILE DELLA POLITICA E DELLE ISTITUZIONI”

politica bla blaLunedì 14 settembre, sono stati convocati a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune e, con ogni probabilità, il Governo Renzi comunicherà la decisione di autorizzare la costruzione della centrale di compressione Snam a Sulmona. Questa data è scaturita dalla riunione del 20 luglio scorso in cui, per la prima volta, il Presidente D’Alfonso ha partecipato alla convocazione presso la PCM. Nel frattempo avrebbero dovuto aver luogo due incontri, tra Regione Abruzzo e Snam, al fine di individuare una eventuale localizzazione alternativa rispetto a Case Pente di Sulmona.

Ma dal 20 luglio ad oggi, sulla questione è sceso un blackout totale. Non sappiamo nè se gli incontri ci sono stati e cosa ne sia scaturito, nè se la Regione ha avanzato qualche proposta. I cittadini sono stati tenuti all’oscuro di tutto e nessuna delle condizioni da noi evidenziate risulta realizzata, come la condivisione con il territorio della proposta alternativa, la riunificazione dei procedimenti autorizzativi di centrale e metanodotto,  l’individuazione della soluzione alternativa al di fuori della dorsale appenninica, l’istituzione di un tavolo tecnico che possa lavorare sul problema per almeno 6 mesi. Nulla!

Cosa si nasconde dietro il silenzio dei rappresentanti politici ed istituzionali? Forse la riservatezza per una soluzione che, come un coniglio dal cilindro, il giocoliere D’Alfonso tirerà fuori lunedì 14 oppure, come noi purtroppo temiamo, questo silenzio imbarazzante copre l’assoluto vuoto di iniziative esprimendo l’evidente inadeguatezza ed incapacità della “nostra” classe politica?

Eppure, quanto al nostro territorio, non si può dire che esso sia scarsamente rappresentato: dove sono il Sindaco di Sulmona, la Parlamentare, il Presidente della Provincia e il Consigliere regionale? Dove si son fatti “teletrasportare” pur di eludere la questione Snam? Aspettano, come stanno facendo, che Renzi imponga le sue decisioni per poi, magari, sostenere persino che hanno fatto tutto il possibile per evitare questo scempio al territorio!

La verità è che la vicenda Snam è stata cancellata dall’agenda politica di tutti questi personaggi, che da tempo hanno rinunciato a combattere contro il governo nazionale, sostenitore della multinazionale e del suo scellerato progetto. Tutti, disciplinatamente,  seguono la “consegna” del Presidente D’Alfonso: non disturbare il timoniere Renzi.

Del resto, lui per primo ne ha dato l’esempio. Il 25 agosto scorso, a l’Aquila, il Governatore della Regione si è dato molto da fare nell’elogiare  il Presidente del Consiglio al quale ha presentato, diverse richieste, ma è stato molto attento a non toccare temi che avrebbero potuto turbare l’idillio col “capo”. Così nessun  riferimento esplicito è stato fatto alle problematiche ambientali dell’Abruzzo da D’Alfonso, che si è guardato bene dal fare anche solo un accenno a temi come il metanodotto con la centrale Snam e le trivellazioni in Adriatico.

Cosa dobbiamo aspettarci di diverso e di più da chi aveva pomposamente dichiarato che mai sarebbe diventato il cameriere dello Stato e che, di fronte al nuovo “Re”, che sta smantellando le garanzie costituzionali e svuotando la democrazia nel nostro Paese, si comporta come un vassallo?

Sulmona, 11/9/2015

Comitati cittadini per l’ambiente

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Non è un film

 

Anche a L’Aquila, come a Venezia, Genova, Milano, Roma, Catania, Torino è arrivato il momento di decidere da che parte stare.
L’Aquila organizza una marcia, che avverrà quasi in contemporanea all’evento organizzato a Venezia, l’11 settembre 2015 alle ore 17.30 dalla Villa Comunale alla Prefettura.

Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:
1) certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2) accoglienza degna e rispettosa per tutti
3) chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4) creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.
Perché la storia appartenga alle donne e agli uomini scalzi e al nostro camminare insieme.

E’ vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21° secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.
La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.

Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.

Le prime adesioni: Emergency L’Aquila, Comitato Territoriale Arci L’Aquila, CGIL L’Aquila, Appello per L’Aquila, Circolo ARCI Querencia, Unione degli Studenti e Unione degli Universitari L’Aquila, Associazione L’Aquila Città Futura, Amnesty International L’Aquila, Studenti Indipendenti, Bibliobus

L’appuntamento è dunque presso la Villa Comunale alle 17.30
per marciare tutti insieme scalzi verso la Prefettura.

Navelli, convocazione consiglio comunale

 

comune navelli stemmaE’ stato convocato in seduta straordinaria, nella sala polifunzionale “G. Santucci”, in prima convocazione, per le ore 18.00 di domani giovedì 10 settembre 2015, ed in seconda convocazione per le ore 18.00 del giorno sabato 12 settembre 2015, il Consiglio comunale per trattare gli argomenti di cui al seguente

ORDINE DEL GIORNO:

  1. Approvazione dei verbali della seduta precedente del 30.07.2015
  2. Esame del programma di mandato e delle proposte integrative relative allo stesso, ai sensi dell’art. 42 comma 3 del D.Lgs. 267/2000 e dell’art. 53 comma 3 dello Statuto comunale.

Priorità a disoccupati, studenti e cittadini a basso reddito

Nomina scrutatori Proposta di nomina prioritaria di disoccupati, studenti e cittadini a basso reddito come scrutatori alle prossime consultazioni elettorali depositata in data odierna al Comune di Navelli.

Leggi le altre proposte qui

 

Il Jazz Italiano per L’Aquila

jazzDOMENICA 6 SETTEMBRE 2015,
CENTRO STORICO DELLA CITTA’ DELL’AQUILA

BASILICA DI SAN BERNARDINO

13:00 Enrico Zanisi Solo
pianoforte

13:45 Michele Di Toro Solo
pianoforte

14:30 Dino Rubino Solo
pianoforte

15:15 Alessandro Lanzoni Solo
pianoforte

16:00 Dado Moroni Solo
pianoforte

16:45 Stefano Battaglia Solo
pianoforte

CHIOSTRO EX CONVENTO DI SAN DOMENICO

12:00 Big Band del Conservatorio dell’Aquiladiretta da Massimiliano Caporale; ospite Gianluca Caporale

13:30 OJP – orchestra Jazz Parthenopeadi Pino Jodice e Giuliana Soscia / “Progetto Megaride”

16:00 Orchestra Jazz del Veneto diretta da Maurizio Camardi

17:00 Civica orchestra Jazz di Milano diretta da Enrico intra

18:00 Siena Jazz University orchestra diretta da Roberto Spadoni

19:00 Orchestra Jazz della Sardegna diretta da Bruno Tommaso; con Martina Grossi

Continua a leggere “Il Jazz Italiano per L’Aquila”

Testimonial di Navelli!

 

Volevate sapere quale fosse la mia prossima proposta al Comune? Ebbene, eccovi accontentati. 

Nominare a testimonial questa splendida fotomodella freelance ed aspirante attrice abruzzese nonché conferirle (e perché no?) la cittadinanza onoraria per aver decisamente “rivitalizzato”, seppure per una notte sola, il centro storico di un paesino, a suo dire, abbandonato.

Simone Morana Cyla Official Blog

Blog ufficiale dell'artista digitale Simone Morana Cyla.

Il colibrì

L'Economia e la Politica alla portata di tutti

STYLE REVEAL

Beauty, fashion and lifestyle blog.

Simple Ula

I want to be rich. Rich in love, rich in health, rich in laughter, rich in adventure and rich in knowledge. You?

Il Blog di GIOVANNI MAINATO

Non amo che le rose che non coglietti

Mela Kiwi Limone

piccole pillole quotidiane

PointofView

by Riccardo Moschetti

MetropoliZ blog

uno sguardo sulle Arti, sulla Disabilità, sulla Dipendenza e sul Disagio Sociale 🎷🎬♿🚬

Autoscatto

Dalla mia cameretta, scrivo di vita, televisione e cose

parloditeognigiorno

La letteratura dà notizie che restano sempre d'attualità (Ezra Pound)

di Ruderi e di Scrittura

il blog di storia e tradizioni popolari di Gaetano Barreca

PER I DIRITTI SOCIALI E AMBIENTALI

stop devastazione e saccheggio dei territori

The art of being an artist

"Tutto è relativo."

I racconti di Riccardo Bianco

Non arrenderti... Un giorno sarai Re

laviadelragano

Ogni uomo è in grado di rivoluzionare il mondo e deve saperlo il prima possibile.

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