“Il Ministro Costa fissi subito l’incontro sulla questione #Snam” #gasdotto

I Comitati, che da molti anni si oppongono al metanodotto “Rete Adriatica” e alla centrale Snam di Sulmona, hanno inviato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa un memorandum con cui sollecitano la urgente convocazione di un incontro per affrontare le tante questioni aperte del problema.

Una rappresentanza dei Comitati aveva avuto modo di parlare con il Ministro in occasione della sua visita alla mega discarica di Bussi prima delle elezioni regionali e, in quella circostanza, il Ministro aveva assicurato che presto ci sarebbe stato un incontro ma, a tutt’oggi, nonostante i ripetuti tentativi di concretizzare quanto richiesto, nulla è avvenuto.

La lettera inviata al Ministro è firmata dal Coordinamento No Hub del Gas, Comitato No Tubo (Abruzzo, Marche e Umbria), G.R.I.G. – Gruppo d’Intervento Giuridico -, Comitati Cittadini per l’ambiente, Orsa Pro Natura Peligna, Medici per l’Ambiente Valle Peligna, Collettivo AltreMenti Valle Peligna e Collettivo Studentesco Sulmona.

Dopo aver messo in rilievo che l’Italia non ha bisogno di nuovi gasdotti e di nuovi stoccaggi in quanto gli attuali metanodotti di importazione sono già sovrabbondanti rispetto ai consumi interni, i Comitati ripercorrono il lungo iter autorizzativo dell’opera evidenziandone le diverse e gravi anomalie, tra cui: la palese inadeguatezza degli studi alla base del progetto, in particolare per quanto attiene agli aspetti sismici; la mancata Valutazione Ambientale Strategica; l’illimitata validità della Valutazione d’Impatto Ambientale in contrasto con le Direttive comunitarie; l’arbitrario sdoppiamento delle procedure, una per la centrale e l’altra per il metanodotto.

Le richieste dei Comitati al Ministro Costa sono cinque e precisamente:

  • che le scelte dell’Italia vengano uniformate ad una politica energetica basata prioritariamente sull’incremento delle fonti energetiche rinnovabili e sull’abbandono delle fonti fossili, tenendo anche conto che l’obiettivo di trasformare il nostro Paese in un hub europeo del gas appare sempre più insostenibile sul piano economico, ambientale e sociale;
  • che venga effettuata una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale: quella in vigore, che risale a ben otto anni fa e non tiene conto dell’evoluzione dell’ambiente e delle conoscenze scientifiche, come prescrivono le norme europee;
  • che venga effettuata, sulla Rete Nazionale gasdotti (della quale fa parte il metanodotto “Rete Adriatica”), la necessaria Valutazione Ambientale Strategica;
  • che venga dichiarata la improcedibilità delle decisioni prese in sede di Conferenza di Servizi per le misurazioni della qualità dell’aria in relazione alla centrale di compressione in quanto esse non sono basate su criteri rigorosamente scientifici;.
  • che non venga concessa l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’esercizio della centrale di compressione richiesta dalla Snam nei giorni scorsi.

I Comitati restano in attesa della convocazione dell’incontro ed auspicano che anche i rappresentanti istituzionali del territorio assumano specifiche iniziative affinché quanto richiesto trovi concretizzazione senza ulteriori indugi.

Sulmona, 3 aprile 2019

Comitati Cittadini per l’ambiente

Domani tappa a #Navelli della Carovana No Hub del Gas #NoSnam

Verso #Sulmona21Aprile

La Carovana aquilana No Hub del Gas: da Montereale a Navelli per dire no alla Snam

C’è anche il comprensorio aquilano e la città capoluogo nei percorsi della Carovana No Hub del Gas, iniziativa itinerante in vista della manifestazione del 21 aprile a Sulmona (L’Aquila).

Lo scopo è contrastare il tentativo di fare dell’Abruzzo e dell’Adriatico un distretto minerario nell’ambito dell’assurdo progetto di trasformare l’Italia in un “Hub del Gas” europeo. All’interno di questo folle progetto si inserisce anche l’attraversamento sull’Appennino del gasdotto della Snam, al quale da tempo si oppongono tante comunità dell’Abruzzo interno. Per questo è stata indetta per il prossimo 21 aprile una manifestazione a Sulmona, nella città dove la Snam ha ricevuto l’autorizzazione a costruire una centrale a compressione che fungerebbe da “spinta” del gas verso il Centro e il Nord Italia.

Il gasdotto, come è noto, attraversa tutti gli epicentri dei devastanti terremoti degli ultimi anni in Italia: da L’Aquila a Amatrice, passando per Colfiorito e Norcia. Nel comprensorio aquilano gli attivisti e le attiviste di Hub del Gas hanno previsto l’attraversamento di una carovana che, a piedi e in bicicletta, organizza incontri informativi sull’inutile, dannosa e pericolosa infrastruttura progettata da Snam, con lo scopo di informare la popolazione e far crescere la mobilitazione.

La carovana aquilana No Snam ha avuto la sua anteprima sabato 7 aprile a Montereale, dove è stato organizzato un incontro pubblico alla presenza del sindaco. Lo scorso 10 aprile è partita la vera e propria carovana da Pizzoli per poi proseguire l’11 aprile per L’Aquila, dove c’è stata un’assemblea pubblica a Palazzo Fibbioni. Oggi 12 aprile è stata la volta di San Demetrio ne’ Vestini mentre domani 13 aprile ore 17:30 la carovana arriverà nell’aula consiliare di Navelli. In ogni tappa si tengono assemblee popolari con le comunità coinvolte, con lo scopo di informare le popolazioni sulla follia di Snam e dell’Abruzzo come regione hub del gas. Da Navelli la carovana proseguirà fino a Popoli e poi a Sulmona, dove tutti i percorsi – che vedranno coinvolte ben quattro regioni – confluiranno in vista della manifestazione del 21 aprile.

Per informazioni, per partecipare attivamente al percorso di mobilitazione e per informarsi sull’inutilità, la dannosità e la pericolosità del gasdotto Snam è possibile contattare il coordinamento No Hub del Gas dell’Aquila attraverso le pagine facebook No Hub del Gas Abruzzo e No Snam L’Aquila, e al numero 320.2827556.

 

Navelli, convocato consiglio comunale

E’ stato convocato in seduta ordinaria, nella nuova sede comunale di Via Pereto n. 2, in prima convocazione, per le ore 18.30 di oggi giovedì 8 marzo 2018 ed, in seconda convocazione, per le ore 18.30 del giorno venerdì 9 marzo 2018, il Consiglio comunale per trattare gli argomenti di cui al seguente

ORDINE DEL GIORNO:

  1. Approvazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) periodo 2018/2020 (Art. 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000)
  2. Approvazione del Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 (Art. 151, D.Lgs. n. 267/2000 e art. 10, D.Lgs n. 118/2011)
  3. Accordo d’Intesa tra i Comuni di Capestrano, Navelli e Collepietro per la gestione associata del servizio di segreteria comunale
  4. Scioglimento convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Montereale, Navelli e Collepietro
  5. Approvazione convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Capestrano, Navelli e Collepietro
  6. Adesione alla Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Comuni Terre dei Peligni e delega alla Giunta comunale per l’approvazione della relativa convenzione
  7. Approvazione Regolamento comunale per la gestione delle sponsorizzazioni.

Assemblea regionale sulla vertenza #Snam/#Abruzzo hub del gas #gasdotto

Lo scorso 22 dicembre il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione alla costruzione di una centrale di compressione e spinta a Sulmona, opera compresa nel progetto del megagasdotto Snam “Rete Adriatica”.

È solo l’ultima di diverse decisioni governative che riguardano infrastrutture del gas in Abruzzo e nelle regioni limitrofe sotto costante attacco con proposte di ampliamento di infrastrutture esistenti, come lo stoccaggio di “Fiume Treste” a Cupello e del relativo gasdotto San Salvo – Biccari, oppure di nuovi progetti come lo stoccaggio di San Martino sulla Marrucina in provincia di Chieti e quello al confine con le Marche a San Benedetto del Tronto, ai due nuovi gasdotti Larino-Chieti e Teramo – San Marco fino ad arrivare al progetto di estrazione del gas a Bomba proprio a ridosso dell’omonima diga.

Tutti questi progetti insieme alla “Rete Adriatica” e alla centrale di compressione a Sulmona, fanno parte di un’unica grande opera: la trasformazione dell’Abruzzo in un tassello dell’hub italiano del gas. La “Rete Adriatica” attraversa l’Appennino centrale, l’area più altamente sismica dell’Italia, interessando anche diversi Comuni colpiti dagli ultimi terremoti dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria, tra i quali l’Aquila e la sua provincia che ne sono coinvolti per circa 103 km.

In questi anni attorno a questi progetti si sono sviluppate tante lotte e mobilitazioni, che spesso hanno portato gli Enti Istituzionali, quali rappresentanti dei cittadini, ad esprimere la propria contrarietà all’opera.

Nonostante i rischi legati alla sismicità, alla possibilità di incidenti e alle gravi conseguenze sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sull’economia derivanti dalla costruzione di queste opere, il Governo ha voltato le spalle ai territori schierandosi dalla parte delle grandi aziende energetiche e calpestando la volontà democratica delle istituzioni locali, dei cittadini abruzzesi e delle regioni limitrofe.

L’Hub del gas è una grande opera inutile e imposta: auspichiamo che le singole vertenze formino un fronte unitario di lotta con una mobilitazione più ampia: serve la costruzione di una rete tra le tante realtà abruzzesi e delle regioni limitrofe impegnate nella difesa dei territori.

L’Abruzzo rischia di diventare servitù di passaggio del metano verso i paesi del Nord Europa e la sua storica vocazione di Regione verde d’Europa, turistica, agricola, dallo straordinario patrimonio ambientale, essere compromesso in maniera irreversibile. Per le lobby economiche l’hub sarà fonte di profitti, mentre i rischi, i danni ed i costi saranno riversati sulle popolazioni.

Vogliamo salvaguardare il nostro territorio, valorizzandone le potenzialità e promuovendo una nuova visione di economia e società, sostenibile ecologicamente e inclusiva socialmente. Il tempo delle energie fossili è finito e, mentre il cambiamento climatico e la crisi ecologica minacciano la vita umana sul pianeta, la nostra mobilitazione reca in grembo il futuro di tutti.

Per questi motivi chiamiamo a raccolta cittadini, istituzioni, movimenti, reti e spazi sociali, associazioni, organizzazioni sindacali, realtà politiche della Regione Abruzzo e delle regioni limitrofe ad intervenire all’assemblea pubblica che abbiamo convocato per sabato 3 febbraio alle ore 17:00 presso il salone S.Pietro Celestino V della Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice.

Partecipiamo e coinvolgiamo, per la difesa dei nostri territori e del nostro diritto ad abitarli!

Sulmona, 1 febbraio 2018

Comitati cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Collettivo Studentesco Sulmona

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20 Gennaio, San Sebastiano Martire

INNO

Di Cristo illustre martire
o grande Sebastiano
distendi la tua mano
sul popol tuo fedel.

Gran Protettore noi t’invochiamo
a te doniamo i nostri cuor. (2v)

O Protettor potente
dacci tu forza e aiuto
fà che la fede avida
risplenda in ogni cuor.
Rit.

Proteggi tu Navelli
o grande Protettore
donaci pace e amore
ed ogni ben dal ciel.
Rit.

In questo mondo infido
spegni d’orror la face
torna a brillar la pace
la pace del Signor.
Rit.

Il popolo festante
ti dona preci e fiori
proteggi i nostri cuori
mostra la via del ciel. Rit.
 

Contro progetto #metanodotto #Snam

Proposta di sostegno formale al ricorso del Comune di Sulmona al tribunale amministrativo regionale del Lazio avverso la deliberazione del Consiglio dei Ministri favorevole alla realizzazione della centrale di compressione gas Snam in località “Case Pente”, sia che esso prenda la forma di un ricorso unitario che di un ricorso cosiddetto “ad adiuvandum”, al fine di impedire l’attuazione di un progetto dalle conseguenze negative sull’ambiente, lo sviluppo, la salute e l’incolumità dei nostri concittadini, dimostrando in tal modo l’unitarietà di un intero territorio in questa battaglia di certo non facile nonché la propria contrarietà nei fatti.

Leggi le altre proposte qui


 

 

Su #rincari #pedaggi #autostrade A24 e A25 il #Pd aquilano

Il Partito democratico dell’Aquila, con i suoi dirigenti e i suoi amministratori, ritiene prioritaria e irrinunciabile la discussione sulla questione dell’insopportabile aumento dei pedaggi delle autostrade A24 e A25, a maggior ragione alla luce dell’esito dell’incontro con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dopo la chiusura pubblicamente esplicitata da Strada dei Parchi.
Gli aumenti di oltre il 12 per cento entrati in vigore a partire dal primo gennaio 2018, sommati ai costi di transito già alti e ben superiori alla media nazionale richiesti su dette autostrade prima di tale data, rischiano di costituire un macigno per la sostenibilità dello sviluppo di aree già messe a dura a prova negli ultimi anni da un impressionante serie di calamità naturali e una pietra tombale per la possibilità di crescita non solo delle aree interne ma di tutto l’Abruzzo.
Per questo il Pd aquilano, fedele all’impostazione che già dal 2009 ha posto come prima e assoluta esigenza la difesa delle esigenze e del vocazioni del proprio territorio di riferimento, avanza al Governo le richieste di sospendere nell’immediato gli aumenti citati e di predisporre da subito un meccanismo che attenui l’impatto dei costi di transito sull’A24 e A25 sulle categorie e i soggetti che ne sono più colpiti, ovvero chi le percorre abitualmente per ragioni di lavoro e di studio.
Queste sono le prime formali richieste, base di una discussione che il Pd aquilano intende porre all’attenzione dei decisori nazionali, discussione che dovrà avere come approdo un recupero della sostenibilità di fruizione delle autostrade A24 e A25. Per questo obiettivo verrà anche ricercata la sinergia con altre iniziative in corso, essendo diffuso a tutto il territorio, ai cittadini, ai sindacati, alla categorie produttive e agli stakeholder l’interesse che la discussione abbia esito positivo.
Il primo passo sarà la presentazione come base di discussione di un unico testo di risoluzione, già depositato in Consiglio regionale dal presidente della Commissione Infrastrutture Pierpaolo Pietrucci, che verrà depositato dai rappresentati del partito anche in Consiglio provinciale e nei Consigli comunali del comprensorio aquilano, con l’invito che negli altri territori regionali si faccia altrettanto.
Il testo della risoluzione avanza le richieste citate di sospensione degli aumenti (nello specifico si propone il limite di aumento del 2 per cento a partire dall’anno in corso) e il trattamento convenzionato per coloro che sono maggiormente colpiti dall’attuale adeguamento tariffario, oltre che, con effetti nel medio e nel lungo termine: l’elaborazione di un nuovo piano di lavori in cui la Regione Abruzzo partecipi al controllo dei punti contrattuali, così come richiesto anche dalla Regione Lazio, interessata alla tratta; una modifica legislativa, al termine del contratto in vigore, che ridefinisca i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi, garantendo una tariffa adeguata ad un’area interna svantaggiata, con criteri di composizione delle tariffe a carico della fiscalità generale e non degli utenti; la verifica della fattibilità per riportare la gestione delle autostrade A24 e A25 nei pieni poteri dell’attuale Concedente pubblico (A.N.A.S.); la massima concertazione con la Regione Lazio, con i Sindaci del territorio interregionale interessato, con le sigle sindacali, e con tutti gli attori istituzionali del territorio per fare fronte comune nella soluzione del problema.

Stefano Albano, segretario Partito Democratico L’Aquila
Tommaso Ciancarella, responsabile Politiche Città territorio Pd L’Aquila
Iside Di Martino, sindaco di Cagnano Amiterno
Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio
Antonello Gialloreto, sindaco di Poggio Picenze
Paolo Eusani, sindaco di Prata d’Ansidonia
Fabio Camilli, sindaco di Acciano
Pietro Salutari, sindaco Castelvecchio Subequo
Marco Giusti, sindaco di Scoppito
Giacomo Carnicelli, sindaco di Torinimparte
Francesco di Paolo, sindaco di Barisciano
Luciano Mucciante, sindaco di Castel del Monte
Stefano Coletta, segretario Partito Democratico Castel del Monte
Fabrizio Sciarra, segretario Partito Democratico Cagnano
Gaetano Cantalini, segretario Partito Democratico Navelli
Roberto Ioannucci, segretario Partito Democratico Pizzoli
Lucio Tatananni, segretario Partito Democratico Poggio Picenze
Valentina Raparelli, segretario Partito Democratico Scoppito
Giuseppe Spagnoli, segretario Partito Democratico Tornimparte
Clementina Colantonio, segretario Partito Democratico Villa Santa Lucia
Francesco Di Marco, segretario circolo Partito Democratico “Lo Zafferano”
Mauro di Ciccio
Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale

“Tradimento!!!”

A pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, il Governo Gentiloni sferra un colpo micidiale al nostro territorio e ai suoi abitanti: l’autorizzazione alla costruzione della centrale di compressione e spinta, parte del progetto “Rete Adriatica”, un mega tubo di 687 Km. Il provvedimento autorizzativo arriva dopo dieci gg. dall’assemblea pubblica all’aula consiliare con il geologo Francesco Aucone che aveva evidenziato i dati sottostimati da parte della Snam per quanto attiene il rischio sismico e in coincidenza della tappa in città della carovana nazionale No Tap. (T.A.P. è l’opera infrastrutturale collegata alla “Rete Adriatica”). Tale scellerata decisione, come tutto il progetto della Snam che attraversa le aree più altamente sismiche dell’Appennino Centrale, ci lascia sconcertati e ci chiediamo cosa sia realmente accaduto che ha portato il Governo Gentiloni, a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, a colpire alle spalle un territorio che i “Piani alti” della politica da tempo hanno deciso di isolare con spoliazioni di servizi primari come l’Ospedale, il Tribunale, la Polfer…Ricordate la definizione di Sulmona della Snam nell’incontro con il Presidente della Regione Abruzzo? “Area marginale circondata da anonime montagne” La considerammo un affronto come oggi, alla stessa stregua, consideriamo “il regalo di Natale” che il Governo Gentiloni ha fatto a questa città e alla Valle Peligna tutta.

Questo impianto, insieme al metanodotto, ci impone una pesante servitù senza nessun vantaggio, ma solo costi in termini di impoverimento, vanificando gli sforzi di coloro che, attraverso lo sviluppo di una agricoltura tipica, la valorizzazione dell’artigianato, la micro ricettività diffusa, il commercio, stanno cercando di far fronte ad una crisi economica che ci attanaglia da tempo. Un’opera che abbiamo sempre definito inutile sia sotto il profilo sociale che economico: avrà come conseguenza la devastazione ambientale e l’infrastruttura sarà pagata in bolletta da tutti i cittadini che dovranno farsene carico per consentire alla Snam di fare profitti sulla nostra pelle.

Oltre al danno ambientale ed economico, c’è il rischio per la nostra incolumità (siamo in zona sismica 1), in caso di sisma o di incidente come già è accaduto (esplosioni di metanodotti e centrali di compressione).

Una “strenna” , la centrale di compressione, che si insedierà con tutto il suo carico di 162 tonnellate annue di monossido di carbonio e ossidi di azoto con danni per la nostra salute.

Ai nostri rappresentanti istituzionali ai vari livelli (Sindaci, Presidente della Provincia, Assessore alle Aree Interne, Presidente della Regione, Parlamentari) chiediamo di mettere in campo una azione forte nei confronti di questo Governo: ora è il momento di dimostrare di essere dalla parte dei cittadini, senza titubanze e con la schiena dritta, così come chiediamo e chiederemo ai candidati alle prossime elezioni politiche, una presa di posizione netta ed inequivocabile di contrarietà al progetto e all’autorizzazione alla centrale da parte del Governo, che deve coinvolgere anche i loro partiti e i loro candidati premier. Basta con posizioni personali di vicinanza a questo territorio, ma che in realtà sostengono le maggioranze che vogliono realizzare l’opera contro la volontà dei cittadini.

Al Governo Gentiloni e al suo partito che ringraziamo sentitamente per essersi ricordato di questo territorio prima di andare via e chiudere la porta, diciamo che la democrazia è stata calpestata, la volontà popolare schiacciata e le deliberazioni unanimi approvate dai vari Enti Istituzionali considerate come carta straccia.

Ai cittadini, invece, rammentiamo che hanno sempre due strumenti formidabili: la partecipazione popolare e il voto. Dentro la cabina elettorale ricordatevi di chi decide per il vostro futuro e quello dei vostri figli in maniera arrogante e antidemocratica!

Sulmona, 23/12/2017

Comitati cittadini per l’ambiente

AltreMenti Valle Peligna

Riapre la Chiesa di S. Sebastiano «ma ci sono opere da terminare»

Appello da Navelli 

NAVELLI. Domenica avrà luogo a Navelli la cerimonia di riapertura al culto della chiesa parrocchiale di San Sebastiano dopo i lavori di consolidamento e di restauro post-sisma.
Gaetano Cantalini, priore dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento che ha la propria sede all’interno della parrocchiale, esprime «insieme ovviamente alla gioia per un evento atteso da ben oltre otto anni e mezzo, anche una certa preoccupazione dovuta al fatto che mancano diversi lavori. In particolare», prosegue, «c’è ancora da fare tutto il restauro dell’apparato decorativo interno all’oratorio della confraternita che risulta parecchio danneggiato a seguito delle profonde lesioni riportate alle cupole oltre che per le successive infiltrazioni di acqua piovana».
«Voglio pertanto sperare», aggiunge il priore, «che una volta riconsegnata la chiesa questi ulteriori interventi, tanto utili quanto necessari a restituire al luogo la dignità che merita, non cadano nel dimenticatoio, come spesso accade purtroppo, ma vengano eseguiti il più presto possibile in modo da riportare integralmente al suo originario splendore un bene a cui la comunità di Navelli è da sempre molto legata».

Sorgente: Riapre la chiesa di S. Sebastiano «Ma ci sono opere da terminare» – L’Aquila – Il Centro

Leggi pure:

#Gasdotto #Snam, assemblea pubblica dei Comitati e AltreMenti a #Sulmona #Laquila

I Comitati Cittadini per l’ambiente ed il Collettivo AltreMenti Valle Peligna, comunicano che il Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna, in rappresentanza delle associazioni ecologiste elencate in calce, ha inoltrato in data odierna, (come si evince nel comunicato stampa allegato), una perizia tecnica redatta dal geologo dott. Francesco Aucone relativa al gasdotto Sulmona-Foligno e centrale di compressione.

Comunicano, altresì, che il dott. Aucone interverrà nella pubblica assemblea indetta dai Comitati Cittadini e da AltreMenti.

Giovedi 14 dicembre alle ore 17,00 presso la sala della Comunità Montana Peligna.

In quella occasione il geologo esporrà le sue note critiche alla valutazione del rischio sismico contenute nello Studio d’Impatto Ambientale – S.I.A. – presentato dalla Snam.

Data l’importanza del tema trattato e concernente una battaglia civile e democratica che si sta conducendo da dieci anni, l’invito a partecipare è rivolto non solo ai cittadini, ma a tutti i rappresentanti istituzionali ai vari livelli che hanno il dovere di tutelare e difendere territori e popolazioni.

Di seguito il comunicato stampa del Gruppo d’Intervento Giuridico Grig Sardegna

Sulmona, 7 dicembre 2017

Comitati Cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Basta con il gasdotto dei terremoti!

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno inoltrato (7 dicembre 2017) una specifica istanza accompagnata da perizia tecnica redatta dal dott. geol. Francesco Aucone “Note critiche alla valutazione del rischio sismico stimato da SNAM PROGETTI e inerente al ‘Metanodotto Sulmona -Foligno DN 1200 mm (48″) P=75 bar e Centrale di compressione di Sulmona’” relativa all’omonimo tronco del progetto di gasdotto “Rete Adriatica”.

In precedenza era stata inviata (22 ottobre 2017) analoga istanza accompagnata dalla perizia tecnica “Note critiche allo Studio d’Impatto Ambientale redatto da SNAMPROGETTI ed inerente al ‘Metanodotto Foligno-Sestino (SPC. LA-E-83015)’ sezione III – Caratterizzazione della sismicità”, relativa al tronco umbro-marchigiano del medesimo progetto di gasdotto.

Sono stati coinvolti il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni, il Ministro dell’ambiente Gianluca Galletti, il Ministro per i beni e attività culturali Dario Franceschini, il Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.

Nel caso specifico, il Professionista, in seguito all’analisi del rischio sismico condotta da SNAM PROGETTI sul tronco Sulmona-Foligno, così ha concluso:

  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica, sia nelle procedure (utilizzo inadeguato della PGA) che nei livelli energetici sismici presi in considerazione (PGA utilizzate più basse dei livelli di accelerazione registrati sul territorio in occasione degli eventi sismici storici recenti);
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione”.

In precedenza, dopo approfondita analisi dello studio di impatto ambientale (SIA) relativo al tronco Foligno-Sestino, così aveva concluso:

“L’analisi del SIA ha infatti messo in risalto i seguenti aspetti:

  • Improprietà di alcune enunciazioni
  • Assoluta insufficienza nel considerare l’aspetto della fagliazione
  • Approccio inappropriato nella definizione dell’Azione Sismica
  • Perplessità sulle categorie sismiche dei terreni attraversati (insufficienza delle indagini in sito)
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica strutturale allo scuotimento sismico
  • Sottostima dell’accelerazione sismica nella verifica della stabilità dei versanti
  • Eccessiva genericità nel valutare l’aspetto della liquefazione.

Con il risultato che, secondo lo Scrivente, il Rischio Sismico è stato fortemente sottovalutato.

Per cui si ritiene che, al fine di non creare pericoli per gli ecosistemi attraversati e per le comunità residenti interessate dal tracciato del gasdotto, la valutazione del Rischio Sismico venga rifatta di sana pianta, alla luce delle nuove Normative Tecniche (NTC 2008 o meglio ancora NTC 2017 che dovrebbero uscire prima della fine dell’anno corrente)”.

Come noto, si tratta di aree interessate dal progetto denominato gasdotto “Rete Adriatica”, conosciuto anche  come “gasdotto appenninico”, opera che, nella sua attuale configurazione, riuscirebbe a unire lo scempio ambientale della dorsale dell’Appennino con l’aumento del pericolo per l’incolumità pubblica a causa del rischio sismico fra i più elevati in Italia per giunta con l’esborso di ingenti fondi pubblici.

La “grande opera” d’interesse privato ma di finanziamento pubblico determinerebbe – per il suo folle tracciato – un vero e proprio disastro ambientale (interseca pesantemente ben 3 parchi nazionali, 1 parco naturale regionale, 21 fra siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale) ed economico-sociale (basti pensare ai danni alle zone turistiche umbre e marchigiane, nonché alle pregiate tartufaie appenniniche), senza contare il gravissimo pericolo determinato dall’interessare numerose aree in zona sismica “1”, nel tratti abruzzese, umbro e marchigiano, alcune fra le zone maggiormente a rischio sismico d’Italia.

Infatti, il progetto intercetta le zone altamente sismiche di Abruzzo, Umbria, Marche.

Si snoda lungo le depressioni tettoniche dell’Appennino Centrale storicamente interessato da un notevole tasso di sismicità, con eventi anche di magnitudo elevata, come il terremoto del 6 aprile 2009 che ha colpito L’Aquila e molte altre località dell’Abruzzo, e i terremoti del 26 settembre 1997 e del 24 agosto – 18 gennaio 2017 che hanno colpito l’Umbria, il Lazio e le Marche. Aree interessate da forti sciami sismici, come quello di fine marzo 2014 in Umbria (Gubbio – Città di Castello), e dell’aprile 2013, sempre a Città di Castello.

Nel tratto relativo all’Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. Anche il sito proposto per la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado. E’ agevolmente documentabile quanto sopra con l’impressionante mòle di dati presente sul sito web istituzionale (http://www.ingv.it/) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (I.N.G.V.), la massima Istituzione scientifica nazionale in materia.

Lo scorso 26 ottobre si è svolta presso il Ministero per lo sviluppo economico l’ennesima riunione per convincere le varie amministrazioni pubbliche competenti della pretesa bontà della “grande opera”, tuttora sotto contenzioso grazie ai ricorsi ecologisti e degli enti locali: la conclusione pilatesca è stata l’ennesimo rinvio della decisione finale.

Le associazioni e comitati ecologisti Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria, Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria hanno chiesto al Presidente del Consiglio, ai Ministri e ai Presidenti delle Regioni interessate una profonda rivisitazione del tracciato del gasdotto “Rete Adriatica”.

p. Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Mountain Wilderness – Umbria,

Comitato interregionale No Tubo e WWF – Umbria

Stefano Deliperi

Anche a #Navelli la #raccolta degli #indumentiusati

Il Comune di Navelli informa la cittadinanza che è stato “installato in via S. Girolamo il contenitore per la raccolta degli indumenti usati. Ci auguriamo che questa iniziativa venga accolta con spirito di solidarietà evitando cosi che indumenti ancora in buono stato confluiscano nei cassonetti dell’indifferenziata. Contribuisci anche tu ad alimentare la filiera sostenibile e solidale!”

 

Nei contenitori di HUMANA si può donare:

  • abiti
  • scarpe e sandali
  • borse e zaini
  • accessori d’abbigliamento (cappelli, cinture in pelle, stoffa, plastica o cuoio, foulard, sciarpe, mantelle)
  • biancheria e tessuti per la casa

Per maggiori info clicca → qui

Non posso che esprimere la mia più grande soddisfazione per l’iniziativa avendo proposto oltre un anno fa l’installazione di appositi contenitori anche nel nostro Comune. Puoi leggere la mia proposta → qui

Miglioramento servizi comunali

Proposta di adozione di misure volte a migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi comunali forniti ai cittadini ed alle imprese locali.

 

Leggi le altre proposte qui

 

Istituzione “Little Free Library”

Proposta di istituzione di una “Little Free Library” con l’obiettivo di incentivare lo scambio e la diffusione della cultura in una maniera di certo non convenzionale, soprattutto tra i più giovani, favorendo l’interazione tra i cittadini e la crescita del senso di responsabilità civile nell’intera comunità.

Leggi le altre proposte qui

 

#Metanodotto #Snam, riparte l’iter

“IL GOVERNO CENTRALE CONVOCA ISTITUZIONI ED ENTI INTERESSATI AL METANODOTTO SULMONA-FOLIGNO”

Riparte l’iter procedurale del metanodotto (separato da quello della centrale di compressione e spinta ormai concluso). Dopo gli eventi sismici dell’agosto-ottobre 2016 e gennaio 2017, riprende il suo percorso con la remissione degli atti, in data 2 agosto scorso da parte del Ministero dello Sviluppo Economico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che convoca, per giovedì 26 ottobre, Ministeri ed Enti coinvolti, Regione Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, i Presidenti delle Provincie, le Comunità Montane, tutti i Sindaci dei territori interessati dall’attraversamento del metanodotto Sulmona-Foligno e la Snam.

Questa convocazione segue le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Galletti di una settimana fa con le quali afferma che i lavori per la realizzazione del gasdotto Tap, che porterà il gas azero in Puglia nel 2020, possono partire perché sono state date tutte le autorizzazioni. Pertanto, tra fine ottobre e inizio novembre, le ruspe del consorzio dovrebbero entrare in azione per la costruzione del gasdotto.

Il metanodotto Sulmona-Foligno, come tutto il progetto Rete Adriatica, come è ormai noto, è strettamente collegato alla costruzione del T.A.P. e questa accelerazione è fortemente preoccupante.

Al Sindaco di Sulmona, che come ha dichiarato, ribadirà la contrarietà al progetto della Snam, ricordiamo che sono ben 10 le delibere unanimi di opposizione al progetto approvate anche dalle precedenti amministrazioni e che il nostro territorio è doppiamente penalizzato perché oltre al metanodotto c’è anche l’impianto di compressione. Le motivazioni per opporsi sono molteplici e inattaccabili perciò chiediamo con forza che la politica tutta deve farle pesare con il Governo e la Società proponente con la consapevolezza che è loro preciso dovere difendere la salute dei cittadini, il territorio, l’ambiente .

Così come chiediamo facciano anche il Sindaco di Pratola, di Corfinio, di Popoli, di Roccacasale, dell’Aquila, dei Comuni dell’Aquilano e i rappresentanti istituzionali delle altre Regioni che in questi anni hanno prodotto atti deliberativi di netta contrarietà all’opera.

Alla Regione Abruzzo chiediamo di mantenere ferma la negazione dell’intesa con lo Stato per tutte le motivazioni espresse nelle Delibere di Giunta e per quanto accaduto dopo il terremoto dello scorso anno.

Riteniamo che la risoluzione presentata dal Consigliere Pietrucci, Presidente della Commissione Ambiente e Territorio che anche nella seduta di martedì scorso, per la terza volta è slittata, poteva essere un ulteriore elemento di forza quale atto politico della Regione da presentare alla convocazione del 26 ottobre. Auspichiamo che dietro la mancata approvazione in aula della risoluzione non si celi una inversione di marcia su questa problematica da parte della Regione Abruzzo.

Sulmona, 20 ottobre 2017

Comitati cittadini per l’ambiente

Concessione M.A.P. liberi

Proposta di concessione dei M.A.P. (Moduli Abitativi Provvisori) che nel contempo si sono resi liberi tramite apposito avviso pubblico anziché sulla base di atti estemporanei al solo scopo di assicurare la migliore fruibilità dei beni da parte di tutti i cittadini, la trasparenza e l’imparzialità dell’azione amministrativa, la valorizzazione ed il più proficuo utilizzo del patrimonio immobiliare comunale.

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Domani a #Navelli (#Laquila) l’incontro-conferenza “Il nostro #Zafferano tra presente e futuro”

In attesa dell’ormai imminente raccolta annuale dei preziosi fiori viola, sabato 7 ottobre alle ore 10 si terrà presso il nuovissimo municipio di Navelli (L’Aquila) l’incontro-conferenza “Il nostro Zafferano tra presente e futuro”, nell’ambito del progetto “l’Oro d’Abruzzo”, alla presenza del presidente di Confcooperative Abruzzo Massimiliano Monetti, del presidente della Camera di Commercio dell’Aquila Lorenzo Santilli e del sindaco di Navelli Paolo Federico.

L’incontro ripercorrerà il percorso della storica cooperativa “Altopiano di Navelli”, nata nel 1971 per salvare la produzione dell’ormai celeberrimo zafferano e sarà l’occasione per presentare le più recenti ricerche sull’uso e sulle potenzialità della preziosa spezia, grazie alle relazioni di quattro docenti dell’Università degli studi dell’Aquila e dell’Università “D’Annunzio” di Chieti-Pescara.

Durante la mattinata il presidente della cooperativa Valentino Di Marzio ed il presidente del Consorzio di Tutela Massimiliano D’Innocenzo consegneranno premi e riconoscimenti ai soci fondatori ancora attivi nella cooperativa, ai maggiori soci produttori e ai soci produttori che hanno raggiunto i migliori risultati nelle analisi dei campioni di prodotto, le quali garantiscono che ogni lotto di zafferano messo in commercio dalla Cooperativa sia di qualità certificata e possa fregiarsi della dicitura “Zafferano dell’Aquila DOP”.

Al termine, pranzo presso l’ex Convento di Sant’Antonio a Civitaretenga.

E-commerce di comunità

Proposta di creazione di un portale che unisca tutte le attività economiche e produttive locali, ciascuna delle quali con un proprio spazio all’interno da poter gestire in piena autonomia ma soprattutto con la possibilità di avere un e-commerce a disposizione, considerato il ruolo importantissimo che i Comuni hanno nello sviluppo economico del territorio.

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