Rossella libera!

Nelle stanze dei bottoni Rossella Urru è un ostaggio dimenticato. In tutta Italia si moltiplicano le iniziative per sollecitare una soluzione rapida al sequestro della cooperante internazionale di Samugheo, dal 23 ottobre 2011 in mano a una banda di terroristi islamici. Rossella Urru, rappresentante del Cisp (Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli) è stata rapita la notte tra il 22 e 23 ottobre 2011 in un campo Sahrawi, nel sud ovest dell’Algeria , insieme con due cooperanti spagnoli, Ainhoa Fernandez de Rincon dell’Associazione amici del popolo Sahrawi ed Enric Gonyalons, dell’organizzazione Mundobat. Un commando armato ha fatto irruzione nel campo ed scappato con i tre ostaggi. Da allora le notizie sulla loro sorte sono frammentarie e spesso difficili da verificare. Si sa che i tre operatori umanitari sono vivi. I primi giorni di dicembre i sequestratori hanno fatto pervenire un video con gli ostaggi ai due governi italiano e spagnolo. Si sa anche il nucleo di terroristi si firma come “Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya (Movimento unito per la Jihad nell’Africa occidentale)” e che si tratterebbe di una scheggia impazzita di Al Qaeda per il Maghreb. Non si sa in quale Paese siano tenuti prigionieri gli ostaggi, quali siano le richieste dei sequestratori, e a che punto siano le trattative con i terroristi per ottenere la liberazione di Rossella Urru e dei due colleghi spagnoli.

A Sanremo ne ha parlato Geppi Cucciari – L’appello