“Il Ministro Costa fissi subito l’incontro sulla questione #Snam” #gasdotto

I Comitati, che da molti anni si oppongono al metanodotto “Rete Adriatica” e alla centrale Snam di Sulmona, hanno inviato al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa un memorandum con cui sollecitano la urgente convocazione di un incontro per affrontare le tante questioni aperte del problema.

Una rappresentanza dei Comitati aveva avuto modo di parlare con il Ministro in occasione della sua visita alla mega discarica di Bussi prima delle elezioni regionali e, in quella circostanza, il Ministro aveva assicurato che presto ci sarebbe stato un incontro ma, a tutt’oggi, nonostante i ripetuti tentativi di concretizzare quanto richiesto, nulla è avvenuto.

La lettera inviata al Ministro è firmata dal Coordinamento No Hub del Gas, Comitato No Tubo (Abruzzo, Marche e Umbria), G.R.I.G. – Gruppo d’Intervento Giuridico -, Comitati Cittadini per l’ambiente, Orsa Pro Natura Peligna, Medici per l’Ambiente Valle Peligna, Collettivo AltreMenti Valle Peligna e Collettivo Studentesco Sulmona.

Dopo aver messo in rilievo che l’Italia non ha bisogno di nuovi gasdotti e di nuovi stoccaggi in quanto gli attuali metanodotti di importazione sono già sovrabbondanti rispetto ai consumi interni, i Comitati ripercorrono il lungo iter autorizzativo dell’opera evidenziandone le diverse e gravi anomalie, tra cui: la palese inadeguatezza degli studi alla base del progetto, in particolare per quanto attiene agli aspetti sismici; la mancata Valutazione Ambientale Strategica; l’illimitata validità della Valutazione d’Impatto Ambientale in contrasto con le Direttive comunitarie; l’arbitrario sdoppiamento delle procedure, una per la centrale e l’altra per il metanodotto.

Le richieste dei Comitati al Ministro Costa sono cinque e precisamente:

  • che le scelte dell’Italia vengano uniformate ad una politica energetica basata prioritariamente sull’incremento delle fonti energetiche rinnovabili e sull’abbandono delle fonti fossili, tenendo anche conto che l’obiettivo di trasformare il nostro Paese in un hub europeo del gas appare sempre più insostenibile sul piano economico, ambientale e sociale;
  • che venga effettuata una nuova Valutazione d’Impatto Ambientale: quella in vigore, che risale a ben otto anni fa e non tiene conto dell’evoluzione dell’ambiente e delle conoscenze scientifiche, come prescrivono le norme europee;
  • che venga effettuata, sulla Rete Nazionale gasdotti (della quale fa parte il metanodotto “Rete Adriatica”), la necessaria Valutazione Ambientale Strategica;
  • che venga dichiarata la improcedibilità delle decisioni prese in sede di Conferenza di Servizi per le misurazioni della qualità dell’aria in relazione alla centrale di compressione in quanto esse non sono basate su criteri rigorosamente scientifici;.
  • che non venga concessa l’Autorizzazione Integrata Ambientale per l’esercizio della centrale di compressione richiesta dalla Snam nei giorni scorsi.

I Comitati restano in attesa della convocazione dell’incontro ed auspicano che anche i rappresentanti istituzionali del territorio assumano specifiche iniziative affinché quanto richiesto trovi concretizzazione senza ulteriori indugi.

Sulmona, 3 aprile 2019

Comitati Cittadini per l’ambiente

#PerNonDimenticare #GiornatadellaMemoria #Shoah #MaiPiu

Io chiedo quando sarà
che l’uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà…

El pueblo unido jamás será vencido

De pie, marchar que vamos a triunfar.
Avanzan ya banderas de unidad,
y tu vendras marchando junto a mi
y asi veras tu canto y tu bandera
al florecer la luz de un rojo amanecer
anuncia ya la vida que vendra.

Domani tappa a #Navelli della Carovana No Hub del Gas #NoSnam

Verso #Sulmona21Aprile

La Carovana aquilana No Hub del Gas: da Montereale a Navelli per dire no alla Snam

C’è anche il comprensorio aquilano e la città capoluogo nei percorsi della Carovana No Hub del Gas, iniziativa itinerante in vista della manifestazione del 21 aprile a Sulmona (L’Aquila).

Lo scopo è contrastare il tentativo di fare dell’Abruzzo e dell’Adriatico un distretto minerario nell’ambito dell’assurdo progetto di trasformare l’Italia in un “Hub del Gas” europeo. All’interno di questo folle progetto si inserisce anche l’attraversamento sull’Appennino del gasdotto della Snam, al quale da tempo si oppongono tante comunità dell’Abruzzo interno. Per questo è stata indetta per il prossimo 21 aprile una manifestazione a Sulmona, nella città dove la Snam ha ricevuto l’autorizzazione a costruire una centrale a compressione che fungerebbe da “spinta” del gas verso il Centro e il Nord Italia.

Il gasdotto, come è noto, attraversa tutti gli epicentri dei devastanti terremoti degli ultimi anni in Italia: da L’Aquila a Amatrice, passando per Colfiorito e Norcia. Nel comprensorio aquilano gli attivisti e le attiviste di Hub del Gas hanno previsto l’attraversamento di una carovana che, a piedi e in bicicletta, organizza incontri informativi sull’inutile, dannosa e pericolosa infrastruttura progettata da Snam, con lo scopo di informare la popolazione e far crescere la mobilitazione.

La carovana aquilana No Snam ha avuto la sua anteprima sabato 7 aprile a Montereale, dove è stato organizzato un incontro pubblico alla presenza del sindaco. Lo scorso 10 aprile è partita la vera e propria carovana da Pizzoli per poi proseguire l’11 aprile per L’Aquila, dove c’è stata un’assemblea pubblica a Palazzo Fibbioni. Oggi 12 aprile è stata la volta di San Demetrio ne’ Vestini mentre domani 13 aprile ore 17:30 la carovana arriverà nell’aula consiliare di Navelli. In ogni tappa si tengono assemblee popolari con le comunità coinvolte, con lo scopo di informare le popolazioni sulla follia di Snam e dell’Abruzzo come regione hub del gas. Da Navelli la carovana proseguirà fino a Popoli e poi a Sulmona, dove tutti i percorsi – che vedranno coinvolte ben quattro regioni – confluiranno in vista della manifestazione del 21 aprile.

Per informazioni, per partecipare attivamente al percorso di mobilitazione e per informarsi sull’inutilità, la dannosità e la pericolosità del gasdotto Snam è possibile contattare il coordinamento No Hub del Gas dell’Aquila attraverso le pagine facebook No Hub del Gas Abruzzo e No Snam L’Aquila, e al numero 320.2827556.

 

Navelli, convocato consiglio comunale

E’ stato convocato in seduta ordinaria, nella nuova sede comunale di Via Pereto n. 2, in prima convocazione, per le ore 18.30 di oggi giovedì 8 marzo 2018 ed, in seconda convocazione, per le ore 18.30 del giorno venerdì 9 marzo 2018, il Consiglio comunale per trattare gli argomenti di cui al seguente

ORDINE DEL GIORNO:

  1. Approvazione della nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) periodo 2018/2020 (Art. 170, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000)
  2. Approvazione del Bilancio di Previsione Finanziario 2018/2020 (Art. 151, D.Lgs. n. 267/2000 e art. 10, D.Lgs n. 118/2011)
  3. Accordo d’Intesa tra i Comuni di Capestrano, Navelli e Collepietro per la gestione associata del servizio di segreteria comunale
  4. Scioglimento convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Montereale, Navelli e Collepietro
  5. Approvazione convenzione per la gestione associata del servizio di segreteria comunale tra i Comuni di Capestrano, Navelli e Collepietro
  6. Adesione alla Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Comuni Terre dei Peligni e delega alla Giunta comunale per l’approvazione della relativa convenzione
  7. Approvazione Regolamento comunale per la gestione delle sponsorizzazioni.

Assemblea regionale sulla vertenza #Snam/#Abruzzo hub del gas #gasdotto

Lo scorso 22 dicembre il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’autorizzazione alla costruzione di una centrale di compressione e spinta a Sulmona, opera compresa nel progetto del megagasdotto Snam “Rete Adriatica”.

È solo l’ultima di diverse decisioni governative che riguardano infrastrutture del gas in Abruzzo e nelle regioni limitrofe sotto costante attacco con proposte di ampliamento di infrastrutture esistenti, come lo stoccaggio di “Fiume Treste” a Cupello e del relativo gasdotto San Salvo – Biccari, oppure di nuovi progetti come lo stoccaggio di San Martino sulla Marrucina in provincia di Chieti e quello al confine con le Marche a San Benedetto del Tronto, ai due nuovi gasdotti Larino-Chieti e Teramo – San Marco fino ad arrivare al progetto di estrazione del gas a Bomba proprio a ridosso dell’omonima diga.

Tutti questi progetti insieme alla “Rete Adriatica” e alla centrale di compressione a Sulmona, fanno parte di un’unica grande opera: la trasformazione dell’Abruzzo in un tassello dell’hub italiano del gas. La “Rete Adriatica” attraversa l’Appennino centrale, l’area più altamente sismica dell’Italia, interessando anche diversi Comuni colpiti dagli ultimi terremoti dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria, tra i quali l’Aquila e la sua provincia che ne sono coinvolti per circa 103 km.

In questi anni attorno a questi progetti si sono sviluppate tante lotte e mobilitazioni, che spesso hanno portato gli Enti Istituzionali, quali rappresentanti dei cittadini, ad esprimere la propria contrarietà all’opera.

Nonostante i rischi legati alla sismicità, alla possibilità di incidenti e alle gravi conseguenze sulla salute dei cittadini, sull’ambiente e sull’economia derivanti dalla costruzione di queste opere, il Governo ha voltato le spalle ai territori schierandosi dalla parte delle grandi aziende energetiche e calpestando la volontà democratica delle istituzioni locali, dei cittadini abruzzesi e delle regioni limitrofe.

L’Hub del gas è una grande opera inutile e imposta: auspichiamo che le singole vertenze formino un fronte unitario di lotta con una mobilitazione più ampia: serve la costruzione di una rete tra le tante realtà abruzzesi e delle regioni limitrofe impegnate nella difesa dei territori.

L’Abruzzo rischia di diventare servitù di passaggio del metano verso i paesi del Nord Europa e la sua storica vocazione di Regione verde d’Europa, turistica, agricola, dallo straordinario patrimonio ambientale, essere compromesso in maniera irreversibile. Per le lobby economiche l’hub sarà fonte di profitti, mentre i rischi, i danni ed i costi saranno riversati sulle popolazioni.

Vogliamo salvaguardare il nostro territorio, valorizzandone le potenzialità e promuovendo una nuova visione di economia e società, sostenibile ecologicamente e inclusiva socialmente. Il tempo delle energie fossili è finito e, mentre il cambiamento climatico e la crisi ecologica minacciano la vita umana sul pianeta, la nostra mobilitazione reca in grembo il futuro di tutti.

Per questi motivi chiamiamo a raccolta cittadini, istituzioni, movimenti, reti e spazi sociali, associazioni, organizzazioni sindacali, realtà politiche della Regione Abruzzo e delle regioni limitrofe ad intervenire all’assemblea pubblica che abbiamo convocato per sabato 3 febbraio alle ore 17:00 presso il salone S.Pietro Celestino V della Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice.

Partecipiamo e coinvolgiamo, per la difesa dei nostri territori e del nostro diritto ad abitarli!

Sulmona, 1 febbraio 2018

Comitati cittadini per l’ambiente

Collettivo AltreMenti Valle Peligna

Collettivo Studentesco Sulmona

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Giudizi universali

 

Libero com'ero stato ieri
Ho dei centimetri di cielo sotto i piedi
Adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
Come Mastroianni anni fa
Sono una nuvola, fra poco pioverà
E non c'è niente che mi sposta, o vento che mi sposterà

 

20 Gennaio, San Sebastiano Martire

INNO

Di Cristo illustre martire
o grande Sebastiano
distendi la tua mano
sul popol tuo fedel.

Gran Protettore noi t’invochiamo
a te doniamo i nostri cuor. (2v)

O Protettor potente
dacci tu forza e aiuto
fà che la fede avida
risplenda in ogni cuor.
Rit.

Proteggi tu Navelli
o grande Protettore
donaci pace e amore
ed ogni ben dal ciel.
Rit.

In questo mondo infido
spegni d’orror la face
torna a brillar la pace
la pace del Signor.
Rit.

Il popolo festante
ti dona preci e fiori
proteggi i nostri cuori
mostra la via del ciel. Rit.
 

Contro progetto #metanodotto #Snam

Proposta di sostegno formale al ricorso del Comune di Sulmona al tribunale amministrativo regionale del Lazio avverso la deliberazione del Consiglio dei Ministri favorevole alla realizzazione della centrale di compressione gas Snam in località “Case Pente”, sia che esso prenda la forma di un ricorso unitario che di un ricorso cosiddetto “ad adiuvandum”, al fine di impedire l’attuazione di un progetto dalle conseguenze negative sull’ambiente, lo sviluppo, la salute e l’incolumità dei nostri concittadini, dimostrando in tal modo l’unitarietà di un intero territorio in questa battaglia di certo non facile nonché la propria contrarietà nei fatti.

Leggi le altre proposte qui


 

 

Su #rincari #pedaggi #autostrade A24 e A25 il #Pd aquilano

Il Partito democratico dell’Aquila, con i suoi dirigenti e i suoi amministratori, ritiene prioritaria e irrinunciabile la discussione sulla questione dell’insopportabile aumento dei pedaggi delle autostrade A24 e A25, a maggior ragione alla luce dell’esito dell’incontro con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e dopo la chiusura pubblicamente esplicitata da Strada dei Parchi.
Gli aumenti di oltre il 12 per cento entrati in vigore a partire dal primo gennaio 2018, sommati ai costi di transito già alti e ben superiori alla media nazionale richiesti su dette autostrade prima di tale data, rischiano di costituire un macigno per la sostenibilità dello sviluppo di aree già messe a dura a prova negli ultimi anni da un impressionante serie di calamità naturali e una pietra tombale per la possibilità di crescita non solo delle aree interne ma di tutto l’Abruzzo.
Per questo il Pd aquilano, fedele all’impostazione che già dal 2009 ha posto come prima e assoluta esigenza la difesa delle esigenze e del vocazioni del proprio territorio di riferimento, avanza al Governo le richieste di sospendere nell’immediato gli aumenti citati e di predisporre da subito un meccanismo che attenui l’impatto dei costi di transito sull’A24 e A25 sulle categorie e i soggetti che ne sono più colpiti, ovvero chi le percorre abitualmente per ragioni di lavoro e di studio.
Queste sono le prime formali richieste, base di una discussione che il Pd aquilano intende porre all’attenzione dei decisori nazionali, discussione che dovrà avere come approdo un recupero della sostenibilità di fruizione delle autostrade A24 e A25. Per questo obiettivo verrà anche ricercata la sinergia con altre iniziative in corso, essendo diffuso a tutto il territorio, ai cittadini, ai sindacati, alla categorie produttive e agli stakeholder l’interesse che la discussione abbia esito positivo.
Il primo passo sarà la presentazione come base di discussione di un unico testo di risoluzione, già depositato in Consiglio regionale dal presidente della Commissione Infrastrutture Pierpaolo Pietrucci, che verrà depositato dai rappresentati del partito anche in Consiglio provinciale e nei Consigli comunali del comprensorio aquilano, con l’invito che negli altri territori regionali si faccia altrettanto.
Il testo della risoluzione avanza le richieste citate di sospensione degli aumenti (nello specifico si propone il limite di aumento del 2 per cento a partire dall’anno in corso) e il trattamento convenzionato per coloro che sono maggiormente colpiti dall’attuale adeguamento tariffario, oltre che, con effetti nel medio e nel lungo termine: l’elaborazione di un nuovo piano di lavori in cui la Regione Abruzzo partecipi al controllo dei punti contrattuali, così come richiesto anche dalla Regione Lazio, interessata alla tratta; una modifica legislativa, al termine del contratto in vigore, che ridefinisca i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi, garantendo una tariffa adeguata ad un’area interna svantaggiata, con criteri di composizione delle tariffe a carico della fiscalità generale e non degli utenti; la verifica della fattibilità per riportare la gestione delle autostrade A24 e A25 nei pieni poteri dell’attuale Concedente pubblico (A.N.A.S.); la massima concertazione con la Regione Lazio, con i Sindaci del territorio interregionale interessato, con le sigle sindacali, e con tutti gli attori istituzionali del territorio per fare fronte comune nella soluzione del problema.

Stefano Albano, segretario Partito Democratico L’Aquila
Tommaso Ciancarella, responsabile Politiche Città territorio Pd L’Aquila
Iside Di Martino, sindaco di Cagnano Amiterno
Silvano Cappelli, sindaco di San Demetrio
Antonello Gialloreto, sindaco di Poggio Picenze
Paolo Eusani, sindaco di Prata d’Ansidonia
Fabio Camilli, sindaco di Acciano
Pietro Salutari, sindaco Castelvecchio Subequo
Marco Giusti, sindaco di Scoppito
Giacomo Carnicelli, sindaco di Torinimparte
Francesco di Paolo, sindaco di Barisciano
Luciano Mucciante, sindaco di Castel del Monte
Stefano Coletta, segretario Partito Democratico Castel del Monte
Fabrizio Sciarra, segretario Partito Democratico Cagnano
Gaetano Cantalini, segretario Partito Democratico Navelli
Roberto Ioannucci, segretario Partito Democratico Pizzoli
Lucio Tatananni, segretario Partito Democratico Poggio Picenze
Valentina Raparelli, segretario Partito Democratico Scoppito
Giuseppe Spagnoli, segretario Partito Democratico Tornimparte
Clementina Colantonio, segretario Partito Democratico Villa Santa Lucia
Francesco Di Marco, segretario circolo Partito Democratico “Lo Zafferano”
Mauro di Ciccio
Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale

Buon Natale!

È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

“Tradimento!!!”

A pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, il Governo Gentiloni sferra un colpo micidiale al nostro territorio e ai suoi abitanti: l’autorizzazione alla costruzione della centrale di compressione e spinta, parte del progetto “Rete Adriatica”, un mega tubo di 687 Km. Il provvedimento autorizzativo arriva dopo dieci gg. dall’assemblea pubblica all’aula consiliare con il geologo Francesco Aucone che aveva evidenziato i dati sottostimati da parte della Snam per quanto attiene il rischio sismico e in coincidenza della tappa in città della carovana nazionale No Tap. (T.A.P. è l’opera infrastrutturale collegata alla “Rete Adriatica”). Tale scellerata decisione, come tutto il progetto della Snam che attraversa le aree più altamente sismiche dell’Appennino Centrale, ci lascia sconcertati e ci chiediamo cosa sia realmente accaduto che ha portato il Governo Gentiloni, a pochi giorni dallo scioglimento delle Camere, a colpire alle spalle un territorio che i “Piani alti” della politica da tempo hanno deciso di isolare con spoliazioni di servizi primari come l’Ospedale, il Tribunale, la Polfer…Ricordate la definizione di Sulmona della Snam nell’incontro con il Presidente della Regione Abruzzo? “Area marginale circondata da anonime montagne” La considerammo un affronto come oggi, alla stessa stregua, consideriamo “il regalo di Natale” che il Governo Gentiloni ha fatto a questa città e alla Valle Peligna tutta.

Questo impianto, insieme al metanodotto, ci impone una pesante servitù senza nessun vantaggio, ma solo costi in termini di impoverimento, vanificando gli sforzi di coloro che, attraverso lo sviluppo di una agricoltura tipica, la valorizzazione dell’artigianato, la micro ricettività diffusa, il commercio, stanno cercando di far fronte ad una crisi economica che ci attanaglia da tempo. Un’opera che abbiamo sempre definito inutile sia sotto il profilo sociale che economico: avrà come conseguenza la devastazione ambientale e l’infrastruttura sarà pagata in bolletta da tutti i cittadini che dovranno farsene carico per consentire alla Snam di fare profitti sulla nostra pelle.

Oltre al danno ambientale ed economico, c’è il rischio per la nostra incolumità (siamo in zona sismica 1), in caso di sisma o di incidente come già è accaduto (esplosioni di metanodotti e centrali di compressione).

Una “strenna” , la centrale di compressione, che si insedierà con tutto il suo carico di 162 tonnellate annue di monossido di carbonio e ossidi di azoto con danni per la nostra salute.

Ai nostri rappresentanti istituzionali ai vari livelli (Sindaci, Presidente della Provincia, Assessore alle Aree Interne, Presidente della Regione, Parlamentari) chiediamo di mettere in campo una azione forte nei confronti di questo Governo: ora è il momento di dimostrare di essere dalla parte dei cittadini, senza titubanze e con la schiena dritta, così come chiediamo e chiederemo ai candidati alle prossime elezioni politiche, una presa di posizione netta ed inequivocabile di contrarietà al progetto e all’autorizzazione alla centrale da parte del Governo, che deve coinvolgere anche i loro partiti e i loro candidati premier. Basta con posizioni personali di vicinanza a questo territorio, ma che in realtà sostengono le maggioranze che vogliono realizzare l’opera contro la volontà dei cittadini.

Al Governo Gentiloni e al suo partito che ringraziamo sentitamente per essersi ricordato di questo territorio prima di andare via e chiudere la porta, diciamo che la democrazia è stata calpestata, la volontà popolare schiacciata e le deliberazioni unanimi approvate dai vari Enti Istituzionali considerate come carta straccia.

Ai cittadini, invece, rammentiamo che hanno sempre due strumenti formidabili: la partecipazione popolare e il voto. Dentro la cabina elettorale ricordatevi di chi decide per il vostro futuro e quello dei vostri figli in maniera arrogante e antidemocratica!

Sulmona, 23/12/2017

Comitati cittadini per l’ambiente

AltreMenti Valle Peligna

I miei rimedi

E desideriamo i desideri
E sogniamo di afferrare i sogni
E vediamo nel futuro un posto sicuro
Il presente ci ha trovato assenti
Desideriamo i desideri
E corriamo sempre troppo avanti
Ci illudiamo per restare illesi
E contro tutte le idiozie
Ti consegno i miei rimedi