Campagna di mail bombing contro il gasdotto “Rete Adriatica”

Il Gruppo D’Intervento Giuridico – Grig Sardegna che da anni affianca e sostiene legalmente il Comitato No Tubo ed i Comitati cittadini per l’ambiente nella battaglia contro il gasdotto e la centrale Snam di Sulmona, ha lanciato la campagna di mail bombing con l’invio, agli Organi Istituzionali in indirizzo, dell’appello dei cittadini che si oppongono a questo insensato progetto. Di seguito l’invito ad aderire all’iniziativa ed il testo dell’appello.

gasdotto

“Abbiamo bisogno anche di te, dei tuoi amici, dei tuoi compagni di lavoro e di studio, dei tuoi parenti, dei tuoi vicini di casa.

Abbiamo bisogno di cittadini con i neuroni funzionanti e con un pizzico di coraggio che scrivano a “chi può decidere” contro un folle progetto di pura speculazione energetica, il progetto di gasdotto Snam s.p.a. “Rete Adriatica”, lungo l’Appennino, nelle zone a maggior rischio sismico d’Italia, ricche di valori naturalistici e paesaggistici.

Potrebbe danneggiare gravemente turismo e prodotti tipici locali (il tartufo umbro-marchigiano, per esempio).   In più non serve, visto che interessa zone già servite da metanodotti e il consumo in Italia diminuisce da anni.

Lo stiamo avversando in tutte le sedi da lunghi anni, ma ora c’è bisogno dell’aiuto di tutti.

Facciamo tutti la nostra parte, mettiamo nero su bianco tutti la nostra più ferma opposizione a questo devastante e assurdo progetto.”

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Al Presidente della Repubblica
presidenza.repubblica@quirinale.it

Al Presidente del Consiglio dei Ministri
matteo@governo.it,

Al Ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
segreteria.ministro@minambiente.it

Al Ministro dello Sviluppo Economico
segreteria.ministro@mise.gov.it

Al Ministro per i Beni e Attività Culturali e il Turismo
ministro.segreteria@beniculturali.it

Al Presidente della Regione Abruzzo
lodicoalucianopresidente@regione.abruzzo.it

Alla Presidente della Regione Umbria
segreteriapresidente@regione.umbria.it

Al Presidente della Regione Marche
capogabinetto@regione.marche.it

e p.c. noalgasdottoreteadriatica@gmail.com, sulmonambiente@gmail.com, grigsardegna5@gmail.com

Le zone dell’Appennino centrale, di elevato valore ambientale e paesaggistico e a forte rischio sismico, sono poste in pericolo dalla realizzazione in progetto del gasdotto “Rete Adriatica” da parte del Gruppo Snam.

Nonostante la presenza del gas naturale sia già diffusa, per mere ragioni speculative (aumento della portata per la vendita nel resto d’Europa), si vuole a tutti i costi raddoppiare la rete di trasporto del gas da Brindisi (Puglia) a Minerbio (Emilia-Romagna).

Il tratto appenninico dell’Italia centrale è quello dal peggiore impatto ambientale e sui contesti socio-economici locali, la sua realizzazione farebbe perdere l’attrattiva turistica a zone ricche di natura, arte e cultura senza dare alcuna reale utilità alle popolazioni interessate. Infatti, i consumi di gas naturale in Italia sono diminuiti negli ultimi anni.

Infine, si tratta delle zone fra quelle di maggiore rischio sismico del territorio nazionale e del Continente europeo. Nel tratto relativo all’Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche, su 28 località attraversate dal progetto di metanodotto, 14 sono classificate in zona sismica 1 e 14 in zona sismica 2. Anche la centrale di compressione, localizzata a Sulmona, ricade in zona sismica di primo grado.

Aveva ben compreso l’VIII Commissione permanente “Ambiente” della Camera dei Deputati che, con la risoluzione n. 7/00158 del 26 ottobre 2011, aveva impegnato il Governo alla radicale modifica del tracciato del gasdotto. Il Governo finora ha disatteso le indicazioni.

Proteste popolari, contestazioni da parte di tanti Enti locali, azioni legali di associazioni e comitati non smuovono finora gli intendimenti speculativi della compagine energetica, che, è bene ricordare, è di proprietà pubblica.

Come cittadino, mi appello a Voi, perché gli interessi alla tutela dell’ambiente, alla difesa delle economie locali, al patrimonio culturale siano tutelati e sia scongiurata la realizzazione di questa devastante e costosissima opera priva di senso e dannosa.

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